Raji: Libro Uno. Charley Brindley
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Название: Raji: Libro Uno

Автор: Charley Brindley

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Современная зарубежная литература

Серия:

isbn: 9788835408628

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СКАЧАТЬ e il caminetto tenevano calda la casa tutto il giorno, ma quando la legna si spegneva alle prime ore del mattino, la casa diventava davvero fredda.

      Quando uscì dalla sua stanza e accese la luce del corridoio, notò che la porta della stanza di Rajiani era aperta. Non entrò, ma poté vedere dalla soglia che se n’era andata ed il letto era stato rifatto.

      “Non ditemi che ha dormito nel fienile,” sussurrò lui, abbottonandosi la camicia.

      Si sorprese nel vedere che aveva tolto la ghirlanda e l’orpello dall’albero. Tutte le altre decorazioni erano ancora lì; solo quelli erano scomparsi.

      Guardò nella stanza di suo padre, di fronte al soggiorno al piano terra. Era la stanza da cucito di sua madre, ma Fuse aveva spostato lì il letto del padre perché non riusciva a salire e scendere le scale con la sedia a rotelle. Stava ancora dormendo, così Fuse andò in cucina.

      Il profumo del caffè appena fatto lo accolse nella stanza calda. Le fette di prosciutto erano sul tagliere, con accanto un cesto di uova, pronto per la padella.

      Mi chiedo come abbia imparato a fare il caffè.

      Si infilò gli stivali e il cappotto. Avrebbe lasciato dormire il padre fino al termine delle faccende.

      Quando arrivò al fienile e aprì la porta, trovò i pollie i piccioni che beccavano il loro mangime sul pavimento sporco. Anche i cavalli, Cleo e Alex, erano stati accuditi. Stormy e il suo cucciolo erano tranquilli su uno strato di paglia pulita.

      Fuse uscì dalla porta sul retro e vide il mucchio fumante di paglia e letame ripulito dalle stalle. Aveva riposto con cura anche lo sterco di mucca. Ora c’erano quattro file di letame a seccare.

      Perché ha messo per terra quella roba?

      Andò a controllare le mucche. Lì, nella loro stalla, trovò le decorazioni mancanti dell’albero di Natale; le aveva usate per adornare le mucche. C’erano fili verdi e argento sulle loro corna e attorno al collo.

      Cosa c’entrano le mucche?

      Le guardò mangiare il mais che lei aveva versato nella loro mangiatoia. Le mucche sembravano indifferenti ai loro nuovi ornamenti mentre sgranocchiavano il mangime.

      “Okay?”

      Fuse sussultò al suono della sua voce. Si voltò e vide la ragazza sorridente con in mano un secchio del latte appena munto. Gli ci volle un attimo per riprendersi.

      “Okay.” Era felice di vedere che indossava gli stivali, e anche il suo maglione sotto ilcappotto. “Devi esserti alzata ore fa.”

      “Latte.” Lei gli porse il secchio.

* * * * *

      Rajiani vinse la sua prima partita a scacchi durante la colazione. Diede da mangiare al padre di Fuse mentre lui si concentrava sulle sue mosse. Sembrava che avesse passato più tempo ad aiutare il padre che a giocare la partita, ma aveva vinto facilmente, facendogli scacco matto in sole quindici mosse. Finirono di lavare i piatti e pulirono la cucina prima di preparare la scacchiera per una seconda partita, ma furono interrotti da una bussata alla porta d'ingresso.

      Fuse rimase sorpreso dal fatto che qualcuno fosse venuto a casa la mattina di Natale, ma soprattutto da Rajiani che saltò in piedi per correre in cucina. La sua regina nera e i due pedoni caddero a terra quando colpì la tavola con il ginocchio. Pochi secondi dopo, la porta sul retro sbatté.

      Scavalcò i pezzi degli scacchi per andare alla porta d’ingresso, chiedendosi chi potesse essere. Rimase sorpreso nel vedere chi era in piedi sul portico

      “Salve, vicino.”

