Un Amore come il Nostro . Sophie Love
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СКАЧАТЬ per loro.

      “Quindi cosa farai?” chiese Bryn, strappandola dalle sue riflessioni.

      Keira fece un respiro profondo. “Lo sai, ne ho passate di tutti i colori per fare carriera e non posso arrendermi all’ultima difficoltà. Non posso tirarmi indietro.”

      Sentì ritornare la sua energia. Era triste all’idea di lasciarsi indietro Zachary, ma non aveva altre possibilità. Rifiutare quell’opportunità avrebbe significato la fine della sua carriera. Non poteva fare altrimenti.

      Doveva partire.

      CAPITOLO TRE

      Il mattino seguente la svegliò squillò fin troppo presto, rimbombando come una sirena da nebbia. Keira si girò e la spense, poi si rese conto che l’altro lato del letto era vuoto. Zach non aveva dormito lì la notte precedente.

      Si alzò, strofinandosi via il sonno dagli occhi, e sbirciò in soggiorno. Niente Zach. Quindi, esattamente come aveva predetto, la notte prima non era tornato. Doveva essere rimasto da Ruth.

      Accantonando la delusione e la tristezza, si fece una rapida doccia lottando per evitare che l’acqua calda la facesse riaddormentare, e indossò abiti comodi in previsione del lungo viaggio.

      Afferrata la borsa, controllò per accertarsi di avere i biglietti e l’itinerario che le aveva dato Heather. Soddisfatta di scoprire che i documenti e il passaporto erano ancora in suo possesso, uscì di casa e saltò sul sedile posteriore del taxi che l’aspettava.

      Mentre sfrecciava per le strade di New York di prima mattina, Keira si prese un istante per fare il punto della situazione. Stava succedendo sul serio. Stava davvero per andare all’estero per lavoro, come aveva sempre sognato di fare. Avrebbe voluto solo che Zach avesse scelto di condividere con lei quel momento, piuttosto che tenersi a distanza.

      L’aeroporto di Newark era trafficato come l’ora di punta in metropolitana. Una partenza alle 5:00 del mattino era del tutto nomale per molte persone in carriera, e Keira provò un improvviso slancio d’orgoglio a considerarsi una di loro. Imbarcò i bagagli sull’aereo sentendosi come una super star all’aeroporto di Los Angeles, e tenendo la testa alta allo stesso modo. Poi trovò un baretto per la sua dose mattutina e per perdere un po’ di tempo prima che il suo volo fosse pronto alla partenza.

      Seduta nel bar affollato, controllò ripetutamente il telefono. Anche se sapeva che Zachary doveva essere ancora addormentato, desiderava disperatamente qualsiasi genere di comunicazione da lui. Sapeva di aver fatto la cosa giusta accettando l’incarico e sperava che alla fine anche lui sarebbe arrivato alla stessa conclusione. O forse la loro relazione era condannata come pensava Bryn. Forse le loro opposte priorità erano davvero un blocco che non potevano superare.

      Inviò un messaggio spensierato a Zachary, evitando qualsiasi riferimento al loro litigio, sperando che se si fosse svegliato con qualche parola dolce si sarebbe sentito più ben disposto nei suoi confronti.

      Il suo telefono squillò e lei fece un balzo per l’eccitazione, sicura che fosse la risposta di Zach. Invece era Heather, per controllare che fosse andato tutto secondo i piani e che lei fosse pronta a prendere l’aereo. Delusa, Keira le rispose, rassicurandola che stava andando tutto bene.

      Proprio in quel momento sentì la chiamata d’imbarco per il suo volo. Bevuta rapidamente l’ultima sorsata di caffè, Keira si diresse verso il cancello, giurando di chiamare Zachary non appena fosse atterrata. Tra New York e l’Irlanda c’era una differenza di cinque ore che avrebbe dovuto tenere a mente durante il suo soggiorno.

      A bordo dell’aereo Keira si accomodò nel suo posto, controllando un’ultima volta se c’erano messaggi da Zach. Ma non aveva ricevuto niente, e l’assistente di volo le lanciò un’occhiataccia di disapprovazione vedendola usare il cellulare dopo la richiesta di spegnere tutti i dispositivi elettronici. Sospirando, Keira spense il telefono e lo infilò in tasca.

