Название: Breve Storia Della Cina
Автор: Pedro Ceinos Arcones
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Историческая литература
isbn: 9788835411215
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La seconda, Yinxu, dovrebbe esser stata fondata da Wu Ding, nonostante sia stata scoperta nella prima decade del XX secolo, non si sono ritrovati resti anteriori al suo regno. Durante i 59 anni che Wu Ding regnò realizzò numerose campagne militari che estesero il dominio Shang. In questa urbe troviamo un’estesa produzione di bronzi, più numerosi sacrifici umani, e sempre più accentuata la concentrazione di poteri nella figura del re. Si dice che uno dei suoi più famosi generali si chiamava Fu Hao ed era una delle sue mogli.
Fu la sua sepoltura l’unica tomba imperiale degli Shang scoperta intatta, (anche se poi saccheggiata); nella tomba si sono ritrovati favolosi tesori, ricca di bronzo e con un buon numero di animali e schiavi sacrificati in forma rituale. Fu Hao sostiene diverse campagne militari contro il nord e occupa il governo di alcune città importanti. Il ruolo delle donne nobili con gli Shang è praticamente uguale a quello degli uomini, anche se sono impossibilitate a raggiungere i vertici del potere. Agli inizi di questa dinastia la società manteneva ancora forti linee matriarcali. Ci sono testimonianze di Re che offrono in sacrificio la figura paterna e uomini che si incorporano nel clan delle donne. Questo dato ci fa pensare che le donne non siano solo le padrone della casa ma anche della famiglia. In questa epoca si fanno sacrifici per le antiche regine, e i figli si considerano discendenti dalle madri. Si fa uso di un ampio concetto di “padre” e “madre”, che comprende anche gli zii, si può cosi disegnare una società che traccia linee di appartenenza ad un lignaggio determinato più importanti che ad un singolo progenitore biologico.
Dopo la morte di Wu Ding si rallenta e poi ferma del tutto l’espansione esterna, sostituita da quella interna. Questo porta alla rotazione di nuove terre e all’eliminazione dei popoli non agricoli all’interno delle frontiere Shang, rafforzando, di conseguenza, la burocrazia statale e provinciale.
Con gli ultimi re Shang si può notare un aumento delle attività militari – continuano le campagne contro i Qiang dell’ovest o gli Yi dell’est- e un debilitarsi delle alleanze tribali che li mantengono al potere. Durante la epoca di Yi (1191-1155 a. C.) gli Yi dell’est, tante volte sconfitti, attaccano agli Shang, obbligandoli a stabilire una capitale secondaria ad est, nell’attuale Qixian, provincia di Henan.
L’ultimo re Shang fu Zhou Xin (1154-1122), un re crudele e dissoluto. Gli storici attribuiscono la sua caduta ad una vita dedicata ai piaceri, menzionando come esempio la costruzione di un enorme giardino con uno stagno di vino, con carne cotta appesa agli alberi, dove il re giocava nudo con le sue favorite. La ragione della caduta del governo la ritroviamo in un evento politico, l’assassinato del primo ministro Bigan. Con questo evento si rompe definitivamente l’alleanza con i dieci lignaggi della successione; fatto questo che dividerà l’equilibrio del clan Shang: Bigan non è solo lo zio dell’imperatore, assessore e primo ministro; ma bensì la più grande autorità dei clan in questo momento. un’altra causa della sua caduta in disgrazia potrebbe essere la storia d’amore con la regina Daji. Varie interpretazioni vedono qui l’intento di trasformare la dinastia in ereditaria, legando il potere a suo figlio e trasformandolo in successore, distruggendo così l’idea di monarchia rotativa. Quest’evento spiegherebbe anche l’ultimo fracasso in battaglia dell’imperatore. Il monarca fu abbandonato dai suoi uomini. Intrighi di palazzo regnano in quest’epoca.
Zhouy Xin cercò di compensare la rottura dell’alleanza dando autonomia e potere ai capi delle maggiori tribù a ovest del territorio, tra i quali gli Zhou. Possibilmente non vennero rispettati questi accordi e quest’ultimi trameranno la ribellione. Secondo la leggenda, il re We degli Zhou, approfitterà la permanenza in prigione per scrivere il primo dei testi classici cinesi. I Ching, Libro dei Mutamenti. La leggenda narra la liberazione del re solo quando il figlio, il re Wu, pagherà una gran quantità di ricchezze per riscattarlo.
