Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1. Edward Gibbon
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СКАЧАТЬ particolarità intorno a queste guerre. I Romani s'impadronirono di Mariaba o Merab, città dell'Arabia Felice, ben conosciuta dagli Orientali (v. Abulfeda, e la Geografia della Nubia p. 52). Essi penetrarono, dopo una marcia di tre giorni, sino al paese che produce gli aromati, principale oggetto della loro invasione.

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Per la strage di Varo e delle sue tre legioni (v. il primo libro degli Annali di Tacito, Svetonio vita d'Augusto c. 23, e Vell. Paterc. l. II c. 117 ec.). Augusto non ricevè la nuova di questa disfatta con tutta la moderazione e costanza, che si dovea naturalmente aspettare dal suo carattere.

19

Tacit. Annal. l. II Dione Cassio l. LVI p. 833 e il discorso di Augusto stesso nella Satira dei Cesari. Quest'ultima opera è molto illustrata dalle dotte note del suo traduttor francese Spanheim.

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Germanico, Svetonio, Paolino ed Agricola furon traversati e richiamati nel corso delle loro vittorie. Corbulone fu messo a morte. Il merito militare, dice mirabilmente Tacito, era, nel più stretto senso del vocabolo, imperatoria virtus.

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Cesare non allega quest'ignobil motivo, ma Svetonio ne fa menzione, c. 47. Del resto le perle della Britannia ebbero poco valore pel colorito livido e cupo. Osserva Tacito che n'era questo un difetto inerente. Vita d'Agric. c. 12. Ego facilius crediderim naturam margaritis deesse, quam nobis avaritiam.

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Sotto i regni di Claudio, di Nerone e di Domiziano. Pomponio Mela, che scriveva sotto il primo di questi Principi, spera, lib. III c. 6, che col prospero successo delle armi romane, l'isola ed i suoi selvaggi abitanti saranno ben presto meglio conosciuti. È cosa molto divertente il legger ora simili passi in mezzo di Londra.

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Vedasi il mirabile compendio che Tacito ne ha dato nella vita di Agricola. Questo soggetto è ben lungi dall'essere esaurito, non ostante le ricerche dei nostri dotti antiquarj Camden ed Horsley.

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Gli Scrittori irlandesi, gelosi della gloria della lor patria, sono sommamente irritati su questo articolo contro Tacito ed Agricola.

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Ved. Britannia Romana di Horsley l. 1 c. 10.

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Il poeta Bucanano celebra con molto spirito ed eleganza (ved. le sue Selve V.) la libertà di cui han sempre goduto gli antichi Scozzesi. Ma se la sola asserzione di Riccardo di Cirencester basta per creare una provincia romana (Vespasiana) a settentrione di quella muraglia, questa indipendenza si trova ristretta da confini molto angusti.

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Ved. Appiano in proem. e le uniformi descrizioni dei poemi di Ossian, i quali, in qualunque ipotesi, furon composti da un natio della Caledonia.

28

Ved. il Panegirico di Plinio, che sembra appoggiato a fatti.

29

Dione Cassio l. LXVII.

30

Erodoto l. IV c. 94. Giuliano nei Cesari, con le osservazioni di Spanheim.

31

Plinio epist. VIII 9.

32

Dione Cassio l. LXVIII p. 1123, 1131, Giuliano in Caesaribus; Eutropio VIII 2 6. Aurelio Vittore in Epitom.

33

Ved. una memoria di M. d'Anville sopra la provincia della Dacia nella Raccolta dell'Accademia delle iscrizioni Tom. XXVIII p. 444, 458.

34

I sentimenti di Traiano sono rappresentati al vivo e graziosamente nei Cesari dell'Imperator Giuliano.

35

Eutropio e Sesto Rufo han voluto perpetuare questa illusione. Vedasi una dissertazione molto ingegnosa di M. Freret nelle memorie dell'Accademia delle iscrizioni Tom. XXI p. 55.

36

Dione Cassio, l. LXVIII e i Compendiatori.

37

Ovid. Fast. l. II vers. 667. Ved. Tito Liv. e Dionigi d'Alicarnasso nel regno di Tarquinio.

