Trovata . Морган Райс
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Название: Trovata

Автор: Морган Райс

Издательство: Lukeman Literary Management Ltd

Жанр: Героическая фантастика

Серия: Appunti di un Vampiro

isbn: 9781632912411

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СКАЧАТЬ base del pozzo. Le pecore si fecero avanti, belando, spingendosi tra loro mentre bevevano.

      Caitlin improvvisamente avvertì che forse quell'uomo sapeva qualcosa, che forse era apparso sulla loro strada per una ragione. Se Gesù viveva in quell'epoca, si chiese, forse quell'uomo aveva sentito parlare di lui …

      Ansiosa e tesa ad un tempo, si schiarì la gola e si rivolse al pastore: “Mi scusi?”.

      L'uomo si voltò e l'intensità del suo sguardo la trafisse.

      “Stiamo cercando qualcuno. Mi chiedevo se lei potesse sapere se vive qui.”

      L'uomo quasi chiuse gli occhi, e, in quell'istante, Caitlin percepì chiaramente che lui stava guardando attraverso di lei. Fu inspiegabile.

      “Lui vive,” l'uomo rispose, come se le leggesse la mente. “Ma non è più qui.”

      Caitlin riusciva a malapena a crederci. Era vero.

      “Dov'è andato?” intervenne Caleb. Caitlin sentì l'intensità nella sua voce, e poté percepire quanta disperazione ci fosse nel desiderio di sapere.

      L'uomo posò ora lo sguardo su Caleb.

      “In Galilea,” il pastore rispose, come se fosse una cosa ovvia. “Verso il mare.”

      Caleb quasi chiuse gli occhi.

      “Cafarnao?” Caleb chiese con esitazione.

      L'uomo annuì in segno di risposta.

      Gli occhi di Caleb si spalancarono per l'ammissione.

      “Ci sono molti seguaci lungo la strada,” l'uomo disse in maniera misteriosa. “Cercate e troverete.”

      Improvvisamente, il pastore abbassò la testa, si voltò e cominciò ad allontanarsi, seguito dalle pecore, riattraversando la piazza.

      Caitlin non riusciva a lasciarlo andare. Non ancora. Doveva saperne di più. E sentiva che stava portando qualcosa indietro.

      “Aspetta!” gridò.

      Il pastore si fermò, voltandosi a guardarla.

      “Conosci mio padre?” gli chiese.

      Con sorpresa di Caitlin, l'uomo annuì lentamente.

      “Dov'è?” Caitlin domandò.

      “Tu devi scoprirlo,” rispose. “Sei la sola che possiede le chiavi.”

      “Lui chi è?” Caitlin chiese, desiderosa di sapere.

      Lentamente, l'uomo scosse la testa.

      “Sono soltanto un pastore lungo la strada.”

      “Ma non so nemmeno dove cercare!” Caitlin rispose, disperata. “Ti prego. Devo trovarlo.”

      Il pastore sorrise.

      “Sempre, il miglior luogo dove cercare è proprio dove ti trovi,” lui disse.

      E, detto ciò, si coprì la testa, si voltò e riprese ad attraversare la piazza. Passò attraverso la porta, e, un istante dopo, scomparve, seguito dalle sue pecore.

      Sempre il miglior luogo dove cercare è proprio dove ti trovi.

      Le sue parole riecheggiavano nella mente di Caitlin. In qualche modo, sentiva che si trattava più di un semplice indovinello. Più ci pensava, più sentiva che aveva un significato letterale. Come se le avesse detto che c'era un indizio proprio lì, dove lei si trovava.

      Improvvisamente, Caitlin si voltò e cercò nel pozzo, il luogo in cui era rimasta seduta. Ora, sentiva qualcosa.

      Sempre il miglior luogo dove cercare è proprio dove ti trovi.

      S'inginocchiò e fece scorrere le mani lungo l'antica e liscia parete in pietra. La tastò tutta, ed era sempre più certa che ci fosse qualcosa, che fosse stata condotta ad un indizio.

      “Che cosa stai facendo?” Caleb chiese.

      Caitlin cercò freneticamente, controllando tutte le fessure poste nelle pietre, cercando di trovare qualcosa.

      Infine, quando già aveva esplorato metà del muro del pozzo, si fermò. Trovò una fessura che era leggermente più grande delle altre. Grande abbastanza da consentirle di infilarci un dito. La pietra intorno ad essa era leggermente troppo liscia, e la fessura era proprio leggermente troppo grande.

      Caitlin si abbassò e l'aprì. Presto, la pietra cominciò a ondeggiare e poi a muoversi. La pietra si mosse, venendo fuori dalla base del pozzo. Dietro di essa, improvvisamente si rivelò una piccola cavità nascosta.

      Caleb si avvicinò, guardando da sopra la sua spalla, mentre lei esplorava quel buco buio. Caitlin sentì qualcosa di freddo e metallico nella sua mano, e la tirò fuori lentamente.

      Sollevò la mano alla luce, e aprì lentamente il suo palmo.

      Non riusciva a credere a quello che teneva in mano.

      CAPITOLO CINQUE

      Scarlet era bloccata con Ruth, alla fine di quel vicolo cielo, le spalle al muro; spaventata, vide il gruppo di bulli lanciare il loro cane contro di lei. Pochi istanti dopo, l'enorme cane selvaggio caricava, ringhiando, puntando dritto alla sua gola. Tutto avvenne così rapidamente, che Scarlet non ebbe il tempo di capire che cosa fare.

      Prima che potesse reagire, improvvisamente Ruth ringhiò e caricò il cane. Balzò in aria, e lo incontrò a mezz'aria, conficcandogli le zanne nella gola. Ruth atterrò sopra di lui, trattenendolo a terra. Il cane doveva essere due volte più grosso di Ruth, ma la lupa lo bloccò senza sforzo e non lo lasciò più andare. Tenne le zanne conficcate nella sua gola con tutta la forza di cui era capace, e presto il cane cessò di lottare, morto.

      “Tu piccola bastarda!” gridò il leader del gruppo, furioso.

      Sopravanzò il gruppo e caricò Ruth. Sollevò un bastone, lavorato ad un'estremità fino a formare la punta di una lancia, e lo scagliò contro la schiena esposta di Ruth.

      Scarlet reagì d'istinto, entrando in azione. Senza nemmeno pensare, scattò dirigendosi verso il ragazzo, raggiunse ed afferrò il bastone a mezz'aria, proprio prima che colpisse Ruth. Poi, lo tirò verso di lei, si abbassò e gli diede un forte calcio nelle costole.

      Lui si piegò in due, e lei gli diede un altro calcio, stavolta al volto con un movimento circolare. Il ragazzo crollò a terra, sbattendo con il viso sulla pietra.

      Ruth si voltò e caricò verso il gruppo di ragazzi. Balzò in aria, e infilò le zanne nella gola di un ragazzo, tenendolo a terra. Il che lasciò liberi soltanto tre del gruppo.

      Scarlet restò lì, guardandoli, e improvvisamente, una nuova sensazione s'impossessò di lei. Non aveva più paura; non voleva più fuggire da loro; non voleva più indietreggiare e nascondersi; non voleva più la protezione di sua madre e suo padre.

      Qualcosa nacque dentro di lei, mentre attraversava una linea invisibile, superava un punto critico. Sentiva, per la prima volta in vita sua, che non aveva bisogno di nessuno. Tutto ciò che le serviva era se stessa. Invece di temere il momento, comprese improvvisamente, lo assaporava.

      Scarlet СКАЧАТЬ