Legami Di Sangue. Amy Blankenship
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Читать онлайн книгу Legami Di Sangue - Amy Blankenship страница 12

Название: Legami Di Sangue

Автор: Amy Blankenship

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Ужасы и Мистика

Серия: Legami Di Sangue

isbn: 9788873042334

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СКАЧАТЬ protesa di Zachary e annuì verso Angelica prima di farsi da parte per farli entrare. Conosceva tutti sull’elenco del PIT e sapeva quali poteri avevano. Aveva memorizzato i profili di tutti i membri del PIT non molto tempo dopo che Storm lo aveva arruolato.

      Storm aveva aggiunto delle note nella versione riservata dei profili e Ren aveva scaricato mentalmente anche quelle. Storm aveva ragione...probabilmente sapeva su di loro più di quanto loro stessi sapessero.

      Zachary era un po’ ribelle, Storm lo aveva descritto come una doppia personalità...un attimo Zachary scherzava e quello dopo era letale come un cobra infuriato. Aveva visto i notiziari riguardo l’incendio che un po’ di tempo fa era scoppiato in casa di un boss mafioso e dietro l’intera faccenda si nascondeva il nome del PIT, più precisamente di Zachary. La mattina successiva Zachary aveva depositato il rapporto nel sistema del PIT, confermando i sospetti di Ren.

      Il potere di Angelica era un po’ più complesso, essendo in grado di uccidere i demoni con la magia che possedeva dalla nascita. Una volta Storm l’aveva definita ‘la chiave’ ma non aveva mai detto cosa diavolo dovesse aprire.

      Il suo fascicolo era più grande di tutti gli altri...era come se Storm documentasse ogni suo movimento sin dalla nascita. Ren non riusciva a capire il perché...e in quel momento non se ne preoccupò. Senza dire una parola, chiuse la porta e si diresse verso la stanza che fungeva da ufficio. In qualche modo sapeva che lo avrebbero seguito.

      â€œAllora...” disse Zachary dopo meno di un minuto di silenzio imbarazzante “...vivi da solo?”

      â€œNo.” rispose Ren. “Ho dei nuovi coinquilini.”

      Angelica sorrise per l’espressione perplessa che apparve sul volto di Zachary. “Penso che stia cercando di rompere il ghiaccio.”

      â€œSe la cava male.” disse Ren, sentendosi già soffocare.

      â€œLo so.” Angelica si addolcì, sapeva riconoscere un tipo solitario quando ne incontrava uno.

      Zachary lanciò un’occhiataccia ad Angelica. “Ehi, tu dovresti stare dalla mia parte.”

      â€œPerché?” Angelica rise. “Che tu ci creda o no, alcuni di noi possono stare per giorni senza aprire bocca. Con te...sono fortunata se trascorro due secondi senza sentirti dire qualcosa.”

      â€œIo so stare zitto!” esclamò Zachary. “Guarda!”

      Poi Zachary scivolò sul divano e incrociò le braccia al petto con le labbra serrate. Angelica roteò gli occhi, prima di alzarsi per dare un’occhiata più da vicino al sistema informatico che Storm aveva predisposto.

      Ren la guardava attentamente, pronto a rispondere a tutte le domande che lei avrebbe potuto fargli e poi guardò Zachary. Per qualche ragione l’altro ragazzo trovava molto interessanti i bottoni della sua camicia. Ren contò mentalmente fino a cinque prima dell’inevitabile esplosione.

      â€œBAH!” gridò Zachary. “Non ce la faccio.”

      Ren rise, facendo girare Angelica e Zachary con sorpresa. Non durò a lungo e Ren si passò una mano tra i capelli prima di guardare gli altri. “Andate ad esplorare il castello, ci sono un sacco di camere da letto.” disse, dopo che tutte le tracce di umorismo svanirono dal suo volto.

      Angelica annuì “Vado a prendere la mia valigia.”

      Una volta uscita, Ren guardò Zachary e si trovò faccia a faccia con l’altro lato della personalità del piromane. “Sono curioso...tu che poteri hai?”

      â€œI tuoi.” disse Ren “E quelli di Angelica...e di chiunque altro sia a portata di mano della mia personalità di succubo.”

      Zachary girò il palmo e lo aprì, visibilmente soddisfatto che i propri poteri fossero ancora lì.

      â€œNon ho detto di averti privato del tuo potere.” Ren scrollò le spalle, rifiutandosi di ricorrere a banali trucchi per dimostrare quello che stava dicendo. Incrociò lo sguardo di Zach e vide l’uomo disturbato dietro la maschera. “Stando vicino a me, mi stai dando il tuo stesso potere.” disse lui per chiarire.

      â€œMi occuperò di Angelica mentre siamo qui.” annunciò Zach di punto in bianco.

      â€œIo non sono una babysitter, potrai occuparti di tutti quelli che arrivano.” lo corresse Ren. “Non è compito mio.”

      Zach annuì come se avesse appena vinto una guerra strategica. “So che Storm sta riunendo un esercito.”

      Ren annuì “Già.”

      â€œNe avrà bisogno.” Zach si strofinò le mani sulle gambe e si alzò. “Chi altro ha chiamato?”

      â€œQuasi tutti, per quanto ne so.” rispose Ren. “Ma ce ne sono alcuni che non è riuscito ancora a rintracciare.”

      â€œPosso fare qualcosa?” gli chiese Zach.

      Ren fece un cenno verso il computer. “Trova quelli che Storm non riesce a trovare. Ha fatto un elenco di tutti quelli che mancano ancora all’appello.”

      Zach sorrise e si avvicinò al computer. “Vediamo chi ha perso per strada l’onnipotente.”

      Ren lo guardava, completamente affascinato da questo totale cambio di atteggiamento. Non sapeva quale lato preferiva...ma sapeva di quale si fidava di più.

      Capitolo 4

      Angelica era distesa sul letto con un paio di cuscini appoggiati alla testata dietro di sé, cercando di sfuggire al sonno...il suo nuovo passatempo preferito. Appena ritornata con la sua valigia, capì che Zachary aveva cambiato personalità con Ren mentre l’altro uomo era seduto sul divano a fissarlo. Zachary le aveva detto di trovarsi una stanza e dormire, così lei aveva finto di farlo. Aveva camminato per un po’ lungo i corridoi prima di scegliere una porta a caso e aprirla. Dopo aver visto l’interno, sorrise e mise la valigia sul letto. La stanza era decorata nei toni del viola, accentuati da oro e tenui tonalità di lavanda.

      Il letto a baldacchino, probabilmente imperial size, era enorme, con cuscini e coperte dorati e viola. Le lenzuola e le federe erano color lavanda e lei quasi ridacchiò per le piccole nappe dorate ai loro angoli.

      Sul lato opposto della stanza c’era un grande armadio. Mentre lo apriva si aspettava quasi che fosse pieno di abiti da ballo in vecchio stile. Per sua delusione era vuoto. Sulla parete di fronte al letto c’era un’antica toeletta con un grande specchio.

      Accanto al letto c’era una scrivania con penne e fogli, insieme ad una nota in cui c’era scritto che la porta dati per il suo portatile era lì sotto. Angelica quasi rise nel leggerla e si chinò per dare un’occhiata. Abbastanza sicura, vide il punto di accesso, prese subito il suo portatile e lo collegò.

      Dalla sua pigra posizione sul letto aveva una vista perfetta della luce della luna che splendeva sull’oceano, attraverso i vetri del balcone. Sorrise perché СКАЧАТЬ