Название: Rallenta
Автор: George Saoulidis
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Научная фантастика
isbn: 9788893987554
isbn:
Capitolo 48: Gregoris, a 5.6 volte la normale...
Capitolo 49: Galene, a 1.7 volte la normale...
Capitolo 50: Galene, a 1.9 volte la normale...
Capitolo 51: Teucro, a 2.7 volte la normale...
Capitolo 52: Gregoris, a 3.2 volte la normale...
Capitolo 53: Gregoris, a 1.9 volte la normale...
Capitolo 54: Melpomene, a 107 volte la normale...
Capitolo 55: Dolios – cervello funzionante a 5.2...
Rallenta
George Saoulidis
Copyright © 2017 George Saoulidis
Tradotto da Giulia Bussacchini
Tutti i diritti riservati.
Copyright della copertina © João de Souza Antunes Jr AKA Antunesketch
Pubblicato da Tektime
Al Signor M, la cosa più vicina ad un Prossimo che abbia mai visto, semmai ce ne fosse stato uno.
Capitolo 1: Galene – cervello funzionante a 0,6 volte la normale velocità umana
"Quindi hai rovesciato del caffè sulla tastiera?"
Chiese Galene con calma.
"Beh, sì" mormorò l'impiegato, grattandosi la nuca.
"Okay. Ma hai chiamato il tecnico per un problema al computer", osservò.
"Certo. Sì".
"Quindi, il computer si è spento quando ci hai rovesciato sopra il caffè. Questo caffè in particolare, per l'esattezza", indicò la tazza. Era mezza piena di crema e zucchero appiccicosi, che distruggono i dispositivi elettronici.
L'impiegato annuì lentamente.
"Non potevi semplicemente dirlo quando hai richiesto assistenza, risparmiandomi un viaggio?", disse la donna.
"Beh, no. Non è che voi all'assistenza tecnica abbiate molto da fare. Questa è una società informatica", disse l'impiegato facendosi sarcastico.
"Certo. Elaboriamo solamente 300 segnalazioni al giorno" annuì. Per tutto il tempo il suo fitness tracker non aveva registrato un singolo aumento nella sua frequenza cardiaca. Per qualcuno che interpreta i dati, potrebbe sembrare che si stesse rilassando su un comodo divano.
L'impiegato la guardò male.
"Ti farò avere una tastiera sostitutiva" disse Galene facendo cliccare la lingua. La donna tirò il cavo e s'impossessò della tastiera, assicurandosi che il caffè non le sporcasse i jeans.
"Sì", disse l'impiegato, unendo le mani. "Grazie, ma sbrigati. Ho così tante e-mail da inviare prima di staccare".
Galene annuì. "Fantastico. Torno tra poco" disse lei andandosene.
Galene prese l'ascensore di servizio fino al piano di sotto. Aprì il magazzino dei pezzi di ricambio con la sua chiave magnetica e gettò la tastiera appiccicosa e distrutta nel cestino. S'appropriò di una nuova tastiera e digitò il suo commento sulla segnalazione di supporto. 'Malfunzionamento della tastiera, sostituita. Segnalazione chiusa'.
Poi andò in bagno, si sedette sul water e mangiò un sandwich per pranzo. Da sola. Si assicurò che molte briciole finissero tra i pulsanti della tastiera, poiché l'aveva usata come piatto. Lesse persino alcune pagine del libro 'Fondazione' di Asimov, un classico di fantascienza che non trovava mai il tempo di finire.
Prima o poi gli avrebbe fatto avere la tastiera.
Altri cinque secondi.
Quattro.
Sospirò.
Uno punto tre?
E sono le cinque! È ora di andarsene, stronzi!
Galene si alzò in piedi e si portò la borsa del computer sulla spalla dirigendosi verso la porta. "Non così in fretta", disse il suo capo dall'altra parte del reparto informatica.
"Che c'è? No signore, per oggi ho finito. Controlli l'orario" si lamentò.
Il suo capo si accigliò. "Lo so. Ma ho una richiesta dell'ultimo minuto, ed è di massima priorità", disse controllando il tablet.
Galene prese una pistola spaziale giocattolo da una scrivania e lo minacciò di distruzione futuristica sotto forma di proiettili di schiuma. "Non. Muova. Un dito" disse con tutta la minacciosità in grado di esprimere una ragazza bassa e fragile.
La guardò stringendo lo sguardo. Lo sfidò. E lo fece un'altra volta. L'uomo premette un pulsante sullo schermo.
Il portatile di Galene si illuminò nella borsa. Sospirò e l'aprì per leggere la segnalazione che sapeva le era appena stata assegnata. Era nel sistema. Con la data, l'ora e tutto quanto. Non c'era modo di sfuggirvi.
"Al piano più alto? Andiamo! Non poteva almeno mandarmi in una stanza vicina all'uscita?" si lamentò.
"È così", disse il suo capo sorseggiando il caffè con fare trionfante.
Scorse il touchpad, appoggiando il portatile sull'avambraccio teso. "Non conosco nemmeno questo set-up, non è competenza di George?"
Il suo capo si guardò attorno teatralmente. "Vedi George in giro?"
"No" rispose lei.
"Ascolta" sospirò il suo capo. "Aiutami e io ti aiuterò. Risolvi questa segnalazione urgente e domani mi farò perdonare. Ti cambierò il turno e non dovrai vedere quel coglione al 31° piano".
Galene strinse lo sguardo. "D'accordo", sbottò. "Ma è meglio che il cambio sia permanente, o domani berremo un caffè alle risorse umane". Gli puntò contro la pistola spaziale verso di lui per enfatizzare il concetto.
"Ehi. Sono dalla tua parte, Gal! Ma le cose vanno fatte da queste parti", supplicò il suo capo.
"Sto per fare questa cosa", sospirò Galene trascinandosi verso la porta.
"Grazie! СКАЧАТЬ