Название: Legami Di Sangue
Автор: Amy Blankenship
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Ужасы и Мистика
Серия: Legami Di Sangue
isbn: 9788873042334
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Storm aveva aggiunto delle note nella versione riservata dei profili e Ren aveva scaricato mentalmente anche quelle. Storm aveva ragione...probabilmente sapeva su di loro più di quanto loro stessi sapessero.
Zachary era un poâ ribelle, Storm lo aveva descritto come una doppia personalità ...un attimo Zachary scherzava e quello dopo era letale come un cobra infuriato. Aveva visto i notiziari riguardo lâincendio che un poâ di tempo fa era scoppiato in casa di un boss mafioso e dietro lâintera faccenda si nascondeva il nome del PIT, più precisamente di Zachary. La mattina successiva Zachary aveva depositato il rapporto nel sistema del PIT, confermando i sospetti di Ren.
Il potere di Angelica era un poâ più complesso, essendo in grado di uccidere i demoni con la magia che possedeva dalla nascita. Una volta Storm lâaveva definita âla chiaveâ ma non aveva mai detto cosa diavolo dovesse aprire.
Il suo fascicolo era più grande di tutti gli altri...era come se Storm documentasse ogni suo movimento sin dalla nascita. Ren non riusciva a capire il perché...e in quel momento non se ne preoccupò. Senza dire una parola, chiuse la porta e si diresse verso la stanza che fungeva da ufficio. In qualche modo sapeva che lo avrebbero seguito.
âAllora...â disse Zachary dopo meno di un minuto di silenzio imbarazzante â...vivi da solo?â
âNo.â rispose Ren. âHo dei nuovi coinquilini.â
Angelica sorrise per lâespressione perplessa che apparve sul volto di Zachary. âPenso che stia cercando di rompere il ghiaccio.â
âSe la cava male.â disse Ren, sentendosi già soffocare.
âLo so.â Angelica si addolcì, sapeva riconoscere un tipo solitario quando ne incontrava uno.
Zachary lanciò unâocchiataccia ad Angelica. âEhi, tu dovresti stare dalla mia parte.â
âPerché?â Angelica rise. âChe tu ci creda o no, alcuni di noi possono stare per giorni senza aprire bocca. Con te...sono fortunata se trascorro due secondi senza sentirti dire qualcosa.â
âIo so stare zitto!â esclamò Zachary. âGuarda!â
Poi Zachary scivolò sul divano e incrociò le braccia al petto con le labbra serrate. Angelica roteò gli occhi, prima di alzarsi per dare unâocchiata più da vicino al sistema informatico che Storm aveva predisposto.
Ren la guardava attentamente, pronto a rispondere a tutte le domande che lei avrebbe potuto fargli e poi guardò Zachary. Per qualche ragione lâaltro ragazzo trovava molto interessanti i bottoni della sua camicia. Ren contò mentalmente fino a cinque prima dellâinevitabile esplosione.
âBAH!â gridò Zachary. âNon ce la faccio.â
Ren rise, facendo girare Angelica e Zachary con sorpresa. Non durò a lungo e Ren si passò una mano tra i capelli prima di guardare gli altri. âAndate ad esplorare il castello, ci sono un sacco di camere da letto.â disse, dopo che tutte le tracce di umorismo svanirono dal suo volto.
Angelica annuì âVado a prendere la mia valigia.â
Una volta uscita, Ren guardò Zachary e si trovò faccia a faccia con lâaltro lato della personalità del piromane. âSono curioso...tu che poteri hai?â
âI tuoi.â disse Ren âE quelli di Angelica...e di chiunque altro sia a portata di mano della mia personalità di succubo.â
Zachary girò il palmo e lo aprì, visibilmente soddisfatto che i propri poteri fossero ancora lì.
âNon ho detto di averti privato del tuo potere.â Ren scrollò le spalle, rifiutandosi di ricorrere a banali trucchi per dimostrare quello che stava dicendo. Incrociò lo sguardo di Zach e vide lâuomo disturbato dietro la maschera. âStando vicino a me, mi stai dando il tuo stesso potere.â disse lui per chiarire.
âMi occuperò di Angelica mentre siamo qui.â annunciò Zach di punto in bianco.
âIo non sono una babysitter, potrai occuparti di tutti quelli che arrivano.â lo corresse Ren. âNon è compito mio.â
Zach annuì come se avesse appena vinto una guerra strategica. âSo che Storm sta riunendo un esercito.â
Ren annuì âGià .â
âNe avrà bisogno.â Zach si strofinò le mani sulle gambe e si alzò. âChi altro ha chiamato?â
âQuasi tutti, per quanto ne so.â rispose Ren. âMa ce ne sono alcuni che non è riuscito ancora a rintracciare.â
âPosso fare qualcosa?â gli chiese Zach.
Ren fece un cenno verso il computer. âTrova quelli che Storm non riesce a trovare. Ha fatto un elenco di tutti quelli che mancano ancora allâappello.â
Zach sorrise e si avvicinò al computer. âVediamo chi ha perso per strada lâonnipotente.â
Ren lo guardava, completamente affascinato da questo totale cambio di atteggiamento. Non sapeva quale lato preferiva...ma sapeva di quale si fidava di più.
Capitolo 4
Angelica era distesa sul letto con un paio di cuscini appoggiati alla testata dietro di sé, cercando di sfuggire al sonno...il suo nuovo passatempo preferito. Appena ritornata con la sua valigia, capì che Zachary aveva cambiato personalità con Ren mentre lâaltro uomo era seduto sul divano a fissarlo. Zachary le aveva detto di trovarsi una stanza e dormire, così lei aveva finto di farlo. Aveva camminato per un poâ lungo i corridoi prima di scegliere una porta a caso e aprirla. Dopo aver visto lâinterno, sorrise e mise la valigia sul letto. La stanza era decorata nei toni del viola, accentuati da oro e tenui tonalità di lavanda.
Il letto a baldacchino, probabilmente imperial size, era enorme, con cuscini e coperte dorati e viola. Le lenzuola e le federe erano color lavanda e lei quasi ridacchiò per le piccole nappe dorate ai loro angoli.
Sul lato opposto della stanza câera un grande armadio. Mentre lo apriva si aspettava quasi che fosse pieno di abiti da ballo in vecchio stile. Per sua delusione era vuoto. Sulla parete di fronte al letto câera unâantica toeletta con un grande specchio.
Accanto al letto câera una scrivania con penne e fogli, insieme ad una nota in cui câera scritto che la porta dati per il suo portatile era lì sotto. Angelica quasi rise nel leggerla e si chinò per dare unâocchiata. Abbastanza sicura, vide il punto di accesso, prese subito il suo portatile e lo collegò.
Dalla sua pigra posizione sul letto aveva una vista perfetta della luce della luna che splendeva sullâoceano, attraverso i vetri del balcone. Sorrise perché СКАЧАТЬ