Название: Rallenta
Автор: George Saoulidis
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Научная фантастика
isbn: 9788893987554
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Un attimo, duecento titoli su ogni SSD? Non poteva essere giusto, ogni unità esterna poteva ospitare milioni di libri.
Galene si morse il labbro e toccò la spada laser. L'afferrò, e l'oggetto produsse il famoso suono, il quale fu molto forte e la spaventò. Stava per riporla, ma si distrasse.
Sentì Melpomene parlare con un uomo in corridoio.
Un attimo.
La sua voce era divertente. Persino strana.
"OvviamentehannomandatoleiperchéGeorgenoneradisponibile".
Stava parlando più velocemente?
L'uomo non le rispose.
"Vuolechecontattiilcapodeldipartimento?"
Porca puttana! Stava parlando molto velocemente.
L'uomo sospirò? Qualcosa del genere. "Sachecosastafacendo?"
Che stronzo!
"Ilsuolivellodiautorizzazioneèverificato,seèciòchelapreoccupa".
"D'accordo.Fallaentrare".
Galene armeggiò con la spada laser, e la fece cadere a terra.
Melpomene ritornò, la guardò mentre sistemava l'oggetto, e le sorrise. "Mi segua nella stanza accanto per favore".
"Uhm. Certo". Galene la seguì.
L'uomo aveva quarant'anni. Agli occhi di Galene sembrava vecchio. Bello, ma vecchio. Aveva le basette brizzolate, un dettaglio che rendeva un uomo molto attraente per qualche anno nella sua vita, come se la Natura gli stesse dando un'ultima possibilità di diffondere i propri geni prima di appropriarsi della sua erezione.
"Salve. Beh, il problema è che...in realtà non so quale sia il problema, George ha isolato qualcosa...mi chiami Greg, ridotto" disse in modo incoerente porgendogli la mano.
Galene la strinse. "Salve. Sono Galene. Mi chiami Gal, ridotto".
"Ridotto è bello".
Galene ridacchiò, "Non si starà per caso riferendo alla nostra differenza d'altezza, vero?" La donna era troppo bassa per la media femminile, e l'uomo era 1 metro e 80, quindi c'era una bella differenza tra i due.
"Hah! No, stavo parlando della rapidità". Controllò il suo orologio. Non si trattava di uno smart-watch, era uno di quelli digitali vecchio stile, con i pulsanti e i dettagli sportivi. Strano. "Beh, devo fare una telefonata, per favore prosegua con la risoluzione dei problemi al computer". Indicò uno dei computer alla sua postazione di lavoro. La sua attrezzatura era ben fornita, non inusuale per gli analisti, con quattro monitor, due torri con tastiere meccaniche separate, cuffie, audio surround (non holosound, il che era strano), ed una fibra ottica dedicata all'IA dell'Ermes. L'ultima che Gal conosceva, perché aveva lavorato altrove, intenta a sistemare dei problemi tecnici insieme al suo collega George.
Sullo schermo era presente un video, bloccato, con i sottotitoli generati automaticamente sulla parte inferiore dello schermo. Il programma mostrava un 'x3.0' in un angolo.
Gal fece spallucce e gettò la borsa del suo computer sulla scrivania. Si avventurò sotto la scrivania ed accedette alla torre. Era divertente, nessuno sapeva quanto i tecnici dei computer dovessero raggomitolarsi sotto le scrivanie. Dovrebbe essere stato nella descrizione del lavoro: Tecnico Informatico, dovrai strisciare sotto le scrivanie.
Oh beh, almeno lì sotto era pulito.
Greg parlò al telefono nella stanza accanto, mentre Mel si aggirava nei pressi. "Greg ha accennato al fatto di avere dei problemi con la riproduzione dei video, dicendo che a volte sono lenti nel buffering".
"Okay, vediamo". Gal effettuò i classici controlli del caso, cavi, periferiche scollegate, resettò il computer. Poi si sedette alla scrivania e avviò alcuni video. Sembrava funzionassero, niente fotogrammi scartati, niente artefatti sull'immagine. Affidò la riproduzione del suono alle cuffie, in modo da non far rumore, ed ascoltò. L'audio funzionava correttamente, era in sincrono con il video.
Ignorando il fatto che il video veniva riprodotto a tre volte la normale velocità, funzionava tutto nel modo corretto. Gal non comprendeva. "Non capisco quale sia il problema".
"Beh, c'è un ritardo di cinque secondi quando si passa da un video all'altro".
Gal annuì lentamente serrando le labbra. "Cinque secondi? Beh, chiaramente non è ammissibile!" Sta calma, Gal. Adesso sai perché il capo ti ha mandata.
"Eccellente" disse Mel, e la lasciò lavorare in pace.
Gal sospirò ed esplorò le impostazioni. Modificò alcuni settaggi del programma video in modo che utilizzasse più di un processore, fece dei test e riuscì a ridurre il ritardo ad un secondo.
Il suo lavoro era praticamente finito, fece riprodurre il video e cercò di stare al passo, guardandolo con tutta la concentrazione che riuscì a radunare. Si trattava di un newsfeed riguardo alle zone di gas naturali a Cipro. Gal si assicurò che nessuno la stesse guardando, e strinse lo sguardo, per riuscire ad assimilare quante più informazioni possibili a tale velocità. Ci provò, afferrò il bordo della scrivania come se stesse per sbalzare in avanti durante una gara, fissò lo sguardo sullo schermo, allontanando tutti i pensieri dalla sua mente. Cercò di leggere i sottotitoli, associando le parole al relativo significato, ma le lettere semplicemente lampeggiavano davanti ai suoi occhi, troppo velocemente affinché le leggesse, figurarsi comprenderle.
In. Cre. Di. Bi. Le. Cazzo.
Com'era possibile che qualcuno guardasse un video così accelerato?
Non era possibile. Si fermò prima che le scoppiasse una vena in testa o qualcosa del genere.
Greg la raggiunse, terminando la conversazione al telefono. "Dan, dobbiamo riagganciare, pensa di che problemi vuoi discutere la prossima volta e mandami un'email. No, è il tempo che ho assegnato a questa telefonata. Sì, davvero. Ciao".
Gal inarcò un sopracciglio. Aveva appena congedato in quel modo un socio? Bello e sfacciato. Comunque strano.
"Allora, si può fare qualcosa per quel ritardo?" le domandò.
"Sì, ho sistemato le impostazioni ed ora è ridotto ad un secondo". S'interruppe facendo librare un dito sulla barra spaziatrice. "O non è accettabile?"
Ridacchiò. "Certo. Mi faccia vedere".
Avviò alcuni video, ed il ritardo era limitato ad un secondo ogni volta.
"Perfetto" unì le mani portando la propria attenzione sui fogli. Fogli! Chi usava più i fogli, oltre al governo?
Ritenendosi congedata, Gal si alzò in piedi e si portò la borsa del computer sulla spalla. Esitò. "Uhm..."
"Sì?" Lo sguardo di lui analizzarò i documenti. Teneva il segno con una penna.
"Ho notato che in quei video i sottotitoli sono generati automaticamente. E sono accelerati a tre volte la velocità normale, per qualche motivo".
"Sì".
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