Il Giardino Dei Rododendri. Andrea Calo'
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Il Giardino Dei Rododendri - Andrea Calo' страница 11

Название: Il Giardino Dei Rododendri

Автор: Andrea Calo'

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Зарубежные любовные романы

Серия:

isbn: 9788873042884

isbn:

СКАЧАТЬ “l’amore della sua vita” che dopo poco tempo l’abbandonò. Lei decise comunque di restare, di vivere la sua vita in quel posto e continuare il suo lavoro che tanto le piaceva. Anche se fosse tornata nella sua terra non sarebbe mai più stata accettata da alcun uomo, poiché aveva violato la legge imposta dal Cornano.

      «Buongiorno a lei Lynette. Come vuole che stia? Come ieri, e come starò domani!», rispose Sarah svogliatamente al consueto rituale mattutino.

      La ragazza estrasse una lettera dalla tasca e la consegnò nelle mani di Sarah con un sorriso.

      «Guardi che cosa le ho portato oggi! E’ una lettera che arriva dalla Cornovaglia! Vede il timbro sul francobollo?».

      «Dalla Cornovaglia? Ma allora è una lettera di mia sorella Beth! Non ci scriviamo più da tantissimo tempo, ultimamente ci sentivamo solo per telefono!».

      L’emozione di Sarah salì alle stelle, non vedeva l’ora di aprire la busta ma le sue mani logorate dal tempo non le permettevano di compiere agilmente quell’azione che per altri sarebbe stata banale.

      «Oh accidenti! Le mie maledette mani!», esclamò nervosamente Sarah.

      «La prego signora, lasci fare a me», si offrì di aiutarla Lynette. La ragazza prese la busta e con un coltellino cominciò lentamente a lacerarne la parte superiore fino ad estrarne il contenuto. All’interno c’era un semplice foglio piegato in due, riportante poche righe scritte a mano e con calligrafia incerta, quasi tremolante.

      Newquay, 15 Maggio 2012

      Mia cara sorella Sarah, ti scrivo queste poche righe per dirti che la mia vita sta giungendo ad una svolta. Molte cose sono cambiate e molte altre accadranno in breve tempo. Ho un forte bisogno di parlarti, di raccontarti tutto come facevamo una volta. Per questo motivo vorrei davvero rivederti, riabbracciarti, per stare insieme a te proprio come quando eravamo bambine, moltissimo tempo fa, prima che gli eventi accaduti nelle nostre vite ci separassero. Porta Lynda con te, ho ancora delle ricette da insegnarle e un grosso favore da chiederle. Vi aspetto, non tardate per favore…

      La tua amata sorella Beth

      Sarah rimase molto scossa da quel messaggio. Non era usuale da parte di Beth scrivere così poche righe senza accennare a qualche cosa di più preciso, in fin dei conti era sempre stata una gran chiacchierona. Cosa poteva esserle successo di così importante da spingerla a scrivere un messaggio tanto criptico? Lynette, che nel frattempo aveva portato la colazione al tavolo, notò il viso incupito della donna.

      «Qualche brutta notizia signora?», chiese preoccupata la giovane, «Mi auguro di no!».

      «No, o quantomeno ancora non lo so. E’ un messaggio piuttosto strano, insolito per una donna come mia sorella che in vita sua non è mai stata capace di mantenere il benché minimo segreto. Lo legga anche lei Lynette, e mi dica cosa ne pensa», rispose la donna mentre porgeva il foglio alla ragazza che lo lesse attentamente.

      «Sembra non dire molto, in effetti. Ma si intuisce che c’è una grossa novità della quale vuole mettere lei e sua figlia a conoscenza. E anche con una certa fretta a quanto pare», rispose la giovane senza togliere gli occhi dalla lettera, sperando forse fino all’ultimo momento di scoprire qualche dettaglio di più ma senza successo.

      «Che cosa pensa di fare signora? Pensa di partire?», chiese la ragazza.

      «Non so se potrò andarci Lynette, sono quasi inferma, non vede?», replicò la donna.

      «Non sarà da sola, con lei ci sarà anche sua figlia. E poi quel “quasi inferma” non significa che lei lo sia veramente! Anzi, sa che cosa penso? Muoversi un po’ e cambiare aria lontano da qui le farà davvero bene! Mi hanno raccontato che la Cornovaglia è un posto splendido, avrei fatto carte false per poterci andare anche io. Forse un giorno accadrà, chi lo può sapere!», esclamò la ragazza con tono convincente.

