Trovata . Морган Райс
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Название: Trovata

Автор: Морган Райс

Издательство: Lukeman Literary Management Ltd

Жанр: Героическая фантастика

Серия: Appunti di un Vampiro

isbn: 9781632912411

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СКАЧАТЬ Si precipitarono per dei vicoli stretti e tortuosi, finché Scarlet trovò un posto riparato al buio. Sapeva che i soldati non le avrebbero trovate lì, e decise di sostare per un minuto, in modo da organizzarsi e cercare di capire dove si trovassero. Ruth ansimava accanto a lei, mentre Scarlet tratteneva il fiato nella calura.

      Scarlet era spaventata e stupita dai suoi stessi poteri. Sapeva che qualcosa era diverso, ma non comprendeva pienamente che cosa le stesse accadendo; non sapeva nemmeno dove fossero gli altri. Lì faceva così caldo, e si trovava in una città affollata che non riconosceva. Non assomigliava affatto alla Londra in cui era cresciuta. Guardò fuori e vide tutte le persone che passavano, indossando vesti, toghe, sandali, portando grandi cesti di fichi e datteri sulla testa e sulle spalle; alcuni indossavano un turbante. Vide degli antichi edifici di pietra, vicoli stretti e tortuosi, strade il cui selciato era costituito da ghiaia e si chiese in che posto mai si trovasse. Quella non era senz'altro la Scozia. Ogni cosa lì sembrava così primitiva, le sembrò di essere tornata indietro di migliaia di anni.

      Scarlet guardò ovunque, sperando di trovare una traccia di sua madre e di suo padre. Scrutò ogni volto che passava, confidando, desiderando che uno di loro si fermasse e si voltasse verso di lei.

      Ma non erano da nessuna parte. E, per ogni volto sconosciuto che vedeva passare, si sentiva sempre più sola.

      Scarlet stava cominciando a cadere preda del panico. Non capiva come poteva essere tornata indietro nel tempo da sola. Come avevano potuto lasciarla in quel modo? Dove erano finiti? Erano tornati anche loro indietro? Tenevano abbastanza a lei da andare a cercarla?

      Più a lungo Scarlet restava lì, guardando, aspettando, più diventava consapevole della situazione. Era sola. Completamente sola, in uno strano luogo e in una strana epoca. Anche se i suoi genitori erano tornati indietro nel tempo in quello stesso luogo ed in quella stessa epoca, non aveva idea di dove cercarli.

      Scarlet guardò il suo polso, soffermandosi sull'antico braccialetto con il pendente a forma di croce, che le era stato donato prima di lasciare la Scozia. Mentre si trovavano nel cortile di quel castello, uno di quegli uomini anziani, con indosso delle vesti bianche, le si era avvicinato e glielo aveva messo al polso. Lo trovava grazioso, ma non sapeva che cosa fosse, o che cosa significasse. Sentiva che poteva trattarsi di una sorta di indizio, ma non sapeva quale.

      Sentì Ruth strofinarsi contro la sua gamba, e s'inginocchiò, baciandole la testa ed abbracciandola. Ruth guaì nel suo orecchio, leccandola. Almeno aveva Ruth, che era per lei come una sorella: Scarlet era felice del fatto che fosse tornata indietro nel tempo con lei e le era grata per averla protetta da quell'uomo. Non c'era nessuno che lei amasse di più.

      Appena Scarlet ripensò a quel soldato, al loro incontro, si rese conto che i suoi poteri dovevano essere cresciuti più di quanto avesse supposto. Non riusciva a comprendere come lei, una ragazzina, potesse averlo sopraffatto. In qualche modo, sentiva che stava cambiando, o era già cambiata, diventando qualcosa che non era mai stata. Ricordò la Scozia, quando la mamma glielo aveva spiegato. Ma ancora non era riuscita a comprendere bene.

      Sperava che tutto sarebbe sparito semplicemente. Voleva soltanto essere normale, voleva che tutto fosse normale, per tornare a com'erano. Voleva solo la sua mamma e il suo papà; voleva chiudere gli occhi e tornare in Scozia, in quel castello, con Sam, Polly ed Aiden. Voleva tornare alla loro cerimonia nuziale; voleva che tutto fosse giusto al mondo.

      Ma poi riaprì gli occhi ed era ancora lì, tutta sola con Ruth in quella strana città, in quell'epoca strana. Non conosceva proprio nessuno. Nessuno sembrava amichevole. E non aveva alcuna idea di dove andare.