We e Wu formeranno un esercito sempre più forte ad ovest, mentre gli Shang continuano a debilitarsi, soprattutto non avendo più il favore del popolo, e per gli attacchi degli Yi da est. Così che quando il re Wu attacca Zhou Xin, riuscirà nell’intento praticamente senza sforzi, nella battaglia di Muye, mettendo fine alla dinastia Shang.
Ancora dobbiamo conoscere molto sulla Cina degli Shang, non possiamo ancora affermare con sicurezza che stiamo parlando di una sola dinastia. Le differenze tra i primi Shang e gli ultimi sono evidenti; poco sappiamo del periodo di tempo precedente allo stabilirsi definitivamente ad Anyang, e ancora non si sono localizzati né scavati i resti delle capitali politiche, né quelle religiose e spirituali; la chiamata città Shang dove risiedevano i templi e le maggiori costruzioni religiose. Data la mancanza di molte fonti storiche che avallino le leggende, risulta probabile che l’idea che ci siamo costruiti di questa dinastia sia stata formata negli anni successivi e non dallo studio approfondito della stessa.
Da tempo gli storici trovano punti di connessione tra la cultura Shang e le altre culture dell’Oriente prossimo, specialmente Mesopotamia ed Egitto. Qualsiasi campo della cultura e società a cui ci avviciniamo ha inevitabilmente punti di contatto, grandi somiglianze dalle quali si deduce un inevitabile contatto tra culture e relativa contaminazione culturale. Come in altri aspetti della storia, gli interessi nazionalisti a volte frenano gli studi oggettivi. In Occidente ci sono marcate divisioni tra i diffusionisti e gli isolazionisti.
I ‘diffusionisti’ affermano che tutte le grandi culture dell’umanità sono state create dalla diffusione dei loro elementi principali dal più antico popolo dei Sumeri, su un percorso che sarebbe sostanzialmente: Sumeri-Egitto- Valle dell’Indio- Cina ed India- Culture precolombiane. Gli isolazionisti, dall’altra parte, pensano che ciascuna delle grandi culture si sia evoluta in modo indipendente, essendo una creazione e sviluppo delle popolazioni locali.
Notizie recenti ci fanno conoscere la continuità culturale dell’Asia Centrale in date anteriori al 2000 a. C., dovute a contatti commerciali e culturali con Europa e Asia, da qui è verosimile che alcuni elementi della cultura cinese e nello specifico di quella Shang possono essere stati trasmessi da Occidente. Sia con i Shang che con i Sumeri e gli Egizi ritroviamo nella classe sacerdotale che governa lo stato e con il re-sacerdote a capo, dei riti funebri che comprendono sacrifici umani , lo sviluppo del sistema numerale, alcuni rituali funebri di questi sovrani che includono la sepoltura di centinaia di persone con i sovrani stessi.
Lo sviluppo di due sistemi numerici, ancora utilizzati in tutto il mondo sviluppato, sono il decimale e il sessagesimale, uno usato per gli affari e l’altro per i rituali; la costruzione di enormi capitali come centri politici e religiosi, circondati da un muro, in cui viene creata un’imponente architettura con colonne ben sviluppate e sculture in pietra; l’uso generoso di strumenti in bronzo, armi e oggetti rituali, un sistema di scrittura ben sviluppato e l’introduzione di carri di bronzo. Pulleyblank indica grano, orzo e carrozze trainate da cavalli come segni di evidente importazione dall’occidente, le culture che hanno interagito pacificamente per 4-5.000 anni ora concludono violentemente la loro era, ribadisce Pulleyblank: “sembra probabile che uno stimolo dall’ovest avrebbe avuto un ruolo significativo nell’inaugurazione dell’età del bronzo cinese.“
Per la trasmissione di questa serie di innovazioni politiche, religiose e tecniche che possono portare un regno a dominare coloro che lo circondano, non è necessario un grande movimento di popoli, basta con la presenza di un piccolo gruppo di intellettuali, sacerdoti o missionari. Ne vedremo un esempio con la presenza dei gesuiti nei tribunali degli imperatori Ming e Qing, dove questi religiosi hanno introdotto profondi cambiamenti politici, economici e militari.
Nelle periferie del mondo Shang ancora vivevano popoli che riuscirono a mantenersi liberi dalla trasformazione politica e sociale degli Shang. Società agricola, cacciatori СКАЧАТЬ