Il Giardino Dei Rododendri. Andrea Calo'
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Название: Il Giardino Dei Rododendri

Автор: Andrea Calo'

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Зарубежные любовные романы

Серия:

isbn: 9788873042884

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СКАЧАТЬ pausa e guardò Lynda con attenzione. Gli occhi della donna erano immobili, vitrei e spaventati. Il suo viso era divenuto pallido, quasi assente. Capì tutto, proprio tutto… ma non parlò.

      «Lynda, John Grant non era il tuo vero padre!».

      Calò il gelo. Lynda sentiva il suo cuore nel petto come se fosse un pezzo di carne congelata, la salivazione era azzerata e la sua bocca non riusciva a pronunciare alcuna parola. I giapponesi, il comportamento del suo capo, tutte le cose più tristi che le erano successe quel giorno e i giorni precedenti erano poca cosa se paragonati a ciò che aveva sentito. Guardò Puh che se ne stava a terra rannicchiato, dormiva. Lo invidiava in quel momento, vedeva la vita del suo cane assai migliore della sua, più libera e spensierata. Avrebbe voluto essere volentieri al suo posto! Aveva appena scoperto di aver sempre chiamato papà una persona che non era in realtà il suo vero padre, aveva vissuto per anni senza mai esserne stata messa a conoscenza, nemmeno da parte di sua madre! Sua madre! Quale amore le aveva dato quella donna? Fu solo finzione quindi, una maledettissima recita? Questo aveva fatto per tanto tempo quella donna che ora non riusciva più nemmeno a identificare con il nome comune di madre. Una lacrima si affacciò nei suoi occhi, poi un’altra e un’altra ancora, fin quando non si abbandonò ad un forte sfogo di pianto.

      «Perdonami Lynda. Ma questa è la verità. Questa è la tua storia», riprese James. Poi si fermò nuovamente, attendendo che la donna reagisse.

      «Oggi non è la mia giornata fortunata James. Forse si tratta solo un brutto sogno e domani mattina mi sveglierò e scoprirò che tutto questo è stato solo frutto della mia fantasia malata…».

      «No Lynda, non sarà così. Mi dispiace», concluse James, riportando la donna alla realtà.

      «Perché mi hai fatto questo James, perché?», gridò Lynda alla volta del ritrovato zio.

      «Perché dovevi sapere figliola. Prima o poi l’avresti comunque saputo. Vai da tua madre e parla con lei di tutto ciò. Lei ti ha sempre difeso, non ha mai pensato nemmeno per un istante di buttarti via, anche se avrebbe potuto farlo. E questo perché ti ha sempre amata, sin dal giorno del tuo concepimento!».

      «Forse sarebbe stato meglio se non mi avesse mai fatto nascere».

      «Non puoi dire questo, Lynda! Non è corretto nei confronti di tua madre! E’ stato tutto amore, solo amore!», replicò James.

      Lynda non aveva più un colore definito sul viso, si sentiva in un altro mondo, immersa in una realtà che non le apparteneva più, come se avesse cambiato vita o pianeta in un solo momento. Sentiva la sua anima marcire lentamente come fanno le foglie immerse in una pozza d’acqua in pieno autunno.

      «Cosa accadde dopo? Non si sa chi è il mio vero padre biologico e dove si trova ora? Finisci il racconto James, per favore», ordinò Lynda in tono perentorio. James raccolse le ultime forze e proseguì.

      «Le settimane passavano e il ventre di tua madre cominciava a vedersi. Non c’era più molto tempo a disposizione, si doveva fare qualche cosa e in fretta. Lei e il tuo vero padre ne parlarono e decisero di affrontare la realtà così com’era. Ne avrebbero parlato con il Senatore e così fu. Puoi ben immaginare la sua reazione! Se la prese prima con tua madre. Per quanto ne so, la picchiò anche».

      Una smorfia di rabbia disegnò una prima traccia sul volto inanimato di Lynda. James la notò subito, ma proseguì il racconto senza fermarsi.