      Alla fine, Scarlet non resistette più a stare ferma lì. Doveva muoversi. Non poteva nascondersi ad attendere per sempre. Ovunque fossero i suoi genitori, pensò, erano lì da qualche parte. Iniziò a sentire il morso della fame; Ruth guaiva, certamente anche lei era affamata. Doveva essere coraggiosa, si disse. Doveva uscire là fuori e provare a trovare i suoi genitori – e intanto doveva fare in modo di procurare da mangiare per entrambe.

      Scarlet entrò in un vicolo affollato, facendo attenzione ai soldati; ne vide alcuni gruppi in lontananza pattugliare le strade, ma non sembrava che stessero cercando lei in maniera specifica.

      Scarlet e Ruth si fecero largo in mezzo alla massa di persone, sballottate a destra e sinistra mentre percorrevano quei vicoli tortuosi. Era così affollato lì, le persone andavano e venivano in ogni direzione. Passò davanti a mercanti con carretti di legno, che vendevano frutta e verdura, pagnotte di pane, bottiglie di olio d'oliva e vino. Erano posizionati vicini tra loro in quei vicoli stretti e gridavano per accaparrarsi i clienti. Ovunque i passanti mercanteggiavano con loro.

      Come se la folla non fosse abbastanza, le strade erano anche invase da animali – cammelli, scimmie, pecore e ogni sorta di bestiame – guidati dai loro proprietari. In mezzo ad essi, correvano liberi galline, galli e cani. Puzzavano terribilmente, e rendevano il già rumoroso mercato persino più rumoroso, con i loro costanti ragliare, belare e abbaiare.

      Scarlet poté sentire la fame di Ruth crescere alla sola vista di quegli animali, e s'inginocchiò e l'afferrò per il collo, tenendola indietro.

      “No Ruth!” Scarlet disse fermamente.

      Ruth obbedì con riluttanza. Scarlet si sentiva male, ma non voleva che Ruth uccidesse quegli animali, causando un'enorme confusione nella folla.

      “Ti troverò del cibo, Ruth,” Scarlet disse. “Te lo prometto.”

      Ruth guaì in segno di risposta, e anche Scarlet sentì il morso della fame.

      Scarlet si affrettò a lasciarsi alle spalle quegli animali, portando Ruth verso altri vicoli, girando a destra e a sinistra, passando davanti a venditori e lungo altri vicoli. Sembrava che quel labirinto non finisse mai, e Scarlet riusciva a malapena a vedere il cielo.

      Finalmente, Scarlet trovò un venditore con un'enorme fetta di carne arrostita. Ne sentiva l'odore persino da lontano: le penetrava ogni poro; guardò in basso e vide Ruth che lo guardava, leccandosi le labbra. Si fermò davanti ad essa, fissandola come ipnotizzata.

      “Vuoi comprarne un pezzo?” il venditore, un grosso uomo con un grembiule ricoperto di sangue, chiese.

      Scarlet ne desiderava un pezzo più di ogni altra cosa. Ma quando si mise le mani in tasca, si accorse di non avere alcuna moneta. Si toccò il braccio e sentì il suo braccialetto, e l'impulso di privarsene e venderlo all'uomo, per acquistare qualcosa da mangiare, fu fortissimo.

      Ma s'impose di non farlo. Sentiva che era importante, perciò sfruttò tutta la forza di volontà di cui era capace per fermarsi.

      Invece, lei scosse lentamente e tristemente la sua testa in segno di risposta. Afferrò Ruth e la condusse lontano dall'uomo. Poteva sentire la lupa guaire e protestare, ma non avevano altra scelta.

      Proseguirono, e finalmente, il labirinto si aprì in una piazza aperta, luminosa e soleggiata. Scarlet fu stupita nel rivedere il cielo aperto. Venendo fuori da tutti quei vicoli, la piazza le parve la più grande che avesse mai visto, con migliaia di persone che camminavano al suo interno, in tutte le direzioni. Al centro si trovava una fontana di pietra, e a delimitare la piazza s'innalzava altissima un'immensa parete in pietra. Ogni pietra era molto spessa, dieci volte la sua dimensione. Appoggiate a quella parete c'erano centinaia di persone, che si lamentavano e pregavano. Scarlet non aveva idea del motivo, ma comprese di essere al centro della città ed avvertì che quello era un luogo molto sacro.

      “Hei tu!” giunse una voce maligna.

      Scarlet sentì i peli del collo sollevarsi, e si voltò lentamente.

      Vide un gruppo composto da cinque ragazzi, СКАЧАТЬ