Si Mr. Evans. Antonina Lentini
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Название: Si Mr. Evans

Автор: Antonina Lentini

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Современные любовные романы

Серия:

isbn: 9788873049067

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СКАЧАТЬ si fa sempre più affannoso. Del cuore non ho più il controllo e la mente si è persa tra i pensieri più impudici.

      Non so cosa accadrà ma di una cosa sono certa. Lo desidero più di ogni altra cosa.

      Infilo le mani sotto la sua maglia. È caldo e al mio tocco si contrae.

      <<Non farlo.>>

      <<Lo voglio Cade.>> Non mi importa cosa abbia appena pensato dalla mia frase, lascio a lui il libero arbitrio di tirare una conclusione.

      <<No.>> Mi guarda negli occhi ed emette un sospiro.

      Faccio scorrere le mani lungo i suoi fianchi alzando la maglia con i pollici ed emana un gemito. La alzo lentamente e sento che rabbrividisce. Non riesco a fermarmi.

      Improvvisamente mi fa rientrare nella sua camera. Cammino all’indietro, mi guida lui con le mani poggiate sulle mie guance fino a quando non perdo l’equilibrio e cado sul letto. “È quello che voglio, è quello che voglio”, ripeto, “non me ne pentirò.”

      Lo guardo in viso. È serio, energico e seducente. <<Noe se andiamo o…>> Lo prendo per la maglia e lo butto sul letto.

      Mi bacia. Si sentono solo i nostri respiri che si fanno sempre più profondi. Poggia una mano sotto il mio top.

      Ãˆ calda.

      â€œMi sta baciando.” Esclamo nella mia mente. In questo momento non riesco a pensare ad altro. Mi porta sotto di lui. Faccio scorrere le mani lungo i suoi fianchi privandolo della maglia. È bello da morire. Tonico e provocante. Gli addominali sono sempre lì che mi fissano e mi supplicano di essere baciati così come il suo collo. Delizioso e seducente. Con un movimento mi porto sopra di lui. Lo guardo e mi sorride. Dolcemente comincio a baciargli e mordergli il collo. <<Noele, per favore.>> Mi supplica. Forse vuole che mi fermi.

      <<Shhh…>> Con le mani gli tengo ferme le braccia. Non oppone resistenza. Pian piano scendo fino al petto, baciandolo. Voglio che si fidi di me. Poi mi soffermo sulla mia parte preferita. Gli addominali. “Mm che bellezza”. Li accarezzo dolcemente e lo guardo in viso. Ha gli occhi chiusi. È in estasi. Ma qualcosa gli impedisce di continuare. <<No. Basta.>> Esclama. Mi scosta e si alza dal letto. <<Cosa ho fatto?>> Chiedo confusa. Forse ho fatto qualcosa che non dovevo fare. Mi sento quasi in colpa. <<Tu niente.>> Si allontana da me come se avessi la peste. Non riesco a decifrare i suoi pensieri. È agitato. <<Ma…>> Mi interrompe.

      <<Non dovevamo andare oltre. Non voglio. Non con te.>>

      â€œNon con me?” Ma che diamine sta blaterando? Io ho appena fatto quelle cose mai fatte in vita mia e lui mi dice NON CON TE?

      <<Che intendi dire?>>

      <<Ti accompagno a casa.>> Mi alzo dal letto ed esco senza emettere un fiato dalla stanza.

      Prendo le mie cose e mi dirigo verso l’uscita. Mi sento in imbarazzo.

      <<Noe…>> Mi prende per il braccio. <<Parliamone.>>

      <<Parlare di cosa?>> Ho un diavolo per capello e mi vergogno per quello che ho appena fatto. <<Di questo, di tutto.>> Ha il fiatone e sembra dispiaciuto.

      <<Non credo che questo sia il momento ideale per palarne.>> Borbotto.

      <<Per favore.>> Mi supplica con fare dispiaciuto. Tenta di chiudere la porta nella speranza di convincermi a restare.

      Mi fissa ostinato, con i suoi occhi verdi e senza maglia. Questo mi confonde molto le idee ma scrollo la testa e rimango sulle mie.

      <<È stato uno sbaglio sin dall’inizio.>> Mi guarda come se si sentisse in colpa per avermi conosciuta. Nonostante tutto è stato lui a imbattersi in me. Non sono stata io a voler approfondire la nostra conoscenza quella sera e di dirgli di difendermi. Non so dire se sia stato un bene o un male. Forse se non l’avessi conosciuto la mia vita sarebbe ancora stata normale e monotona. Lavoro, casa, amiche, genitori. Niente Cade, niente pianti, niente addominali da baciare o accarezzare.

      <<Non lo pensare neanche per sogno.>> Afferma. Tiene la

      mano salda sulla porta.

      <<Perché mi fai questo, Cade?>>

      <<Questo cosa?>> Chiede con espressione confusa. <<Perché mi hai difesa da quell’uomo e poi ancora da quel ragazzo?>> Al solo pensiero dell’ultima persona da me nominata gli si infuocano gli occhi e la bocca gli si stringe in una linea dura.

      <<Te l’ho detto, è il mio mestiere.>>

      <<No Cade.>> Esclamo con un tono di voce più alto. <<Non cercare come scusa il lavoro. Se così fosse allora fai così con tutte?>> Ho il respiro affannoso.

      Sono infuriata.

      <<Prima le fai illudere, le porti a casa tua, le baci e poi nel pieno della situazione dici che non puoi, finendo per allontanarti da loro?>>

      <<No, Noele, non faccio così con tutte.>> Fa un sospiro. <<Non ho mai fatto una cosa del genere.>>

      â€œChe?”

      <<Allora io sono la cretina che è cascata come una stupida alla tua tecnica di seduzione?>>

      <<No. Con le altre era diverso.>>

      <<Ma che diamine stai blaterando?>> Sono più confusa che mai. Che vuole dire. In questo momento è imperscrutabile.

      <<Tu sei diversa.>> Esclama ad alta voce. Sembra disperato. Come se nessuno lo comprendesse. <<Vediamoci domani sera. Al bar dove lavori. Ti prometto che risponderò a tutte le tue domande.>>

      <<Perché non puoi dirmi tutto adesso?>> Sono esasperata. Perché tanto mistero? Perché non vuole parlarne?

      Forse ha una famiglia segreta che tiene

      segregata in qualche parte di Hilo e non vuole dirlo a nessuno. Oppure è un assassino di ragazze e io gli faccio pena e non lo fa, per questo con me è diverso?

      <<Domani, avrai tutte le risposte che vorrai. Ma fino ad allora…>> Fa cenno di no con la testa.

      <<Ok…come vuoi. Ora posso andare via?>>

      <<Dove devi andare?>>

      <<Non devo certo dirlo a te.>> Fra tutti, lui è l’ultimo che deve sapere dove andrò. Insomma, non siamo mica fidanzati. Lui non mi vuole. Ci siamo baciati ed è stato un grosso errore. Ma non so perché continua a piacermi lo stesso, anzi, avrei tanto voluto continuare a fare quello che avevamo iniziato, se solo non si fosse fermato.

      <<Si Noele. Sei sotto la mia responsabilità.>> Esclama con espressione seria. Se continuerà a essere ancora così serio, penso che invecchierà presto. Le rughe che СКАЧАТЬ