      «Evidentemente pensò subito all’impatto che avrebbe avuto l’abbandono di sua moglie con un figlio in grembo sulla sua carriera. Fece quindi marcia indietro, forse su consiglio dei suoi fedelissimi scagnozzi al potere. Stava giocando davvero a un gioco molto delicato e pericoloso per lui, che avrebbe portato sicuramente a disastrosi risultati. Il Senatore stava per mandare all’aria la sua carriera quando gli consigliarono di cercare di mantenere la calma e di mettere il tutto a tacere, comunque la sua paternità non gli avrebbe portato tanti svantaggi quanto quelli che avrebbe prodotto uno scandalo di quel tipo. Ma avrebbe dovuto accettare quel figlio come se fosse stato suo. Il Senatore siglò un vero e proprio contratto con tua madre, che prevedeva il silenzio forzato, pena l’allontanamento immediato dalla casa. Tua madre accettò, per amore tuo e per darti un padre, ragazza mia».

      Lynda alzò lo sguardo cercando gli occhi di James. Non stava più piangendo. Il colpo ormai assestato l’aveva trascinata in uno stato di rassegnazione e di abbandono al punto tale che ogni stimolo esterno non riusciva più a provocarle alcun dolore o emozione.

      «E quell’uomo, il mio vero padre, dove si trova ora?», chiese mentre si alzava in piedi cercando di recuperare le forze. Capì che il racconto stava per finire.

      James abbassò gli occhi sospirando. Non rispose.

      «Non mi ha mai cercata?».

      «Il Senatore non gli ha mai permesso di avvicinarsi a te in libertà, alla luce del sole. Anche questo era scritto nel patto siglato con tua madre». Ci fu un attimo di silenzio durante il quale ognuno raccolse le idee.

      «E’ tutto?», chiese Lynda senza espressione.

      «Si Lynda, è tutto».

      «Allora andiamocene via da qui ora», ordinò la donna mentre con passo deciso si dirigeva verso la porta di casa. Puh, che nel frattempo si era svegliato, la segui con un passo stanco, trascinato.

      «Aspetta, non mettiamo la marmellata nei vasetti prima di andare?».

      «Ma per favore James! Portami a casa ti ho detto!».

      James coprì la pentola e la infilò nel portabagagli dell’auto mentre Lynda guadagnava il suo posto sul sedile posteriore, come sempre.

      Il motore si avviò e James iniziò a guidare. Interminabili pensieri, lunghi come trame di film, affollavano la mente di Lynda in quel momento. Il passato che fino a quel momento aveva vissuto aveva perso ogni sua sfumatura, non aveva più alcun senso. Il futuro che aveva progettato e disegnato fin da quel mattino dopo il suono della sveglia era stato completamente demolito con colpi precisi e decisi, non esisteva più. Si sentiva in bilico, come uno spirito che aveva perso la materia alla quale era stato legato fino a quel momento. Forse era questo il significato di ciò che tutti chiamavano comunemente “morte”? Qualcuno aveva ucciso il suo futuro, qualcun altro aveva fatto altrettanto con il suo passato. Le rimaneva solo il presente, solo su quello poteva ancora agire. Forse, in questo modo, avrebbe potuto ridisegnare la sua nuova vita, il suo nuovo destino. Doveva solo calmarsi, attendere per poi rinascere.

      Nei giorni seguenti Lynda si barricò in casa, rifiutando qualunque contatto con il mondo esterno. Persino Puh dovette rinunciare alle passeggiate alle quali era abituato. Trascorreva le sue giornate davanti alla televisione, guardando programmi che non le interessavano e mangiando senza controllo schifezze di ogni genere, perché non aveva alcuna voglia di andare al supermercato per fare la spesa. La sua mente era rivolta sempre al racconto di James, alle rivelazioni che aveva ricevuto. Ora riusciva a capire molte più cose, il suo passato cominciava ad assumere una nuova forma e riusciva a cogliere in pieno le radici del suo presente. Non poteva incolpare James di quanto accadutole, al contrario avrebbe dovuto esprimergli tutta la sua gratitudine! E avrebbe dovuto farlo quanto prima! Ma nonostante i buoni propositi, continuava a rimandare al giorno seguente.

      «Grazie James, domani te lo dirò».

      Ma quel domani sembrava davvero non voler arrivare mai.

      5

      Quando l’infermiera entrò nella stanza per aprire le tende alle finestre, Sarah era già sveglia da diverse ore.

      «Buongiorno СКАЧАТЬ