Legami Di Sangue. Amy Blankenship
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Legami Di Sangue - Amy Blankenship страница 6

Название: Legami Di Sangue

Автор: Amy Blankenship

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Ужасы и Мистика

Серия: Legami Di Sangue

isbn: 9788873042334

isbn:

СКАЧАТЬ

      â€œE allora?” disse lei e scrollò mentalmente le spalle. “Sì, mi ricordo. Beh...una buona parte, almeno. Forse non sei così bravo come pensi a lanciare incantesimi alle persone.”

      â€œMagari la prossima volta non sarò così gentile.” la ammonì Kane e la vide tremare per le sue parole oscure.

      Tabatha restrinse lo sguardo per la sua espressione impassibile. Come osava sfidarla?

      â€œBeh, prima che provi a cancellarmi di nuovo la memoria, che ne dici di rispondermi?” chiese lei e incrociò le braccia sul petto, sapendo che stava scaricando su Kane la rabbia per l’abbandono di Kriss...d’altra parte, forse Kane se lo meritava. Per quanto ne sapeva, magari aveva divorato lui Kriss.

      â€œO mi dici che cosa intendeva, o giuro che mi appenderò al collo un enorme e succoso cuore di mucca per attirare Misery, così lo chiederò a lei.”

      Lei sussultò e si aggrappò subito al cruscotto quando Kane sterzò bruscamente, fermando di colpo l’auto al lato della carreggiata, sul marciapiede. Inchiodò scivolando sul terrapieno polveroso, facendo fare all’auto un giro di centottanta gradi prima che si fermasse.

      Kane si era avvicinato a lei prima che l’auto si fermasse. Tabatha non poté fare a meno di guardare il suo viso e ammirare le sue mascelle, l’ametista dei suoi occhi. Abbassò lo sguardo sulle sue labbra perfette e si chiese se fossero fredde come il ghiaccio o calde come il fuoco.

      Kane era più che arrabbiato e voleva strozzarla per aver anche solo pensato una cosa simile. Mordendosi la lingua, aspettò di sentire il rapido flusso di sangue prima di catturare le labbra di Tabatha in un bacio feroce. In circostanze normali avrebbe dato qualsiasi cosa per avere l’occasione di farlo...ma d’altra parte, lei doveva essere sobria perché valesse. L’unica ragione per cui adesso la stava baciando con tale impeto era cancellare dalla sua mente i pericolosi piani dettati dall’alcol.

      Calde, le sue labbra erano calde, e quel piacevole calore vorticò in lei fino al nucleo tra le sue gambe. Improvvisamente Tabatha sentì di nuovo la paura che era svanita solo un attimo prima. La pervase con ondate impetuose e lei sentì le dita dei piedi contrarsi nello stesso istante in cui il panico la prese allo stomaco. La sua mente cedette alla paura e lei iniziò a spingersi via da lui più forte che poteva. Purtroppo aveva lo stesso effetto di una formica che prova a sollevare una casa.

      Kane sentì le mani di lei spingere contro il proprio petto ma, se questo sarebbe stato il loro ultimo bacio, allora voleva assaporarlo ancora per un attimo. Respirò l’alito caldo di lei mentre rendeva il bacio più dolce solo per intensificarlo di nuovo.

      Tabatha fu assalita dal sapore dolce e pungente del sangue di Kane e il travolgente desiderio di avvinghiarsi a lui annullò ogni paura esistente. Quel desiderio si intensificò quando la mano di lui la prese per un fianco e la sollevò dal sedile, premendola a sé tanto quanto consentiva lo spazio limitato del veicolo. Le cosce di lei si infiammarono e, prima che potesse trattenersi, una delle sue mani salì lungo il petto di lui per avvolgersi intorno al suo collo, dove strinse con forza i suoi capelli bianchi come la neve.

      Kane rabbrividì quando sentì le unghie di lei affondare nella propria pelle sensibile, facendogli flettere i fianchi e ringhiare nel petto. La voleva...Dio, la voleva così tanto. Udì il clacson di un’auto e Kane ricordò all’istante dove si trovavano. Ci volle più forza di quanto pensasse per lasciarla andare e sprofondò letteralmente nel sedile del conducente.

