Название: La caccia di Zero
Автор: Джек Марс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Шпионские детективы
isbn: 9781094312750
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“È questo il punto. È a circa due ore più a nord rispetto a dove ti trovi adesso, nel Maryland.”
Lui sbuffò frustrato. “Due ore? Non posso permettermi di perdere tutto questo tempo. Ha già un vantaggio enorme su di noi.”
“Ci sto lavorando,” rispose criptico Watson. “C’è dell’altro. La rivendita dice che gli manca una macchina, un SUV bianco, di otto anni fa. Non abbiamo niente per rintracciarlo, possiamo solo aspettare che venga notato. Usare il satellite sarebbe come cercare di trovare un ago in un pagliaio.”
“No,” rispose Reid. “Non serve. Il SUV sarà quasi certamente un altro vicolo cieco. Sta giocando con noi. Cambia direzione, non vuole farci capire la sua vera direzione.”
“Come fai a saperlo?”
“Perché è quello che farei io.” Rifletté per un istante. Rais era già in vantaggio su di loro. Dovevano capire a che gioco stava giocando, o almeno raggiungerlo. “Chiedi al tuo tecnico di tenere d’occhio qualsiasi furto d’auto sia stata denunciato nelle ultime dodici ore, tra qui e New York.”
“È uno spazio piuttosto ampio da controllare,” notò Watson.
Aveva ragione; Reid sapeva che negli Stati Uniti veniva rubata una macchina ogni quarantacinque secondi, per un ammontare di migliaia ogni anno. “Va bene, escludi i dieci modelli più rubati,” disse. Per quanto non gli piacesse ammetterlo, Rais era furbo. Doveva conoscere le marche che era meglio evitare e quelle da prendere di mira. “Elimina dalla ricerca qualsiasi veicolo sia troppo costoso o vistoso, di colori brillanti, con caratteristiche distintive, ogni mezzo che la polizia troverebbe in fretta. E ovviamente anche tutti quelli abbastanza nuovi da avere un GPS. Concentrati sui luoghi poco frequentati, come i parcheggi abbandonati, le rivendite chiuse, le zone industriali, posti di quel genere.”
“Ho capito,” confermò Watson. “Ti richiamo non appena so qualcosa.”
“Grazie.” Conservò di nuovo il telefono nel cruscotto. Non aveva due ore da perdere viaggiando su e giù per l’autostrada. Gli serviva una pista, o un indizio su dove potessero essere le sue ragazze. Si chiese se Rais avesse già cambiato direzione. Magari si era diretto verso nord solo per girarsi a ovest, verso l’interno del paese, o magari di nuovo a sud.
Lanciò uno sguardo alle corsie rivolte verso il meridione. Magari li sto superando in questo momento, e sono proprio di fianco a me. Non lo saprò mai.
I suoi pensieri furono interrotti da un suono acuto e familiare, l’urlo crescente e discendente della sirena della polizia. Imprecò sotto voce, guardando nello specchietto retrovisore e vedendo un’auto della polizia al suo inseguimento, con le luci blu e rosse lampeggianti.
Quella non ci voleva proprio. L’agente doveva averlo visto mentre superava l’aiuola in mezzo alla strada. Controllò di nuovo. L’auto era una Caprice. Motore da 5.7 litri. Velocità massima di duecento quaranta chilometri orari. Dubito che la Trans Am possa raggiungerli. Ma nonostante quello non aveva intenzione di fermarsi e perdere del tempo prezioso.
Invece pigiò di nuovo il pedale, saltando dai centotrenta che stava facendo ai centosessanta orari. L’altra macchina gli tenne dietro, aumentando senza difficoltà la velocità. Reid non spostò le mani dal volante, saldo e sicuro di sé, eccitato dall’inseguimento ad alta velocità.
Solo che quella volta era lui a essere inseguito.
Il telefono squillò di nuovo. “Avevi ragione,” disse Watson. “Ho un… aspetta, è una sirena quella che sento?”
“Certo che sì,” borbottò Reid. “Puoi farci qualcosa?”
“Io? Questa non è una missione ufficiale.”
“È più veloce di me…”
“Ma non è più bravo di te a guidare,” rispose l’altro agente. “Chiama Mitch.”
“Chiamare Mitch?” ripeté lui perplesso. “Per dirgli cosa di preciso? Ciao?”
Watson aveva già riappeso. Reid imprecò sotto voce e sorpassò un minivan, per spostarsi nella corsia di sinistra con una mano mentre con l’altra cercava il numero nel telefono. Watson gli aveva detto di avere inserito il numero del meccanico nella Rubrica.
Lo trovò segnato solo con la lettera “M” e lo chiamò, seguito dalla sirena strillante alle sue spalle.
Qualcuno rispose ma non parlò.
“Mitch?” domandò lui.
Il meccanico grugnì in risposta.
Dietro la sua auto, il poliziotto entrò nella corsia di destra e accelerò, cercando di affiancarlo. Reid strattonò il volante e la Trans Am scivolò elegantemente nella stessa corsia, bloccando la macchina dell’agente. Fuori dai finestrini alzati e sotto il ruggito del motore sentiva riecheggiare l’altoparlante, mentre il suo inseguitore gli ordinava di accostare.
“Mitch, sono, ehm…” Che cosa dovrei dire? “Sto facendo i centosettanta lungo la I-95 e un poliziotto mi sta inseguendo.” Lanciò uno sguardo allo specchietto retrovisore e mugugnò, vedendo una seconda volante immettersi in autostrada da dove era stata nascosta per controllare la velocità delle auto. “Diciamo che ora sono due.”
“Va bene,” replicò Mitch. “Dammi un minuto.” Sembrava stanco, come se l’idea di un inseguimento ad alta velocità con le auto della polizia fosse banale come un viaggio fino al supermercato.
“Un minuto per fare cosa?”
“Distrazione,” grugnì l’altro uomo.
“Non sono certo di averlo,” protestò lui. “Probabilmente stanno già controllando la targa.”
“Per quello non preoccuparti . È falsa. Non registrata.”
Questo non li convincerà a lasciarmi perdere, pensò cupo Reid. “Che razza di distrazione… pronto? Mitch?” Gettò irritato il telefono sul sedile del passeggero.
Con entrambe le mani sul volante, oltrepassò un pick-up, tornò nella corsia di sorpasso e pigiò sull’acceleratore. La Trans Am rispose con zelo, ruggendo e raggiungendo i duecento chilometri orari. Sfrecciò tra il traffico più lento, entrando e uscendo dalle corsie, usando persino il ciglio della strada, ma senza riuscire a scrollarsi di dosso la polizia.
Non posso superarli in velocità. Ma in bravura sì. Andiamo, Kent. Aiutami. Gli era successo diverse volte nel corso dell’ultimo mese, da quando gli era stato tolto il soppressore di memoria, che nel momento del bisogno gli tornasse alla mente una particolare abilità acquisita nel corso della sua vita come agente della CIA. Non aveva saputo di parlare arabo fino a quando non si era trovato di fronte a dei terroristi che lo stavano torturando per avere informazioni. Non aveva saputo di poter fermare tre assassini a mani nude fino a quando non aveva dovuto combattere per la propria vita.
Ho capito. Devo ritrovarmi in una situazione disperata.
Reid afferrò il freno a mano appena dietro il cambio e lo tirò in su. Subito dalla Trans Am si alzò uno stridio orrendo e l’odore di qualcosa che bruciava. Allo stesso tempo, strattonò il volante verso destra e la macchina fece di nuovo un testacoda, attraversando СКАЧАТЬ