Название: Si Mr. Evans
Автор: Antonina Lentini
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Современные любовные романы
isbn: 9788873049067
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<<Cosa volevi fare?>> Chiede infuriato.
<<Lasciami andareâ¦>> Lo guardo priva di forze. <<Per favore.>> Lo supplico. Fa una risata e mi immerge nuovamente sottâacqua. Ingoio più acqua del dovuto. Non posso più trattenere il respiro. Sento solamente il battito del mio cuore divenire sempre più debole. Non riesco a capire più nulla, percepisco che il ragazzo mi tira la testa fuori
dallâacqua e mi porta a peso morto sulle sue spalle verso la spiaggia.
<<Ragazza, svegliati su.>> à in preda al panico, lo sento dal tono della voce. Mi da schiaffi sul viso ma non faccio nulla per riprendermi, non ho le forze. Sono coricata sulla sabbia e lâunica cosa che desidero in questo momento, anche se mi contraddico è Cade. <<Noele.>> Una voce calda e delicata ma preoccupata grida il mio nome. <<Che diavolo le hai fatto?>>
Apro leggermente gli occhi e lo intravedo. <<Cadeâ¦>> Sussurro. Mi sento stanca, voglio solo dormire.
<<Allontanati immediatamente da lei.>> âOra lo prende a pugniâ penso.
<<Non le ho fatto niente. Anzi! Lâho vista che chiamava
aiuto e sono entrato in acqua per soccorrerla.>> Ma che attore! Sa mentire perfettamente.
<<Noele, non dormire, sta sveglia. Resta con me.>> Mi sussurra allâorecchio, dopo avermi presa tre le sue braccia. <<Ti porto al sicuro.>>
<<No, voglio rimanere qui.>> Dico con un filo di voce.
<<Ma che diamine Noe.>>Esclama infuriato.
<<Volevi ucciderti?>>
âPerché ti importa di cosa volevo fare? Non ti importa nulla di me o di come mi hai fatto sentire in questi giorniâ penso e vorrei tanto dirglielo ma non ho il coraggio.
<<Sta zitto! Ho mal di testa.>>
âCome faceva a sapere dove mi trovavo se non ci sentiamo da cinque, lunghi, interminabili, infiniti e stramaledetti giorni?â Mi chiedo lecitamente. Mi stringe a sé e mi dà piccoli schiaffi per impedirmi di dormire. Ha un profumo sexy e un collo da torturare di baci. In questo momento non riesco a pensare a tutto il dolore che mi ha fatto provare ma solo aâ¦non posso dirlo. Non riesco a dirlo.
Ora che mi sento al sicuro posso sprofondare nel sonno.
<<Noâ¦Noe non addormentarti, resta con me, fammi compagnia.>> Mi strattona. <<Forza.>>Esclama preoccupato.
Mi fa sedere poggiandomi le spalle sul suo petto. Poi guarda il ragazzo che vorrebbe mollargli un gancio destro. Tra di loro maschi si capiscono e Cade non se lâè bevuta la versione del ragazzo. <<Ti conviene scappare finché sei in tempo. Oggi non sono di buon umore.>>Ringhia al ragazzo, con tono minaccioso. <<Le ho detto la verità .>> âBugiardoâ sussurra la vocina.
<<Ti ho detto di andare via. Ovunque ti trovi, io verrò a prenderti e ti farò pentire di quello che le hai fatto.>>
Intravedo il ragazzo scomparire tra la folla. Cade mi
strattona nuovamente. Cerco di resistere il più a lungo possibile ma un senso di pesantezza mi invade tutto il corpo facendomi svenire.
<<Ma che diamine ci faceva immersa nellâacqua a quellâora della sera?>> Sento la voce di Cade, ancora preoccupato. Non so che ore sono e nemmeno dove mi trovo perché non riesco ad aprire gli occhi. Sono bloccata. Come se il mio corpo fosse ancora addormentato, la tipica paralisi nel sonno.
<<Senti, Cade. Ti consiglio di andartene prima che ti prenda a calci.>>
<<Non posso andare via, questa è casa mia. Poi so che idea ti sei fatta su di me, maâ¦>> Naomi lo interrompe. La sua voce è inconfondibile. <<Ma⦠niente. Le hai fatto solamente del male da quando lâhai conosciuta. Dopo che decidesti di cacciarla quella sera, ha passato i cinque peggiori giorni della sua vita. Non è neanche andata a trovare i suoi che è solita andare a vedere il fine settimana. Sta da schifo e questo è solamente per causa tua.>>Naomi quando è infuriata fa davvero paura. à molto protettiva nei miei confronti. Come Xavier. Maledizione Xavier, sicuramente mi attenderà una bella ramanzina da parte sua. Dâaltronde mi aveva avvisata.
<<Lo so. Non era mia intenzione farla soffrire. Ma
Noele mi ha colto alla sprovvista.>>
<<Che intendi dire?>>
<<Intento dire che è una ragazza splendida, gentile, fragileâ¦>> Gli sento fare un sospiro. <<Per il mio stile di vita, per il mio carattere è meglio che gli stia alla larga.>> à avvilito. Deluso per quello che ha causato.
<<E perché non lo fai?>>
<<Ci ho provato.>> Esclama. <<Ma non riesco a dimenticarla, a starle lontano.>> Fa una pausa. <<Senti tu va pure a lavorare, Alex ti sta aspettando, ci sto io con Noele.>>
<<Non ci penso proprio a lasciarti da solo con lei.>> Borbotta.
<<Fidati almeno per una volta. Se le farò nuovamente del male ti autorizzo a prendermi a calci.>> à serio. Sembra unâaltra persona.
<<Ti prendo sulla parola.>> Sento una porta aprirsi per poi chiudersi e infine dei passi avvicinarsi a me.
Finalmente riesco ad aprire gli occhi e a muovermi. Vedo Cade seduto al mio fianco con le dita delle mani incrociate e lo sguardo fisso per terra.
Mi guardo intorno, è una modesta stanza, accogliente, con tre pareti grigie e una rossa. âDove diavolo sono?â Mi chiedo.
Il letto è matrimoniale, comodo, ma solo se si staâ abbastanza ai lati, in centro è leggermente sformato. Le lenzuola sono grigie, in raso. Faccio un sospiro e vengo invasa dal suo profumo.
Poso la mano sul suo braccio per attirare la sua attenzione. Si gira di scatto. <<Noe, finalmente.>> Esclama sollevato, ma in contemporanea sembra arrabbiato. <<Che diamine volevi fare ieri sera?>> Chiede con un tono di voce più alto del solito.
<<Un bagno. Ma poi quel orrendo ragazzo volevaâ¦>> Mi fermo.
<<Voleva cosa?>> Socchiude gli occhi per capire. <<Volevaâ¦>> Una lacrima percorre il mio viso.
<<Lo sapevo. Ti giuro che lo andrò a cercare e gli farò pentire di essere nato.>>
<<No Cade, tu non sei così.>>
<<Mi dispiaceâ¦>> Porta nuovamente lo sguardo sul pavimento.
<<Per cosa?>>
<<Per averti fatto soffrire.>>
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