Legami Di Sangue. Amy Blankenship
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Название: Legami Di Sangue

Автор: Amy Blankenship

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Ужасы и Мистика

Серия: Legami Di Sangue

isbn: 9788873042334

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СКАЧАТЬ destra, Ren sospirò e lo seguì.

      â€œQuesto è più nel mio stile.” mormorò Ren vedendo i sistemi di sorveglianza sulle pareti e una scrivania di vetro con un computer.

      â€œHo pensato che questo potesse piacerti.” Storm si appoggiò sul divano che si mosse da solo verso una parte vuota dell’enorme stanza. Vide Ren scivolare dietro la scrivania ed iniziare ad armeggiare con i comandi. “Nessuno può rintracciarti qui, tranne tu stesso forse...e per fortuna non conta.”

      Storm vide gli occhi di Ren illuminarsi mentre alzava i palmi a pochi centimetri dalla tastiera. Era un potere strano da possedere e non conosceva nessun altro che lo avesse, ma era così che Ren era riuscito ad eludere i firewall del PIT, che erano cento anni più avanti di quelli che il governo aveva già. Lui stava letteralmente risucchiando tutte le informazioni da quel computer e per quanto ne sapeva gli stava insegnando un paio di cose.

      Era divertente perché Ren non sembrava il classico nerd informatico...il suo aspetto era quasi spaventoso. Aveva visto donne quasi inciampare quando lo guardavano.

      I suoi capelli erano lunghi poco oltre le spalle, neri come la notte con riflessi blu quando il sole li colpiva nel modo giusto. Ma anche senza il sole, non passavano inosservate le strie argentate che facevano sembrare Ren un ragazzino ribelle più di lui. Se si aggiungevano l’orecchino pendente a croce e il fatto che vestisse sempre di nero, si otteneva una combinazione straordinaria. Per dare più effetto, le iridi di Ren erano come di argento lucido con riflessi blu e un cerchio nero intorno. Teneva sempre con sé gli occhiali da sole a causa di quella stranezza.

      Quello che più lo esaltava di Ren era che i computer riuscivano a renderlo felice quanto il potere. Ren era un succubo sotto tutti gli aspetti. Se era vicino ad un computer, si alimentava della sua potenza quasi come un download...ma la sua identità di succubo gli permetteva anche di prendere il potere di chiunque e usarlo per sé.

      Ad esempio...se era vicino ad un mutante, era in grado anche lui di trasformarsi. Se era vicino ad un demone, allora aveva tutto il potere di quel particolare demone, ma il lato negativo era che sembrava di usare uno specchio. Non poteva privare il demone dei suoi poteri. Entrambe le parti avrebbero avuto lo stesso potere, quindi non sempre la situazione era vantaggiosa...soprattutto quando l’avversario aveva il potere da più tempo e sapeva usarlo meglio.

      L’unico modo in cui Ren poteva sfruttare la cosa era che, se aveva a che fare con più poteri paranormali, allora bisognava stare attenti perché poteva usarli tutti a suo vantaggio.

      Un altro punto negativo era che Ren non si trovava bene in squadra quindi rifiutava un partner, il che era un vero peccato. Storm avrebbe potuto affiancargli persone potenti e lui avrebbe potuto emulare chiunque di loro. Anche ora, se Ren voleva teletrasportarsi al centro del mondo e cinquant’anni indietro nel passato, poteva farlo. Per fortuna non era interessato a questo genere di cose. Storm vide la luce negli occhi di Ren spegnersi quando si destò dal mondo del cyberspazio.

      Ren sbatté le palpebre e allontanò le mani dalla tastiera per appoggiarsi alla sedia girevole. “Nessuno sa che sono qui?”

      â€œSolo Zachary.” ammise Storm, sapendo che stavano per litigare a riguardo. “Zachary dovrà tenere d’occhio la maggior parte di quelli che sono già qui.”

      â€œPerché non mi piace come suona la cosa?” Ren strinse gli occhi ma ebbe la sensazione che fosse una battaglia persa. “Come mi spieghi la villa e l’organizzazione? Vuoi corrompermi?”

