Una morte e un cane. Фиона Грейс
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Название: Una morte e un cane

Автор: Фиона Грейс

Издательство: Lukeman Literary Management Ltd

Жанр: Зарубежные детективы

Серия:

isbn: 9781094305301

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СКАЧАТЬ fuori un articolo dopo l’altro, allineandoli sul bancone, non poteva evitare di sentire l’eccitazione che le scorreva in corpo. La sua ultima asta era stata magnifica, sebbene temperata dalla ricerca di un assassino. Questa se la sarebbe potuta godere appieno. Aveva davvero avuto la possibilità di mettere alla prova le sue doti da banditrice d’asta, e ora non vedeva l’ora di ripetere l’esperienza!

      Si era appena immersa completamente nel processo di catalogare e valutare gli articoli, quando fu interrotta dal trillo acuto del suo cellulare. Un po’ seccata dall’interruzione, considerato che poteva benissimo trattarsi della melodrammatica sorella più giovane, Naomi, in piena crisi da genitore single, Lacey lanciò un’occhiata allo schermo del telefono, che era posato sul bancone. Con sua sorpresa il nome che vi lampeggiava sopra era quello di David, il suo ex marito dal quale si era da poco separata.

      Lacey fissò per un momento lo schermo illuminato, pietrificata dalla sorpresa. Uno tsunami di emozioni diverse le scorse dentro. Lei e David non si erano praticamente scambiati una sola parola da quando avevano divorziato – anche se sembrava che lui dialogasse apertamente con la madre di Lacey – e avevano gestito tutte le pratiche per mezzo degli avvocati. Ma che la chiamasse di persona? Lacey non sapeva neanche da dove iniziare a ipotizzare una motivazione per cui lui stesse facendo una cosa del genere.

      Nonostante la sua mente le dicesse di fare il contrario, rispose.

      “David? Va tutto bene?”

      “No, per niente,” rispose la sua voce acuta, riportando a galla circa un milione di ricordi latenti che erano rimasti assopiti nei meandri della sua mente.

      Lacey si irrigidì, preparandosi alla bomba che David stava per scagliare contro. “Cosa c’è? Cos’è successo?”

      “Non mi stai pagando gli alimenti.”

      Lacey ruotò gli occhi al cielo. Soldi. Ovvio. Non c’era niente che interessasse di più a David che i soldi. Uno dei più ridicoli aspetti del suo divorzio da David era il fatto che lei dovesse pagargli gli alimenti perché nella coppia era quella con lo stipendio più alto. E a quanto pareva l’unica cosa che potesse convincerlo a mettersi in contatto con lei era proprio quello.

      “Ma io ho impostato il pagamento con la banca,” gli disse. “Dovrebbe andare in automatico.”

      “Beh, evidentemente i britannici hanno una diversa interpretazione della parola automatico,” le rispose con tono arrogante. “Perché non è stato depositato un centesimo nel mio conto corrente, e se non lo sapessi, la scadenza è oggi! Quindi ti consiglio di telefonare alla tua banca immediatamente e risolvere la situazione.”

      Sembrava il preside di una scuola. Lacey quasi si aspettava che finisse il suo monologo con un ‘sciocca ragazzina’.

      Lacey strinse il cellullare, cercando con tutta se stessa di non permettere a David di innervosirla, non oggi, non il giorno prima dell’asta che stava così ansiosamente aspettando.

      “Che consiglio intelligente, David,” gli rispose, infilando il telefono tra l’orecchio e la spalla in modo da avere le mani libere e usarle per accedere al suo conto bancario online. “Non ci sarei mai arrivata da sola.”

      La risposta alle sue parole fu l’assoluto silenzio. David probabilmente non l’aveva mai sentita fare uso del suo sarcasmo prima d’ora, ed era rimasto ammutolito. La colpa era di Tom. Il suo nuovo senso dell’umorismo inglese si era impossessato molto velocemente di lei.

