Il trono dei draghi. Морган Райс
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Il trono dei draghi - Морган Райс страница 2

СКАЧАТЬ #6)

      RITO DI SPADE (Libro #7)

      CONCESSIONE D’ARMI (Libro #8)

      UN CIELO DI INCANTESIMI (Libro #9)

      UN MARE DI SCUDI (Libro #10)

      UN REGNO D’ACCIAIO (Libro #11)

      LA TERRA DEL FUOCO (Libro #12)

      LA LEGGE DELLE REGINE (Libro #13)

      GIURAMENTO FRATERNO (Libro #14)

      SOGNO DA MORTALI (Libro #15)

      GIOSTRA DI CAVALIERI (Libro #16)

      IL DONO DELLA BATTAGLIA (Libro #17)

      LA TRILOGIA DELLA SOPRAVVIVENZA

      ARENA UNO: MERCANTI DI SCHIAVI (Libro #1)

      ARENA DUE (Libro #2)

      ARENA TRE (Libro #3)

      LA CADUTA DEI VAMPIRI

      PRIMA DELL’ALBA (Libro #1)

      APPUNTI DI UN VAMPIRO

      TRAMUTATA (Libro #1)

      AMATA (Libro #2)

      TRADITA (Libro #3)

      DESTINATA (Libro #4)

      DESIDERATA (Libro #5)

      PROMESSA (Libro #6)

      SPOSA (Libro #7)

      TROVATA (Libro #8)

      RISORTA (Libro #9)

      BRAMATA (Libro #10)

      PRESCELTA (Libro #11)

      OSSESSIONATA (Libro #12)

      Sapevate che ho scritto tantissime serie? Se non le avete lette tutte, cliccate sull’immagine qua sotto e scaricate il primo libro di una di esse!

Desideri libri gratuiti?

      Iscriviti alla mailing list di Morgan Rice e ricevi 4 libri gratuiti, 3 mappe, 1 app, 1 gioco, 1 graphic novel e gadget esclusivi! Per iscriverti, visita: www.morganricebooks.com

      Copyright © 2020 di Morgan Rice. Tutti i diritti sono riservati. Eccetto come consentito dal Copyright Act del 1976 degli Stati Uniti d’America, nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuita o trasmessa in nessuna forma e mediante alcun mezzo, o archiviata in un database o in un sistema di raccolta, senza previo consenso dell’autrice. La licenza di questo ebook è concessa solo per uso personale. Questo ebook non può essere rivenduto, né ceduto a terzi. Se si desidera condividere questo libro con un’altra persona, si prega di acquistare una copia per ciascun destinatario. Se si sta leggendo questo libro senza averlo acquistato, o se non è stato acquistato per uso personale, si prega di restituire la copia e acquistarne una propria. Grazie per rispettare il duro lavoro di quest’autrice. Questa è un opera di fantasia. Nomi, personaggi, aziende, organizzazioni, luoghi, eventi e fatti sono il frutto dell’immaginazione dell’autrice o sono utilizzati a puro scopo di intrattenimento. Qualsiasi richiamo a persone reali, viventi o meno, è puramente casuale. Copyright dell’immagine di copertina di istockphoto.com.

      CAPITOLO PRIMO

      Quando Lenore si svegliò, per un piacevole secondo pensò che si fosse trattato solo di un terribile incubo. Poteva sentire del morbido sotto di lei e, quando vide il piumone della stanza della locanda, credette che le cose orrende che ricordava fossero solo frutto della sua paura del buio. Non potevano essere reali, ma…

      Ma invece lo erano. Lenore lo realizzò un secondo dopo, mentre la consapevolezza si rimpossessava di lei; lo realizzò per i lividi e il dolore che sentiva. Scosse la testa, cercando di costringersi a non pensare a dov’era, ma non sarebbe riuscita a frenare quei pensieri meglio di quanto avrebbe potuto fare con un oceano d’acque torbide.

      I Taciturni che Re Ravin aveva mandato a cacciarla l’avevano rinchiusa lì: era loro prigioniera e, quando aveva provato a liberarsi, l’avevano colpita. Eoris e Syrelle erano i peggiori di tutti…

      Lenore si costrinse a guardarsi intorno, a pensare a qualsiasi altra cosa che non fosse quello.

      La stanza al piano di sopra della locanda era adesso vuota, fatta eccezione di lei; e Lenore sapeva che quella poteva essere l’unica occasione che avrebbe avuto per sopravvivere a tutto ciò. Barcollando e ignorando il dolore lancinante che avvertiva a ogni suo movimento, cominciò ad alzarsi.

      Si piegò contro il letto per un secondo e dovette sorreggersi, ma non cadde. Se si fosse lasciata cadere, non sarebbe più riuscita ad alzarsi e non avrebbe potuto fare altro che attendere che tornassero a prenderla per portarla alle terre del Re Ravin.

      Devo essere forte, disse fra sé e sé.

      Si decise ad alzarsi e adesso non sembrava più tanto una principessa. Il suo vestito era lacerato per la ferocia della sua cattura, ma se lo infilò lo stesso, legando insieme al meglio che poteva quei brandelli di tessuto strappato.

      Camminò lenta verso la porta, in punta di piedi. All’esterno, poteva sentire Eoris e Syrelle parlare e il cuore le ruggiva feroce in petto, per il timore che potessero entrare nella stanza di lì a poco.

      “… Di certo non ci annoieremo qui con la principessa!” esclamò Syrelle, con quella sua voce affabile da mezza pazza.

      “Dobbiamo portarla a Sud, mia cara,” replicò Eoris. “Se le fai troppo male, non sarà facile trasportarla.”

      “Re Ravin non sa cosa voglia dire divertirsi,” disse Syrelle.

      “Se gli dicessi che pensi questo, cosa credi che ti farebbe?” controbatté Eoris. “No, ce ne andremo entro un’ora. Raggiungeremo il ponte più vicino e, fra non molto, saremo dall’altra parte. Ricorda di lasciare viva qualche domestica. Re Ravin vuole che parlino.”

      Voleva che parlassero? Lenore provò un misto di felicità, alla notizia che almeno alcune delle sue donne di servizio erano ancora vive; orrore, al pensiero di tutto ciò che avevano dovuto subire insieme a lei; paura, per quante di esse potevano essere invece morte; e confusione, perché non riusciva a spiegarsi come mai Re Ravin voleva che alcune di loro restassero in vita per dire alla gente che aveva in pugno la figlia di Re Godwin.

      Tutto questo non aveva importanza in quel momento. L’unica cosa che importava era riuscire a fuggire. Vi aveva già provato prima però e non era riuscita neanche a raggiungere le stalle. Come poteva fuggire se era già stata presa una volta, se quegli uomini le avevano già dimostrato che potevano fermarla qualunque tentativo avesse fatto?

      No, non si sarebbe arresa, non poteva. Una volta al di là del fiume… come sarebbe riuscita a fuggire da lì? Doveva farlo adesso, mentre erano occupati, mentre pensavano che fosse ancora debole e intrappolata lì.

      Consapevole di non poter uscire dalla porta, si concentrò sulla finestra. Era scheggiata e bloccata, abbastanza dura da aprire che era certa avrebbe scricchiolato in segno di protesta mentre spingeva le serrande СКАЧАТЬ