38

S. Agostino si compiace molto nel riportare questa prova della debolezza del Dio Termine e della vanità degli augurj. Ved. de Civitate Dei IV 29.

39

Ved. la Storia August. p. 5, la Cronica di S. Girolamo e tutte le epitomi. È ben singolare che questo memorabile avvenimento sia stato omesso da Dione, o per dir meglio da Sifilino.

40

Dione l. LXIX p. 1158 Stor. August. p. 5. 8. Se tutte le opere degli storici fosser perdute, le medaglie, le iscrizioni e gli altri monumenti di questo secolo basterebbero per farci conoscere i viaggi di Adriano.

41

Ved. la Stor. August. e le epitomi.

42

Non bisogna per altro scordarsi, che sotto il regno di Adriano il fanatismo armò gli Ebrei, e suscitò una violenta ribellione in una provincia dell'Impero. Pausania l. VIII c. 43 parla di due guerre necessarie terminate felicemente dai Generali di Antonino Pio; una con i Mori erranti, i quali furon cacciati nei deserti del monte Atlante; l'altra contro i Briganti della Britannia, che avevano invasa la provincia romana. La storia Aug. fa menzione, p. 19 di queste due guerre, e di molte altre ostilità.

43

Appiano di Alessandria nella prefazione della sua Storia delle Guerre Romane.

44

Dione l. LXXI Stor. Aug. in Marco. Le vittorie riportate sui Parti han fatto nascere una folla di relazioni, e Luciano ha salvati dall'obblio i loro dispregevoli autori in una satira molto ingegnosa.

45

Il più povero soldato possedeva più di 1800 pavoli, (ved. Dionigi d'Alicarn. IV 71) somma considerabile in un tempo, in cui sì rara era la specie, che un'oncia d'argento valeva 70 libbre di rame. La plebaglia, stata per l'antica costituzione esclusa dal servizio militare, fu senza riguardo ammessa da Mario. Vedi Sallustio, Guerra di Giugurta c. 91.

46

Cesare compose una legione detta Alauda, Lodola, di Galli e di stranieri; ma fece questo nei tempi licenziosi delle guerre civili; e dopo le sue vittorie diè loro per ricompensa il diritto di cittadini romani.

47

Ved. Vegezio, de re militari, l. I c. 2, 7.

48

Il giuramento di fedeltà che l'Imperatore esigeva dalle truppe, era rinnovato ogni anno il primo di gennaio.

49

Tacito chiama le Aquile romane Bellorum Deos. Riposte in una cappella in mezzo al campo, erano esse adorate dai soldati al pari delle altre divinità.

50

Vedi Gronovio de pecunia vetere, l. III p. 120 ec. L'Imperator Domiziano accrebbe l'annua paga dei legionarj sino a dodici pezze d'oro, circa venti zecchini nostrali. Questa paga si aumentò in appresso insensibilmente, secondo il progresso del governo militare e della ricchezza dello Stato. Dopo venti anni di servizio i Veterani ricevevano tremila danari, dugento zecchini in circa, o una porzione di terra equivalente a questa somma. La paga delle Guardie era doppia di quella de' legionarj, ed in generale le Guardie godevano privilegi molto più considerabili.

51

Exercitus ab exercitando, Varrone de lingua latina, l. IV; Cicerone Tuscul. l. II 37. Sarebbe un'opera molto interessante l'esame dell'affinità che vi è tra la lingua ed i costumi di una nazione.

52

Vegezio, l. II e il resto del suo primo libro.

53

M. le Beau ha illustrato assai bene la danza Pirrica nella Raccolta dell'Accademia delle iscrizioni, tom. 35, p. 262 ec. Questo dotto Accademico ha unito in una serie di memorie eccellenti tutti i passi degli autori antichi concernenti la legione romana.

54

Giuseppe de bello Judaico l. III c. 5. Noi siamo debitori a questo scrittore ebreo di alcune particolarità molto curiose sulla disciplina Romana.

55

Panegirico di Plinio c. 13 vita di Adriano nella Storia Augusta.

56

Vedasi nel sesto libro della sua storia una digressione ammirabile sulla disciplina СКАЧАТЬ