      “Non stai prendendo la cosa molto seriamente,” rispose David, quando si fu finalmente ripreso.

      “Dovrei?” rispose Lacey. “È solo la banca che ha fatto confusione. Probabilmente entro fine giornata posso fare in modo che se ne occupino. In effetti, ecco qui, c’è un appunto sul mio conto.” Cliccò la piccola icona rossa e una casella apparve sullo schermo. Lacey lesse a voce alta: “A causa delle vacanze, ogni pagamento in programma previsto tra domenica e lunedì raggiungerà i conti destinati martedì. Ah, ecco qua. Sapevo che era qualcosa del genere. Una vacanza pubblica.” Si fermò e guardò fuori dalla finestra, osservando la folla di gente che camminava. “Mi sembrava che le strade fossero particolarmente affollate oggi.”

      Poté quasi sentire David che stringeva i denti dall’altra parte della linea.

      “A dire il vero è molto sconveniente,” disse con tono secco. “Ho dei conti da pagare, lo sai.”

      Lacey guardò verso Chester, come se avesse bisogno dell’appoggio di un amico per sopportare quella frustrante conversazione. Il cane sollevò la testa dalle zampe e la guardò incuriosito.

      “Frida non può prestarti un paio di milioni di verdoni se sei al verde?”

      “Eda,” la corresse David.

      Lacey sapeva benissimo il nome della nuova fidanzata di David. Ma lei e Naomi avevano iniziato a chiamarla Frida Quindicigiorni, in riferimento alla velocità con cui i due si erano fidanzati, e ora non riusciva a levarsi quel nomignolo dalla testa.

      “Ah no,” continuò lui. “Non è tenuta a farlo. E chi diavolo ti ha detto di Eda?”

      “Mi madre forse se l’è lasciato scappare una o due dozzine di volte. E comunque perché continui a parlare con mia madre?”

      “È stata parte della mia famiglia per quattordici anni. Non ho divorziato da lei.”

      Lacey sospirò. “No. Immagino di no. Allora, qual è il piano? Andate tutti e tre a farvi una manicure e pedicure completa?”

      Ora stava cercando davvero di farlo arrabbiare. Non poteva farne a meno, era davvero divertente.

      “Sei ridicola,” disse David.

      “Non è forse l’erede dell’impero delle unghie finte?” disse con falsa innocenza.

      “Sì, ma non serve che lo dici in questo modo,” disse David con una voce che le presentò davanti agli occhi l’immagine del suo volto imbronciato.

      “Stavo solo pensando a come voi tre potreste passare il tempo insieme.”

      “E lo facevi con un certo criticismo.”

      “Mamma mi ha detto che è giovane,” aggiunse Lacey, cambiando rotta. “Vent’anni. Voglio dire, mi viene da pensare che a vent’anni sia un po’ troppo giovane per un uomo della tua età, ma almeno ha diciannove anni pieni per capire se vuole figli o no. Dopotutto è trentanove il capolinea, per te.”

      Aveva appena fatto a tempo a finire la frase, che si rese conto di quanto ora assomigliasse a Taryn. Rabbrividì. Se da una parte non aveva problemi nei confronti delle maniere con cui Tom l’aveva contagiata, certo non voleva che lo stesso accadesse per i modi di fare di Taryn!

      “Scusa,” mormorò, tornando sui suoi passi. “Questa era un po’ esagerata.”

      David lasciò passare un secondo. “Fammi avere i soldi, Lace.”

      Dopodiché la linea si chiuse.

      Lacey sospirò e mise giù il telefono. Per quanto quella conversazione l’avesse fatta infuriare, era assolutamente determinata a non abbattersi. David faceva parte del suo passato ormai. Lei si era costruita una vita completamente nuova a Wilfordshire. E comunque il fatto che David stesse proseguendo lungo la sua strada con Eda era senz’altro СКАЧАТЬ