      Esattamente in quel momento, un gruppo chiaramente in partenza verso una festa di addio al celibato salì sull’aereo, chiacchierando allegramente. Keira mugolò. Sarebbe stato un lungo volo. Sette ore, in effetti, fino a Shannon a County Clare. Sarebbe stato buio quando fosse atterrata, ma il suo corpo sarebbe stato convinto che fosse mezzogiorno. Aveva sperato di riuscire a riposarsi durante il volo, ma quel gruppo di uomini chiassosi sarebbe stato gliel’avrebbe impedito.

      L’aereo si mise in moto sulla pista. Tentando di isolarsi dal frastuono dell’addio al celibato, si infilò gli auricolari e chiuse gli occhi. Ma non era neanche lontanamente sufficiente per soffocare le loro rumorose battute.

      L’aereo prese il volo e Keira si rassegnò al piano B: la caffeina. Fece un cenno allo steward e ordinò un caffè, sapendo che sarebbe stato il primo di molti. Lo sorseggiò, irritata, sul sottofondo dei rumori dell’addio al celibato.

      Mentre attraversava i cieli, Keira si prese il tempo di controllare l’itinerario e gli appunti di Heather.

      Non ci sono taxi, quindi nel parcheggio ci sarà un’auto a noleggio ad attenderti. Spero che tu sappia guidare con il cambio manuale. E ricordati anche di tenere la SINISTRA.

      Il pensiero di dover guidare mentre era tanto assonnata la preoccupò. Era molto tempo che non prendeva la macchina, dato che di solito usava la metropolitana per muoversi ovunque. Il cambio manuale era una sfida in più. E guidare sulla sinistra sarebbe stato persino più complicato. Se voleva avere qualche possibilità di non schiantarsi, avrebbe avuto bisogno di bere molto più caffè!

      Alloggerai in un tradizionale pub e Bed & Breakfast irlandese, quindi non aspettarti un trattamento da Hilton Hotel. Sarà un posto molto semplice.

      Keira non ne fu turbata. Era una scrittrice squattrinata da quando si era diplomata al college; erano anni che gli hotel erano fuori dal suo budget! Poteva vivere in un tugurio per un mese senza alcun problema. Finché non fosse stata costretta ad andare al bagno in una latrina all’aperto, era certa che sarebbe sopravvissuta agli alloggi più basilari.

      Avrai la serata per acclimatarti prima di iniziare a lavorare. Abbiamo preso accordi con una guida turistica perché ti mostri il posto. Incontrerai il sensale, che si occupa di organizzatore degli incontri romantici, e proprietario del festival il mattino seguente. Il festival inizia la sera stessa.

      Man mano che leggeva le informazioni, Keira cominciò a sentirsi sempre più emozionata. Il volo le sembrò più rapido di quanto si fosse aspettata, probabilmente grazie all’adrenalina che le pompava nelle vene. Quella, e alle copiose quantità di caffeina.

      Atterrò a Shannon di buon umore, scendendo dall’aereo accolta dalla fredda e frizzante aria settembrina. Si aspettava di vedere dolci colline verdi e campi pieni di mucche e pecore, ma invece l’aeroporto di Shannon non offriva un gran panorama. La zona era piuttosto industrializzata, con grandi edifici grigi privi di qualsiasi bellezza architettonica.

      L’autonoleggio era altrettanto tetro. Piuttosto di una calda accoglienza irlandese, incontrò un giovane dal volto impassibile che accettò in silenzio la sua ricevuta di pagamento e le tese le chiavi dell’auto senza pronunciare nemmeno una sillaba.

      Keira le accettò e trovò la sua auto nel parcheggio. Era assurdamente piccola. Entrò dal lato destro, ricordando l’appunto di Heather sulla guida a sinistra. Le servì un po’ per riprendere familiarità con il concetto del cambio manuale e del pedale della frizione, e poi partì, usando il navigatore satellitare per uscire da Shannon. Le sarebbe servita un’ora circa per raggiungere la sua destinazione, Lisdoonvarna.

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