Roma in ogni stagione. «Il Laterano alle cose mortali andò di sopra». Olga Averina
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СКАЧАТЬ fine a questo scempio fu papa Segio III (904—911), che, anche se tra gli storici si era guadagnato la fama di tiranno e debosciato, con il quale cominciò un sessantenne periodo di «pornocrazia»46, come spesso accade, fu anche una persona molto creativa.

      Durante il pontificato di questo papa furono ricostruite numerose chiese romane, compresa la basilica Lateranense. Essa fu fatta ricostruire sulle vecchie fondamenta praticamente ex novo, fu decorata con affreschi a ricevette numerose donazioni.

      La rinnovata basilica conservò il suo vecchio nome di «Basilica del Salvatore», ma la nuova iscrizione sull’entrata principale proclamava la dedicazione a San Giovanni il Battista.

      Questa dedica non nacque per caso. Una delle ipotesi, contestata da molti studiosi, è da ricercarsi nella fondazione, ancora ai tempi di papa Gragorio Magno (540—604) vicino alla basilica Lateranense, del monastero benedettino47 dedicato a Giovanni Battista e a Giovanni Evangelista. Nella basilica, a loro volta, venivano conservate le preziose reliquie di questi santi – un ciuffo di capelli di Giovanni Battista e la tunica di Giovanni Evangelista.

      Chi sono questi due Giovanni, che diventarono i patroni della Madre e Capa di tutte le chiese della città e del mondo? Diamo un’occhiata più ravvicinata ai due Giovanni della basilica Lateranense.

      Già i profeti del Veccho Testamento predissero la comparsa tra gli giudei di un Messia o mašíaḥ, cioè un «re» – un capo della stirpe di Davide inviato da Dio. Egli avrrebbe liberato Israele dalla persecuzioni, ponendo fine alla disgregazione del popolo ebraico, eliminando, inoltre, i culti pagani e tutte le forme politiche di dipendenza degli ebrei da altri popoli.

      I cristiani hanno un punto di vista tutto loro riguardo alla storia del messia. L’arrivo del messia, che viene chiamato con il nome di «Christòs» (che tradotto dal greco antico vuole dire «unto»48) è diviso in due stadi, due avventi. Nel suo primo avvento il messia Gesù, attraverso la sua vita e la sua morte ottenne l’eterna redenzione per tutte le persone indipendentemente dalla loro nazionalità. Nel secondo avvento, Gesù non sarà più la vittima, ma ricoprirà il ruolo di giudice di tutto il mondo, di tutta l’umanità e di ogni singola persona che abbia mai vissuto sulla terra. Durante il suo primo avvento egli indicò il cammino da prendere, e chi non l’ha seguito, non stia a dire che non lo sapeva…

      L’avvento del Messia fu predetto da molti predicatori, uno dei quali viene descritto nei testi del Nuovo Testamento. Si tratta di Giovanni il Battista. Giovanni, che era di sei mesi più vecchio del suo cugino Gesù, viveva da asceta nel deserto, si vestiva in pelli di capra e predicava l’imminente arrivo del Messia. Egli eseguiva le sacre unzioni dei giudei (da quì il soprannome «Battista»), durante le quali li esortava a fare penitenza e a ripulirsi dai peccati.

      Una diffusa credenza dei giudei dice che l’arrivo del Messia è collegato al ritorno sulla terra del profeta Elia, che avrebbe dovuto constatare l’avvenimento ungendo il Messia. Nella tradizione cristiana il ruolo di Elia durante l’avvento di Gesù Cristo è affidata a Giovanni Battista, che «camminerà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia» (Luca. 1,17). L’immagine di Giovanni il Battista come asceta del deserto, profeta, fustigatore e «cultore» era simile all’imagine di Elia. Per questo Giovanni doveva appositamente negare in lui l’identificazione con Elia: «Allora gli chiesero: „Chi sei, dunque? Sei tu Elia?“. „Non lo sono“, disse. „Sei tu il profeta?“. „No“, rispose». (Giovanni. 1,21). In questo modo, dal punto di vista della tradizione giudaica, formalmente Giovanni non poteva indicare qualcuno come Messia.

      Ciononostante, durante una delle sue prediche in riva al fiume Giordano, Giovanni vide Gesù avvicinarsi (viene subito in mente il quadro di Alexander Ivanov «L’apparizione del Messia al popolo»). Vedendo Gesù, il profeta si meravigliò molto e disse: «non sono forse io che dovrei essere battezzato da Te, e invece sei Tu a venire da me?». A queste parole Gesù rispose: «spetta a noi adempiere a questa verità» (e cioè rispettare le tradizioni) e ricevette il battesimo da Giovanni. Durante il battesimo «il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, con l’aspetto di una colomba, e venne una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio, l’amato; in te ho posto il mio compiacimento!» (Luca 3:21—22). Il Messia praticamente fu «unto» non dal profeta ma dal cielo stesso. Il Vecchio Testamento smise di essere il piano attuale degli eventi…

