Название: Legami Di Sangue
Автор: Amy Blankenship
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Ужасы и Мистика
Серия: Legami Di Sangue
isbn: 9788873042334
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Dopo diversi anni, il capo del PIT aveva iniziato a lasciare messaggi a Ren dietro i firewall più potenti e più crittografati che Ren avesse mai visto. Fu dietro quei firewall che Ren aderì in segreto allâelusivo gruppo del PIT, ma solo alle proprie condizioni...cioè lavorare da solo.
Chiunque fosse dietro quel firewall non solo sapeva il suo nome, ma anche altre cose su di lui che nessuno sapeva...come il fatto che non era del tutto umano. Fu solo dopo che lui catturò un demone di livello sette, che aveva originato un culto cannibale in Congo, e dopo che ci furono diversi feriti gravi, che lâuomo a capo del PIT lo aveva incontrato.
Ren era nel bel mezzo di una lotta con il demone e quasi sullâorlo della sconfitta quando una mano gli afferrò la spalla...dopodiché si ritrovò su una piccola isola privata in mezzo allâoceano. Ren si girò per guardare lâuomo che si nascondeva dietro i firewall crittografati...Storm.
Scosse la testa ricordando quei momenti. Storm sembrava il cantante di un gruppo rock degli anni â80, anziché la mente dietro il gruppo di persone più segreto al mondo.
Storm sorrise e tolse la mano che gli teneva ancora sulla spalla. âVuoi ritirarti dal PIT con la scorciatoia più scomoda? Perché non resti per un poâ? Mi dispiacerebbe perdere il mio migliore amico prima ancora di avere la possibilità di diventarlo.â
âCosa?â Ren sussultò, portandosi una mano nel punto in cui il demone aveva tentato di strappargli il cuore.
âMi dispiace.â Storm sospirò e allungò di nuovo una mano. Improvvisamente si trovarono nella struttura per metà sotterranea e per metà subacquea che era nascosta sotto lâisola. âNon câè nessuno con poteri di guarigione, ma posso sempre portarti da qualcuno che ce lâha, se vuoi.â
âNo.â annuì Ren. âSe mi dai ago e filo, penso di poter risolvere da qualche parte in pochi minuti.â Si appoggiò ad un mobile cercando di restare fuori dalla portata di Storm. âE se mi tocchi di nuovo non avrai più la mano.â
Storm rise e aprì uno degli armadietti superiori, poi fece un cenno con la mano verso tutte le forniture mediche. Il suo sorriso scomparve quando Ren si sbottonò la camicia e Storm vide le profonde ferite che il demone gli aveva procurato. Ancora pochi secondi e Ren sarebbe morto.
âSecondo me, visto che hai un debole per i demoni, potresti imparare un poâ su di loro prima di sfidarne un altro in una lotta.â Storm distolse lo sguardo dai segni di artigli, sapeva già come sarebbero state le cicatrici. Conosceva Ren da molto tempo...quellâamicizia non era ancora nata.
Ren si avvicinò allâarmadietto aperto e afferrò quello che sembrava un kit di sutura sterilizzato, poi si spostò verso lo specchio sulla parete. âSe incontri un demone, li hai incontrati tutti...no?â Non poteva trattenere il sarcasmo nella propria voce mentre cercava di bloccare mentalmente il dolore... ...non funzionò.
âSbagliato.â lo corresse Storm. âTu sai solo quello che io ho fatto caricare nel database.â Storm si sedette sul lettino medico al centro della stanza.
Ren guardò lâuomo dietro di lui attraverso lo specchio. Le cose nascoste in quel database erano sufficienti a gettare nello scompiglio il mondo intero...già avere il database era di per sé un pericolo. Era difficile credere che ci fosse dellâaltro...ma dâaltra parte, sapeva alcune cose che non erano nemmeno nel database.
âTi ascolto.â E lo ascoltò...per settimane.
Storm faceva bene a tenere fuori dagli archivi le informazioni che condivise con lui, per le stesse ragioni per cui il Vaticano tiene la propria roba in archivi segreti. Se alcune di queste informazioni fossero arrivate alla gente normale, sarebbe stata la fine del mondo che conosciamo.
Ren sapeva senza dubbio che lâuomo continuava a nascondere informazioni, perché qualunque dio gli avesse dato il potere di saltare nel tempo e nello spazio aveva anche reso pericoloso per lui raccontare a qualcuno cose oltre il presente. Avrebbe potuto essere il miglior insegnante di storia del mondo...ma se Storm provava a parlare del futuro con qualcuno, poteva rompere il collegamento spazio-temporale...e quel collegamento era Storm in persona.
Aveva anche ragione riguardo la loro amicizia. Erano stati amici dal primo giorno, e questo la diceva lunga, perché nessuno dei due era il tipo che si fidava di qualcuno. La verità era che...erano entrambi molto simili sotto parecchi aspetti.
La piccola isola di Storm era in qualche luogo nel passato ma Storm lâaveva dotata di tutti i comfort di una dimora moderna e di una base futuristica. Un lato dellâedificio faceva sentire Ren come in un enorme acquario, mentre lâaltro lato era stato costruito nella robusta roccia che circondava lâisola. Lâaspetto migliore era la totale solitudine. Era lâunico posto in cui Ren potesse andare senza stare a contatto con qualcosa di paranormale, eccetto il potere di Storm. Allâinizio aveva pensato che Storm avesse una ventina dâanni ma, trascorsi dieci anni da quando lo aveva conosciuto, non era invecchiato di un solo giorno, quindi si chiese da quanto tempo vivesse Storm. Lâinvecchiamento di Ren stesso era rallentato, poiché passava molto tempo a contatto con Storm e il suo potere.
Ren sussultò quando una voce lo destò dalle sue riflessioni.
âHo appena fatto di te lâorgoglioso proprietario di una delle case più antiche di L.A.â annunciò Storm quando apparve alla fine del lungo molo che si estendeva dalla sua isola. Sorrise vedendo Ren quasi morto di paura.
âDannazione, vuoi farti sentire quando spunti dal nulla in quel modo?â Ren si voltò e si appoggiò alla ringhiera, vedendo lo sguardo compiaciuto sul volto di Storm.
âAspettavi qualcun altro?â Storm rise.
Ren gli lanciò unâocchiataccia, visto che nessun altro aveva mai messo piede sulla sua isola. âOk, sentiamo. Perché mi hai comprato una vecchia baracca? Non è neanche il mio compleanno.â
Senza preavviso Storm si alzò, afferrò la spalla di Ren e lâoceano si allontanò, lasciandoli in piedi nellâerba e mostrando ciò che poteva passare come una moderna casa gotica in pietra scura. Sentendo lâinfrangersi delle onde, Ren guardò verso destra, vedendo lâoceano. Girandosi, si accigliò vedendo il vialetto che continuava fin dove lâocchio poteva vedere, e sulla sinistra non câera altro che una fitta macchia di alberi.
âNon male per una vecchia baracca.â Storm fece un cenno verso la casa. âCinquanta acri di fronte allâoceano e completamente rimodernata. Ã difficile credere che fosse un piccolo castello.â
âNon è così difficile.â Ren girò la testa e fissò Storm âQual è la fregatura?â
âL.A. ha bisogno di te.â Storm scrollò le spalle e si incamminò. âNon lo senti?â
Ren non rispose mentre seguiva Storm. La verità era che il suo istinto di aracnide gli diceva di fuggire СКАЧАТЬ