      Storm alzò un sopracciglio. “È un po’ difficile corrompere qualcuno che è capace di andare ad un bancomat e ‘convincerlo’ a dargli i soldi.”

      â€œStai evitando la domanda.” sottolineò Ren.

      â€œHo lasciato che ti nascondessi alle squadre investigative per tutto questo tempo e, diamine... mi sono addirittura unito a te nella tua solitudine più volte di quanto avrei dovuto.” Storm alzò una mano quando Ren fece per ribattere. “Hai sempre detto di dovermi un favore...adesso te lo sto chiedendo.”

      â€œE favore sia.” La voce di Ren aveva perso acutezza per il suo onore. Storm aveva ragione...gli doveva la vita e lui non lo avrebbe chiamato per qualcosa di stupido.

      Storm iniziò a camminare avanti e indietro accanto alla scrivania. “L’unica vera risposta che posso darti al momento è che sei qui per aiutarmi a combattere. Chiederò molti favori stavolta. Porterò in città la migliore squadra del PIT e tu sei promosso a mio vice.”

      â€œChe fortuna.” Entrambi ignorarono che queste parole fossero state pronunciate senza alcuna emozione.

      â€œZachary sarà responsabile se accade qualcosa.” Storm fece un’importante considerazione. “E prima o poi dovrete scambiarvi informazioni, voi due...soprattutto se io non sono reperibile.”

      â€œBeh, questo non mi suona bene.” Ren si accigliò, chiedendosi silenziosamente perché Storm non avesse ancora le risposte alle sue stesse domande. Per qualcuno capace di viaggiare nel futuro era strano non sapere chi avrebbe vinto una guerra.

      â€œNon sarò in giro per un po’ poiché dovrò rintracciare buona parte delle squadre. Anche se lavorano in coppia hanno la cattiva abitudine di scomparire dal radar e seguire casi per conto loro quando li trovano.” Si passò le mani tra i capelli. “Sarà difficile rintracciarli persino per me.”

      â€œE quando li scaricherai qui io dovrò fargli da babysitter?” gli chiese Ren, desiderando un chiarimento.

      â€œNo.” Storm scosse la testa e sorrise a quel pensiero. “Non sono bambini. Il loro compito è uguale al tuo...proteggere la città. Comunicare tra voi sta a te. Ma con il tuo potere, puoi creare una griglia della città per mostrare loro quali sono tutte le zone calde. Questa è solo la base, per ora. Tu e Zachary sarete gli unici a potermi contattare quando non ci sono.”

      â€œSul serio?” Ren scuoteva la sedia avanti e indietro, incuriosito da tutto quel mistero. “Pensavo di essere io l’asociale tra me e te.” dichiarò Ren. “Hai intenzione di scomparire?” Doveva essere uno scherzo...ma, quando notò l’espressione di Storm, smise di dondolarsi sulla sedia.

      Storm si strofinò la nuca, dovendo stare molto attento alle proprie parole. “Sono un viaggiatore nel tempo in questa dimensione, ma se in un’area le pareti dimensionali sono assottigliate o rotte... ...allora il mio potere viene rifiutato.” Per dirla con un eufemismo.

      Capire Storm era diventata una scienza per lui e Ren capì improvvisamente la ragione per cui Storm non sapeva chi avrebbe vinto la battaglia. “Fin qui ti seguo.” gli disse.

      Storm si avvicinò alla grande finestra che si affacciava sull’oceano e picchiettò sul vetro. “Questo vetro è più che antiproiettile.” Sospirò mentre si girava e vi si appoggiò. “Ma non protegge dal male.” Fece un cenno con la testa verso il divano da cui si era appena alzato e sussurrò parole dimenticate dalla storia.

      Ren gridò quando il soffitto e il pavimento si illuminarono con un ampio cerchio che circondò buona parte del lato destro della stanza, con il divano al centro. Poteva anche vedere le pareti luminose della barriera, che collegavano il cerchio sul soffitto al СКАЧАТЬ