      Giovanni Battista venne decapitato per volere della Regina ebraica Erodiade e della sua figlia Salomè, che dopo l’esecuzione portò a sua madre la testa su un piatto. Questo soggetto, dove l’attenzione venne spostata dallo spirituale Giovanni alla danza erotica di Salomè vestita con sette veli, divenne uno dei più importanti nella cultura mondiale, impresso nelle opere di molti maestri della pittura da Giotto a Ken Russel. Per il cristiani del decimo secolo però era più importante proprio San Giovanni. Avendo vissuto nel periodo di passaggio tra Nuovo e Vecchio testamento, secondo la tradizione cristiana fu ugalmente illustre quanto limitato. «Tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui». (Matteo 11,11).

      Costruita ai tempi di Sergio III e avendo ricevuto un nuovo patrono celeste, la basilica Lateranense restò in piedi senza essere danneggiata per quasi 400 anni, prima di essere distrutta da un’altra calamità, che questa volta fu un incendio. In questo periodo, durante il pontificato di papa Lucio II, venne consacrato un’altro tempio, in nome dell’apostolo Giovanni Evangelista, autore non solo di uno dei vangeli, ma anche della famosissima «Rivelazione». Giovanni Evangelista49 era il discepolo prediletto di Gesù Cristo, il suo nipote e autore del «Vangelo secondo Giovanni». L’apostolo Giovanni fu vicino a Gesù sia durante la Trasfigurazione sul monte Tabor, sia durante la resuscitazione della figlia di Giairo, sia durante la preghiera nel giardino dei Getsemani. Egli si trovava vicino a Gesù durante l’ultima cena. Colmo d’amore verso il Maestro, Giovanni seguì il Signore al processo, e fu l’unico degli apostoli a recarsi sotto la croce ed essere testimone delle ultime agonie del Salvatore. Morendo, Gesù lasciò in eredità a Giovanni i suoi doveri di figlio verso la madre, la Vergine Maria. Da quel momento, fino all’assunzione di Maria, Giovanni le fece da secondo figlio standole sempre accanto, e Maria a sua volta gli fece da seconda madre che lui amò con tutto il suo cuore.

      Il pontificato di papa Lucio II, durato meno di un anno dal marzo 1144 al febbraio del 1145, fu molto turbolento. A Roma si era formata una repubblica rivoluzionaria intenta a privare il papa dei suoi poteri. Nei vari scontri, gli attivisti delle due fazioni arrivavano spesso a combattere. In uno di essi papa Lucio II, che comandava di persona l’attacco dei suoi seguaci al Capitolino, fu colpito in testa da una pietra e morì poco tempo dopo. Puo essere che siano stati il tumulto anticlericale che regnava a Roma e il pensiero dell’imminente avvicinarsi della prorpia morte a far nascere in Lucio II il presentimento di una catastrofe che stava per accadere. Il suo stato d’animo era perfettamente associabile ad un testo biblico sulla fine del mondo, quale la Rivelazione di Giovanni Evangelista o Apocalisse.

      L’Apocalisse, o La Rivelazione di Giovanni Evangelista – l’ultimo libro dei testi canonici, scritta da Giovanni sull’isola di Patmos, dove venne mandato in esilio dall’imperatore Domiziano. In una caverna dell’isola, Giovanni ricevette da Dio la grandiosa e sacra rivelazione dell’Apocalisse, che descriveva simbolicamente i fatti che dovranno avvenire alla fine dei tempi – prima, durante e dopo il secondo avvento di Gesù Cristo. Si tratta di un libro speciale, attorniato da un alone di misteriosa forza e figuratività. Nella chiesa ortodossa è l’unico di tutti i libri del Nuovo Testamento a non essere letto durante le funzioni. Il testo della Rivelazione di Giovanni Evangelista non è incluso nel calendario liturgico.

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<p>46</p>

Pornocrazia – nel periodo dal 904 al 963 le donne dell’aristocratica famiglia dei Teofilatti mettevano sul trono papale i loro pupilli-amici, amanti o parenti.

<p>47</p>

Benedettini (Ordine di San Benedetto, Lat. Ordo Sancti Benedicti, OSB) – il più antico ordine cattolico di monaci, fondato da San Benedetto da Norcia nel 529.

<p>48</p>

Unzione con olio d’oliva, (crisma) era parte della cerimonia che nell’antichita si eseguiva durante l’incoronazione del re o la presa dei voti di un sacerdote.

<p>49</p>

L’apostolo Giovanni veniva anche chiamato con il soprennome di «Teologo», poichè nel suo Vangelo Gesù viene chiamato con il termine Parola di Dio. Sempre nel suo Vangelo vengono descritti i dialoghi del Signore e i suoi atti, nei quali veniva svelata la dottrina della natura divinia del Figlio del Signore e dello Spirito Santo.