      Ci volle un attimo perché Fuse riacquistasse la voce. “B-buongiorno, signor Quackenbush.”

      Capitolo Otto

      Buford Quackenbush entrò e si avvicinò al fuoco per scaldarsi. Tirò fuori un coltellino dalla tuta, poi un blocchetto di tabacco da masticare. Dopo averne tagliato un pezzo enorme, se lo infilò nella guancia e offrì il blocchetto a Fuse, che scosse la testa.

      Dopo aver pulito la lama sui pantaloni, Quackenbush ripose il coltello. Masticò il tabacco nella guancia rigonfia, e un po’ di marrone gocciolò dall’angolo della bocca mentre si guardava intorno come se cercasse un posto dove sputare.

      “Ho preso un cervo stamattina,” borbottò con il grumolo appiccicoso.

      Aprì il parafuoco e sputò un filone di succo di tabacco tra le fiamme. Un odore putrido seguì un breve sfrigolio.

      Fuse guardò il fuoco e storse il naso. “Un cervo?”

      “Sì, una bella cerbiatta.” Quackenbush si pulì la bocca sulla manica del cappotto. “Al primo colpo ero un po’ traballante e l’ho colpita alla zampa. Il secondo l’ha colpita al fianco, ma il terzo è stato un colpo secco e decisivo.” Fece un rapido movimento verso il collo, sotto l’orecchio destro. “Un proiettile proprio sul collo.”

      Fuse prese l’attizzatoio e colpì il fuoco, battendo su tronchi mezzi bruciati. “Pensavo che la stagione dei cervi fosse finita.”

      “Beh, credo che lo sia, legalmente parlando, ma starò zitto se farai lo stesso.” Quackenbush indicò il padre di Fuse. “E so che lui non parlerà con le autorità.” Si mise a ridere. A Fuse sembrò un asino con l’anatomia maschile impigliatain un recinto di filo spinato.

      Fuse sentì la rabbia salirgli nel petto. L’uccisione fuori stagione lo infastidì, ma non tanto quanto l’insulto al padre. Anche se non gli piaceva quell’uomo, sua madre gli aveva insegnato il rispetto verso gli anziani. Così, si morse la lingua e tenne la bocca chiusa.

      Quackenbush indossava una giacca nera stile militare sopra una tuta sporca, e un cappello porkpiegrigiocon il bordo macchiato di sudore. Puzzava come i cani da pastore bagnati, e il calore del fuoco non faceva che peggiorare la situazione.

      “Spero non ti dispiaccia che abbia ucciso quel cervo nella tua proprietà.” Strinse gli occhi guardando Fuse, come per sfidare il ragazzo a rispondergli. “Ero sulla riva di quel piccolo ruscello, dietro il tuo stagno. Con i piedi ho coperto di neve il sangue e le budella, così nessuno lo verrà mai a sapere.”

      Fuse gettò l’attizzatoio nella scatola di legno ripensando al giorno prima, quando aveva mostrato le impronte del cervo a Rajiani. Era preoccupato che la ragazza fosse fuori al freddo.

      Come posso sbarazzarmi di quest’uomo odioso prima che ci riempia di puzzo tutta la casa? Sarei dovuto uscire dalla porta sul retro con Rajiani.

      Quackenbush guardòl’attizzatoio rovente mentre masticava il tabacco spostandolo da una guancia all’altra. “Tua madre è in casa?”

      “No.”

      “Oh!Mi è sembrato di sentire sbattere una porta appena prima di entrare.”

      “Ero io…che entravo dalla cucina.”

      Entrambi guardarono verso la porta della cucina, era aperta.

      “È la prima volta che vengo in questa casa da quando Marie aveva quattordici anni.”

      Quackenbush camminò verso il centro della stanza, guardando il posto, come per valutarne il valore. Andò alla ringhiera delle scale e allungò il collo per guardare al piano di sopra.

      Fuse СКАЧАТЬ