Название: Se Lei Scappasse
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Зарубежные детективы
isbn: 9781640297128
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«Per caso sa se qualcuno di loro ha dei nemici, o persone che si potrebbero considerare tali?» chiese DeMarco. «Persino ex mogli gelose o parenti con cui non hanno più gran rapporti.»
«Non lo so. Non li conosco così bene e…»
Il suono di singhiozzi incontrollabili dal piano di sotto la interruppe. Missy guardò in direzione della porta della camera con un cipiglio che fece male al cuore di Kate.
«È Dylan, il mio secondo figlio. Lui e suo padre erano…»
Si fermò lì, il labbro che tremava mentre cercava di riprendersi.
«Non c’è problema, signora Tucker» disse DeMarco. «Vada dai suoi figli. Abbiamo abbastanza per cominciare.»
Missy si alzò rapida e si precipitò alla porta, cominciando già a piangere. DeMarco le andò dietro lentamente, lanciando un’occhiata rabbiosa a Kate. Kate rimase nella camera un attimo di più, riprendendosi dalle sue emozioni. No, quella parte del lavoro non si svolgeva mai davvero facilmente. E il fatto che avessero ottenuto così poche informazioni dalla visita la rendeva anche peggio.
Finalmente tornò in corridoio, capendo perché DeMarco ce l’avesse con lei. Cavolo, anche lei era un po’ arrabbiata con se stessa.
Kate scese di sotto e puntò alla porta. Vide che DeMarco stava già montando in macchina, asciugandosi con le mani le lacrime dagli occhi. Kate chiuse la porta dolcemente dietro di sé, col dolore e il pianto della famiglia Tucker che la spingevano come un usciere che la conduceva sempre più in profondità in un caso che sembrava già perso.
CAPITOLO QUATTRO
Per le nove del mattino seguente, la notizia dell’assassinio di Jack Tucker aveva cominciato a fare il giro di Ashton. Fu la ragione principale per cui fu così facile per Kate e DeMarco mettersi in contatto con gli amici di Jack – di cui Missy la sera precedente aveva dato loro i numeri e i nomi. Non solo gli amici avevano già sentito la notizia, ma avevano cominciato a organizzarsi per aiutare Missy e i bambini durante il lutto.
Dopo qualche rapida telefonata, Kate e DeMarco avevano organizzato un incontro con i tre amici di Jack allo yacht club. Era un sabato, perciò il parcheggio stava già cominciando a riempirsi, persino alle nove del mattino. Il club si trovava proprio lungo il Long Island Sound e aveva quella che Kate pensava fosse probabilmente la miglior vista del canale senza avere in mezzo tutto il pretenzioso traffico delle barche.
Il club di per sé era un edificio a due piani che sembrava quasi in stile coloniale, con una piega moderna, in particolare negli esterni e nei giardini. Kate venne accolta da un uomo che stava già sulle porte. Indossava una semplice camicia button-down e un paio di pantaloni cachi – probabilmente quel che passava per un casual da weekend per il socio di uno yacht club del genere.
«È lei l’agente Wise?» chiese.
«Sì. E lei è la mia partner, l’agente DeMarco.»
DeMarco fece solo un cenno del capo, la rabbia e l’amarezza della sera precedente ancora molto presenti. Quando il giorno prima si erano separate all’hotel, DeMarco non aveva detto neanche una parola. Era però riuscita a dire un semplice “buongiorno” durante la veloce colazione, ma non era andata più in là.
«Sono James Cortez» disse l’uomo. «Ho parlato con lei al telefono stamattina. Gli altri sono fuori sulla veranda, pronti e in attesa, con i caffè.»
Le accompagnò attraverso il club, dagli alti soffitti e caldi ambienti incredibilmente affascinanti. Kate si chiese quanto costasse essere membro di quel posto per un anno. Di sicuro era fuori dalle sue possibilità. Quando uscirono sulla veranda che dava sul Long Island Sound, ne fu certa. Era bellissima, dava direttamente sull’acqua con le alte forme e la foschia della città sull’altro lato.
C’erano altri due uomini seduti al tavolino in legno che ospitava un piatto di pasticcini e bagel e una caraffa di caffè. Entrambi alzarono lo sguardo sulle agenti e si misero in piedi per salutarle. Uno sembrava piuttosto giovane, sicuramente non superava i trent’anni, mentre James Cortez e l’altro uomo arrivavano facilmente ai quarantacinque.
«Duncan Ertz» disse il più giovane allungando la mano.
Kate e DeMarco strinsero le mani agli uomini durante il breve giro di presentazioni. Il più vecchio era Paul Wickers, appena andato in pensione dal suo lavoro di intermediario finanziario e più che disposto a parlarne, dato che fu la seconda cosa che gli uscì di bocca.
Kate e DeMarco presero posto al tavolo. Kate prese una delle tazze vuote di caffè e la riempì, alterandolo con lo zucchero e la crema disposti accanto al piatto di pasticcini della colazione.
«Duole pensare alla povera Missy e a quei bambini stamattina» disse Duncan dando un morso a un danese.
Kate ricordò il trauma della sera precedente, e sentì di aver bisogno di controllare come stesse la poverina. Guardò DeMarco all’altro capo del tavolo e si chiese se fosse così anche per lei. Lontana dalla situazione, Kate stava cominciando a capire che forse DeMarco l’aveva presa così male per via di qualcosa del suo passato – qualcosa che ancora non aveva superato.
«Be’» disse Kate «Missy ha specificatamente menzionato voi come i più intimi di Jack al di fuori della famiglia. Speravo di saperne un po’ di più sul tipo di uomo che era fuori dalla casa e dal lavoro.»
«Be’, il punto è questo» disse James Cortez. «A quel che so, Jack era lo stesso uomo a prescindere da dove si trovasse. Una persona giusta e onesta. Un animo gentile che voleva sempre aiutare gli altri. Se aveva dei difetti, direi che era un po’ troppo preso dal lavoro.»
«Raccontava sempre barzellette» disse Duncan. «La maggior parte delle volte non facevano ridere, però adorava raccontarle.»
«Questo è sicuro» disse Paul.
«Non c’erano segreti di cui vi ha parlato?» chiese DeMarco. «Magari una relazione extraconiugale, o persino pensieri in merito?»
«Dio, no» disse Paul. «Jack Tucker era follemente innamorato di sua moglie. Mi sento sicuro a dire che quell’uomo amava tutto della sua vita. Moglie, figli, lavoro, amici…»
«È per questo che non ha senso» disse James. «Lo dico nel modo più rispettoso possibile, ma da una prospettiva esterna Jack era un tipo piuttosto standard. Noioso, quasi.»
«Idee se possa essere stato collegato alla vittima di un omicidio avvenuto otto anni fa?» chiese Kate. «Un tizio di nome Frank Nobilini, che viveva anche lui ad Ashton ed è stato ucciso a New York.»
«Frank Nobilini?» disse Duncan Ertz scuotendo il capo.
«Sì» disse James. «Lavorava per quell’immensa agenzia pubblicitaria che fa tutti i lavori per le scarpe da ginnastica. Sua moglie era Jennifer… tua moglie probabilmente la conosce. Una signora gentile. Nei progetti di abbellimento della comunità, ed è molto attiva nell’associazione genitori insegnanti e cose così.»
Ertz si strinse nelle spalle. Apparentemente era il nuovo del gruppo e non ne sapeva niente.
«Pensate che l’omicidio di Jack sia collegato a quello di Nobilini?» chiese СКАЧАТЬ