Название: Fra Tommaso Campanella, Vol. 2
Автор: Amabile Luigi
Издательство: Public Domain
Жанр: Зарубежная классика
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Dobbiamo aggiungere ancora qualche parola sulla promozione avuta egualmente dall'Avvocato De Leonardis, di cui il Campanella poi nella Narrazione disse che avea «più presto avvocato contra per diventar Consigliero». Non pare che l'appunto possa qui dirsi fondato. Oltrechè abbiamo testualmente la Difesa scritta dal De Leonardis, ed ognuno è in grado di valutarla, sappiamo che egli non diventò Consigliere a un tratto, ma prima passò all'ufficio di Fiscale della Vicaria, e più tardi all'ufficio di Consigliere; percorse quindi la carriera giudiziaria comune, nella quale non poteva incontrare obiezioni, giacchè era universalmente riconosciuta la sua cultura e la sua buona morale, come l'attestano varie scritture del tempo. Non siamo riusciti a trovare nell'Archivio di Stato il Privilegio della sua nomina ad Avvocato Fiscale, dove avrebbe veramente potuto esservi qualche parola di ricordo de' suoi meriti speciali anche per la causa degl'incriminati della congiura, giacchè il Governo spagnuolo non si sarebbe fatto scrupolo di parlarne; abbiamo soltanto trovato l'esecutoria di tale Privilegio in data del 2 novembre 1601. Ed abbiamo poi trovato anche il Privilegio della nomina a Consigliere in data di Valladolid 3 aprile 1602, la comunicazione fattane al Consiglio in data del 1o maggio, e l'annotamento dell'esecutoria in data dell'11 ottobre detto anno; nè il Privilegio reca alcuna menzione del servizio prestato nella causa della congiura, come s'incontra p. es. in persona dello Xarava145. Dopo ciò possiamo venire all'esposizione del processo dell'eresia.
CAP. V
I. Rammentiamo innanzi tutto, circa l'eresia, che dapprima il Papa avea manifestato di volere a Roma gl'incriminati o sospetti in tale materia finita la causa della congiura (4 10bre 1599); ma in sèguito, vista senza dubbio l'impossibilità della cosa, giacchè il Governo Vicereale non si sarebbe lasciato trarre di mano i frati che il processo della congiura mostrava colpevoli, avea spedito ordine mediante il Card.l di S.ta Severina che se ne occupasse il Nunzio, con ogni probabilità perchè il Vescovo di Caserta Ministro della S.ta Inquisizione Romana nel Regno trovavasi assente, in compagnia del Vicario Arcivescovile della Curia napoletana, il quale presedeva il tribunale diocesano di S.to Officio (4 febbraio 1600)146; il Nunzio poi, che molto volentieri ne avrebbe fatto di meno, vista la profonda dottrina del Campanella, il quale sviluppava tante profezie e produceva tante citazioni in suo favore, scrisse subito al Card.l S. Giorgio, ed anche al Card.l di S.ta Severina, che «se pur tal negotio dovea spedirsi qua» in Napoli, reputava necessario l'intervento di qualche persona pratica e buon Teologo (11 febbraio). Così scorse ancora un certo tempo, sino a che non fu disponibile l'uomo capace di stare a fronte del Campanella secondo le preoccupazioni del Nunzio, e solo verso la fine di aprile si potè costituire il tribunale per l'eresia, associando a' due Giudici prima designati il Vescovo di Termoli. Era costui quel fra Alberto Tragagliolo da Firenzuola Domenicano, che abbiamo già visto Commissario generale del S.to Officio sin dall'ottobre 1592 e durante i processi avuti in Roma dal Campanella nel 1594-1595, divenuto molto benevolo verso il filosofo in tale occasione e senza dubbio assai competente ed opportuno nel caso attuale. Malamente designato dal Fontana col nome di «frater Albertus Tragnolus» e poi anche con quello di fra Alberto Drago 147, così ritenuto dall'Ughelli e dopo di lui anche da Quétif ed Echard 148, malamente creduto Firenzuola e non Tragagliolo dal Capialbi149, egli cognominavasi Tragagliolo ed era nativo di Firenzuola nel Piacentino: avea già funzionato da Commissario del S.to Officio in Faenza, in Genova, in Milano, quando venne chiamato Commissario generale in Roma da Clemente VIII; poi dietro la morte di Mons.r Francesco Scoto fu promosso al Vescovato di Termoli, secondo il Fontana e l'Ughelli il 29 novembre 1599, ma certamente provvisto di exequatur soltanto all'ultimo di febbraio 1600, con esecutoria in data degli 8 marzo, come risulta dalle scritture esistenti nell'Archivio di Napoli150. Può dirsi con sicurezza che si pensò a lui per la causa del Campanella più che all'ultima ora, essendogli stata mandata a Napoli la nomina di Commissario della causa dopo la sua partenza da Roma; ond'egli assai probabilmente non giunse nemmeno a vedere la sua Chiesa, obbligato ad un lavoro assiduo pel processo di cui andiamo ad occuparci, fino al tempo della sua morte, che avvenne disgraziatamente otto mesi dopo, succedendogli nel carico di giudice D. Benedetto Mandina Vescovo di Caserta. Quanto al Vicario Arcivescovile, abbiamo già avuta occasione di rilevare che teneva detto officio il Rev.do Ercole Vaccari (ved. pag. 44): qui dobbiamo aggiungere che per le molteplici e gravi faccende della Curia Arcivescovile erano allora i carichi distribuiti a più persone in qualità di Vicarii, e nelle scritture del tempo, oltre il Vaccari, designato «Vicarius generalis capitularis et locumtenens in spiritualibus», troviamo СКАЧАТЬ
141
Ved. Doc. 233, pag. 122.
142
Ved. Doc. 235, pag. 123. Il suo viaggio a Madrid è ricordato in una delle sue lettere al Gran Duca di Toscana, che abbiamo già citata altrove; ved. vol. 1.o pag. 127 in nota.
143
Ved. i Reg.
144
Ved. nell'Arch. di Stato in Torino
145
Per le esecutorie di entrambi i Privilegi successivamente avuti, ved. i Registri
146
Questa lettera del S.ta Severina non si trova nel Carteggio esistente in Firenze, ma è citata nelle due lettere del Nunzio al S. Giorgio e al S.ta Severina degli 11 febbraio (ved. Doc. 87 e 88, pag. 63). L'assenza del Vescovo di Caserta dal Regno rilevasi dalla lettera precedente del Nunzio del 16 novembre 1599 (vedi Doc. 54, pag. 51).
147
Fontana, Sacrum Theatrum Dominicanorum, Rom. 1666, pag. 589 e 544.
148
Ughelli, Italia Sacra, Venet. 1720, t. 8, p. 37. – Quétif et Echard, Scriptores ordinis Praedicatorum, Lutet. Parisior. 1721, t. 2, p. 343-44.
149
Nella sua Narrazione il Campanella lo nomina due volte, dicendolo Tragagliola, e il Capialbi lo corregge sempre dicendo «leg. da Firenzuola»; inoltre il Capialbi lo dice di Firenzuola in Toscana, ma anche l'Ughelli l'avea già dichiarato «Insuber».
150
Vedi i Registri