      â€œGià sobria?” le chiese. I muscoli della sua mascella si contrassero e le sue nocche divennero bianche nel punto in cui stringeva il volante mentre tratteneva la sua fame.

      Tabatha si portò una mano alla bocca ripensando a quella strana domanda. Dopo un paio di secondi annuì accigliata. “Sì, ma cosa sei, un caffè vivente?”

      â€œCosa sei tu?” la derise Kane. “Una pazza sanguinosa, ecco cosa sei...che parla di cuori di mucca e di demoni.”

      Gli occhi di Tabatha si spalancarono quando un fulmine catturò la sua attenzione quando illuminò la strada. Si leccò il labbro inferiore assaporandolo ancora, poi si guardò per assicurarsi che le cosce non fossero davvero in fiamme. Ci fu un altro fulmine e lei si sporse in avanti, guardando il cielo in cerca di nubi di tempesta. Non vedendone, guardò di nuovo Kane e si rese conto che era lui a provocare la tempesta.

      â€œVacci piano. Mi sbagliavo...tu non sei un caffè vivente, sei una tempesta vivente.” gli disse, e si raddrizzò sul sedile. Non l’aveva notato prima ma, quando Kane si era chinato su di lei, il suo vestito era salito su, mostrando quasi il pizzo delle mutandine.

      Kane si strofinò la tempia con le dita e chiuse gli occhi...dovette farlo. “C’è solo una cosa che devi fare...stare lontana da Misery.”

      â€œÃˆ così che mi hai guarita nell’ufficio di Warren?” sussurrò Tabatha, sapendo in qualche modo che il suo sangue aveva appena cancellato ogni singola goccia di alcol che lei aveva assunto. Le mancava già la disinibizione ma non gli avrebbe dato del guastafeste, visto il suo umore. Però doveva ammettere che se lui non avesse interrotto il bacio avrebbero finito per fare altro.

      Dire che lui fosse instabile sarebbe stato un eufemismo, se il modo in cui stringeva il volante voleva dire qualcosa. Dopo quello che lei stava per fare...forse erano instabili entrambi.

      Quando lui non rispose ma guardò dritto e scrollò le spalle, Tabatha sentì di nuovo la rabbia. “Bene, portarmi a casa...o meglio ancora, scendi e va’ al diavolo. Adesso posso guidare da sola.”

      Tabatha fu spinta di nuovo contro lo schienale quando Kane inserì la marcia e avviò il motore, rimbalzando giù dal marciapiede e reimmettendosi nel traffico...quel poco che c’era a quell’ora della notte.

      â€œForse dovresti andare a cercare in quale nido si trova Kriss e unirti a lui, visto che ad entrambi ovviamente piace avere dei segreti con me!” disse lei sarcastica.

      â€œNessuno ti ha mai detto che non è una buona idea inimicarsi un vampiro?” le chiese Kane con voce apparentemente tranquilla, evitando di guardarla.

      â€œSono ancora viva.” sottolineò Tabatha.

      â€œPer ora.” Kane mentiva, ma si sentì soddisfatto quando il resto del viaggio proseguì in un silenzio teso.

      Tabatha se ne stava sul sedile del passeggero con le braccia incrociate sul petto. Si rifiutava con forza di pensare a quel bacio e non avrebbe affatto pensato a quanto lui fosse sembrato sexy, chino su di lei...era arrabbiata e non solo.

      Appena entrò nel suo vialetto Kane sospirò, passandosi una mano tra i capelli quando lei scese dall’auto e scappò via come se fosse stata morsa. Trovò la cosa piuttosto ironica, considerato che l’aveva già morsa in precedenza. Scendendo dall’auto, la seguì in silenzio sapendo che era la cosa sbagliata da fare.

      Tabatha sbatté la portiera dell’auto dietro di sé e si precipitò verso la porta d’ingresso del suo appartamento. Non appena chiuse la porta dietro di sé, si voltò e in pochi secondi bloccò tutte e quattro le serrature, poi accese la luce in soggiorno.

      â€œPer СКАЧАТЬ