Название: En torno a la economía mediterránea medieval
Автор: AAVV
Издательство: Bookwire
Жанр: Документальная литература
isbn: 9788491346647
isbn:
35 Cfr. F. Franceschi, «Mobilità sociale e manifatture urbane nell’Italia centro-settentrionale dei secoli XIII-XV», in La mobilità sociale nel Medioevo italiano cit., pp. 77-101, in particolare a p. 100; Pinto, «Manifatture rurali, attività mercantili e mobilità sociale» cit.; S. Tognetti, «La mobilità sociale in Italia (secoli XIV-XVI)», Archivio storico italiano, CLXXV, 2017, pp. 119-150.
36 A Siena erano concessi all’Arte della lana vari privilegi, tra i quali quello di poter inviare propri ambasciatori in altre città (Tortoli, «Per la storia della produzione laniera» cit., p. 235). A Firenze l’Arte aveva piena facoltà legislativa nell’ambito delle proprie ampie competenze, disponeva di propri tribunali e si serviva di un «ufficiale forestiero» per fare rispettare le norme e applicare le pene (Franceschi, «Istituzioni e attività economica a Firenze» cit., pp. 82-86; N. Rodolico, Il popolo minuto. Note di storia fiorentina, 1343-1378, nuova ed., Firenze, 1968, p. 17 e sgg.; V. Rutenburg, Popolo e movimenti popolari nell’Italia del ‘300 e ‘400, trad. it., Bologna, 1971, pp. 60-64, con riferimenti pure ad altre realtà urbane). Anche a Padova, a partire almeno dal 1361, l’Arte della lana disponeva di un proprio foro (Collodo, «Signore e mercanti: storia di un’alleanza» cit., p. 342).
37 Ad esempio a Firenze l’Arte della lana sovrintendeva all’Opera della cattedrale di Santa Maria del Fiore (C. Guasti, Santa Maria del Fiore. La costruzione della chiesa e del campanile, Firenze, 1887 (ed. anast., Bologna, 1974), pp. XLII-XLV.
38 Villani, Nuova cronica cit., XII, 94, p. 199: «del detto ovraggio viveano più di XXX m. persone».
39 La somma di 400 mila fiorini d’oro corrisponde, grosso modo, al salario medio annuo (30 fiorini) di circa 13 mila lavoratori sottoposti, in genere con famiglia a carico, tenendo conto naturalmente che le retribuzioni variavano in rapporto alle diverse qualifiche: cfr. de La Roncière, Prix et salaires à Florence cit., passim.
40 Franceschi, Oltre il «Tumulto» cit., pp. 94-104.
41 Cessi, Le corporazioni dei mercanti di panni, cit., pp. 75-76.
42 L. Zdekauer, Il Constituto del Comune di Siena dell’anno 1262, Milano, 1897 (ed. anast. Siena, 1974), p. 330.
43 Passo citato in G. Piccinni, «“Nuovamente è inpreso el seminare del guado nel contado di Siena”. Documenti sulla produzione e lavorazione delle materie tintorie nel Quattrocento», in Oeconomica. Studi in onore di Luciano Palermo, a cura di A. Fara, D. Strangio, M. Vaquero Piñeiro, Viterbo, 2016, pp. 187-197, alle pp. 191-192.In questo accenno all’onore e alla reputazione ritorna la concezione, radicata in molte realtà del tempo, secondo cui una città doveva vivere di ciò che produceva, senza dipendere dalle importazioni.
44 Zanazzo, L’arte della lana in Vicenza cit., p. 95.
45 Vedi sopra per Firenze la nota 40, e per Verona Demo, «L’anima della città» cit., pp. 143-144.
46 Per qualche esempio, legato in genere a vicende belliche, si veda G. Pinto, Il lavoro, la povertà, l’assistenza. Ricerche sulla società medievale, Roma, Viella, 2008, pp. 63-64.
47 Così anche in età moderna. Cfr. ad esempio M. Abrate, «Imprenditori e tecnici stranieri nell’industria laniera piemontese agli inizi del XVIII secolo», in Produzione, commercio e consumo dei panni di lana (nei secoli XII-XVIII), a cura di M. Spallanzani, Istituto internazionale di storia economica «F. Datini», Prato, Firenze, 1976, pp. 115-125.
48 Il Costituto del Comune di Siena volgarizzato nel MCCCIX-MCCCX, ed. critica a cura di M. S. Elsheikh, Siena, 2002, tomo primo, p. 393.
49 Vedi sopra la nota 4, e Tortoli, «Per la storia della produzione laniera a Siena» cit., p. 236.
50 Rodolico, Il popolo minuto cit., p. 16; Ch. M. de La Roncière, «Pauvres et pauvretè à Florence au XIVe siècle», in Études sur l’histoire de la pauvreté (Moyen Âge–XVIe siècle), dir. par M. Mollat, Paris, 1974, pp. 661-745, a p. 687, nota 38.
51 Zanazzo, L’arte della lana in Vicenza cit., pp. 69, 299-300.
52 Ser Lapo Mazzei, Lettere di un notaro a un mercante del secolo XIV, a cura di C. Guasti, Firenze, 1880, vol. II, p. 259.
53 L. B. Alberti, I libri della famiglia, a cura di R. Romano e A. Tenenti, Torino, 1969, p. 249.
54 D. Balestracci, «Lavoro e povertà in Toscana alla fine del Medioevo», Studi storici, fasc. 3, 1982, pp. 565-582, a p. 580.
55 A. Fanfani, Storia del lavoro in Italia dalla fine del secolo XV agli inizi del XVIII, Milano, 1959, p. 363.
56 Cfr. Franceschi, «Mobilità sociale e manifatture urbane» cit., pp. 92-94.
57 Cfr. de La Roncière, Prix et salaires à Florence cit., pp. 423-453.
58 La bibliografia sull’emigrazione/immigrazione di maestranze della manifattura laniera è vastissima e risalente nel tempo: cfr. Pinto, Il lavoro, la povertà l’assistenza cit., pp. 61-69, con i relativi riferimenti alla letteratura.
59 Tortoli, «Per la storia della produzione laniera» cit., pp. 230-231.
60 Così ad esempio lo Statuto di Bergamo della prima metà del XIII secolo prescriveva che il podestà dovesse provvedere allo sviluppo dell’arte СКАЧАТЬ