      «Mia figlia! Mia figlia! Lei è troppo assorbita dai suoi impegni, dal suo lavoro, dalla carriera. Si figuri se può mollare tutto senza preavviso e partire con me per verso un cottage perso nella campagna inglese! E per far cosa? Per assecondare le idee bizzarre di una vecchia zia che non vede ormai da tanti anni».

      «Ma qui leggo che sua sorella Beth avrebbe un grande desiderio e bisogno di vedere anche lei, di parlarle. Se ha un po’ di cuore accetterà, non crede? Io farei subito le valige e partirei con il primo volo disponibile, se solo mi fosse possibile! Le passo il telefono, la chiami e le dica tutto subito, così se avrà necessità di sistemare delle cose al lavoro potrà cominciare a farlo», replicò la giovane regalando alla donna un bel sorriso rassicurante.

      «Va bene Lynette, mi hai convinta. La chiamerò. Farò un paio di telefonate. Ora, se mi vuole scusare, la pregherei di uscire e di chiudere la porta dietro di sé. La chiamerò io quando avrò finito di fare colazione».

      L’infermiera acconsentì con un inchino del capo e si allontanò dalla stanza facendo esattamente ciò che Sarah le aveva chiesto di fare. Rimasta sola, Sarah cominciò a pensare a cosa avrebbe detto alla figlia, cercando di anticiparne la reazione e le possibili risposte, per pianificare di conseguenza la prossima mossa. Passarono diversi minuti e poi, decisa, cominciò a comporre il numero.

      Il telefono squillò a vuoto per parecchio tempo prima che partisse il messaggio della segreteria telefonica. Ma Lynda era in casa. Sarah lasciò un messaggio che Lynda ascoltò in diretta, seduta sul suo letto in balia delle sue lacrime e della sua più totale frustrazione. Ma non reagì, non disse e non fece assolutamente nulla, come se quella telefonata non fosse mai arrivata. In quel momento non sapeva davvero che cosa fare. Le parole di James le riecheggiavano continuamente nelle orecchie, martellandole il cervello e riducendole il cuore in brandelli. Era cresciuta senza un padre. E sua madre, la donna che le aveva donato la vita e che avrebbe dovuto darle amore l’aveva tenuta all’oscuro di tutto questo. E se James non le avesse raccontato nulla? Forse il segreto più grande della sua esistenza sarebbe morto insieme a sua madre? Oppure ne sarebbe venuta comunque a conoscenza, in un modo o nell’altro? Il Senatore, colui che aveva creato la bella copertina di un libro che descriveva le storie di una “famiglia felice”, era ormai morto da parecchio tempo. Perché non raccontarle tutto quindi? L’immagine dell’uomo e del politico non sarebbero state compromesse. Non più ormai. O forse c’era dell’altro che lei ancora non sapeva e che le era stato nascosto?

      Sarah non aveva dato l’impressione di essere preoccupata o in pericolo per qualche cosa nel suo messaggio. Le aveva semplicemente detto che aveva bisogno di vederla e di parlarle. Forse James era andato a farle visita e le aveva raccontato dell’accaduto per poi invitarla a chiarire tutto con la figlia? Era una possibilità da non trascurare. Ma se aveva atteso così tanto tempo per chiarire il tutto con lei, non sarebbe stato un grosso problema attendere ancora per un po’. Perché mai tutta questa fretta? Lynda non aveva proprio nessuna voglia di vedere sua madre e tantomeno di parlare con lei quel giorno. Avrebbe prima dovuto digerire tutto, e solo dopo affrontare la madre a muso duro. Il boccone era troppo amaro. Si sistemò i capelli e si vestì comoda per uscire a prendere una boccata d’aria, visto che anche Puh la implorava di farlo. Ma mentre stava per uscire sentì squillare nuovamente il telefono. Jack la stava chiamando dall’ufficio. Svogliatamente decise di rispondere.

      «Che c’è?», iniziò la conversazione con maniere assai poco amichevoli.

      «Lynda cara, ma dove sei finita? Ti avrò chiamato già mille volte e non mi hai mai risposto!», la riprese l’uomo.

      «Ho avuto cose molto più importanti da fare».

      «Più importanti del tuo lavoro? Della tua carriera? Dai Lynda, non fare la sciocca! Non rovinare tutto per un insignificante disguido!», rispose Jack in tono quasi paterno.

СКАЧАТЬ