Название: Si Mr. Evans
Автор: Antonina Lentini
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Современные любовные романы
isbn: 9788873049067
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<<Sono felice di rivederti, Noele.>> Dice. Ora ha poggiato la mano sulla palma portando il peso del corpo contro di essa.
<<Anchâio.>> Arrossisco in una maniera sconsiderata. Mi inquieta e spero che non lo farà per tutta la durata dellâappuntamento. <<Dove andiamo?>>
<<Tu dove vorresti andare?>> Chiede con voce armonica poggiando il suo sguardo sul mio viso. <<Non so, sei stato tu ad invitarmi non io. Quindi ti lascio il libero arbitrio.>> Gli lancio un celere sguardo. Sta pensando. Alza gli occhi al cielo, porta il peso sulle sue gambe e mi rivolge un seducente, sontuoso e armonico sorriso.
âPerché proprio a me?â Naomi e Beverly mi stanno guardando dal bar e mi sorridono. Chissà cosa staranno pensando in questo momento.
<<Che ne pensi se intanto andiamo a prendere qualcosa da bere?>>
<<Oâ¦ok andiamo allora.>> Esclamo. Mi poggia una mano sulla spalla opposta alla sua posizione ma con un rapido gesto mi scosto scrollandomi di dosso il suo braccio. Meglio mantenere le distanze. Di fronte a questo gesto Cade rimane in silenzio. Percorriamo la strada in tutta quiete tanto da imbarazzarmi in modo sconfinato.
Si schiarisce la voce con un colpo di tosse, facendomi sobbalzare.
<<Allora, da quando lavori in quel bar?>> Finalmente qualcuno che parla.
<<Da circa un anno>> Prendo una pausa. <<E tu? Da quando fai il vigile del fuoco? Non ti ho mai visto da queste parti.>>
<<Da quando avevo ventidue anni. Mi hanno trasferito
da Honolulu circa un mese fa.>>
Improvvisamente un bambino mi lancia la palla tra le
gambe facendomi perdere lâequilibrio ma la tenuta salda delle braccia di Cade sotto le mie, impediscono di farmi fare una figuraccia che avrei ricordato per anni. <<Ehi, stai più attento la prossima.>>
Grida infuriato Cade contro il bambino.
<<Mi scusi signore, non lâho fatto apposta.>>Dice dispiaciuto il ragazzino.
<<Ora vai prima che te la rompo quella palla.>> Per tutta la durata della ramanzina, Cade mi tiene stretta a sé. Come se avesse salvato un oggetto prezioso dal rompersi.
Poi si gira verso di me e mi guarda fisso con occhi agitati.
<<Tutto bene?>> Chiede preoccupato. Mi sta tenendo ancora stretta, contro il suo fisico marmoreo. Il cuore comincia a battere più forte del solito. Sento il viso arrossire sempre di più e il respiro di Cade che mi riscalda il viso a pochi centimetri dal suo.
Poi si allontana guardando per terra e circonda il suo mento con indice e pollice.
<<Credo che dovremmo andare ora.>>
Mi guarda. <<Seguimi, abbiamo una splendida serata che ci attende.>> Ora è ritornato tutto alla normalità .
Ma la mia mente è ancora ferma a quando si è avvicinato col suo viso al mio e il cuore sta ancora battendo forte, per non parlare della piacevole scossa che mi percorre lungo la schiena.
Camminiamo per altri cinque minuti, immersi nel silenzio più totale, prima di entrare nel Pub dove mi ha proposto di uscire con lui, il Dark Pub.
<<Un Margarita per favore.>> Ordina al barista, poi si volta a guardarmi. <<Tu cosa desideri?>>
<<Un Blue Hawaiian grazie.>> Mi rivolgo al ragazzo che prepara i drink.
Ci sediamo in un tavolo, quello stesso dove Naomi si era
ipnotizzata quando ha visto Alexavier.
<<Alloraâ¦>> Sorride. <<Stavamo parlando di te, prima che ti salvassi da quel moccioso.>>
<<Che io ricordi, è di te che stavamo parlando.>>
<<Che memoria>> Esclama. <<Cosa mi avevi chiesto?>>
<<Ecco a voi i drink.>> Ci interrompe il barista, ci serve le ordinazioni, in più ci porta le noccioline.
<<Adoro le noccioline.>>Ringrazio il ragazzo e ne prendo una. <<Mi stavi raccontando che ti avevano trasferito da Honolulu.>>Riprendo il discorso.
<<Si, ricordo.>>
<<Perché?>> Chiedo curiosa.
<<Ho chiesto il trasferimento.>>
<<Per quale motivo? Se non sono troppo indiscreta.>> Inclino la testa, mentre divoro le noccioline.
<<Incompatibilità caratteriale con alcune persone.>> Si passa le dita tra i capelli. Ha un che di misterioso. <<Hmâ¦>> Queste noccioline sono davvero buone e la risposta di Cade non mi convince. <<Colleghi?>>
<<Si.>>Taglia corto. Ma anche questa volta la risposta non mi sembra sincera.
<<Perché quella sera, quando eravamo in riva al mare non hai voluto rispondere alla domanda se sei fidanzato?>>
Mi fulmina con lo sguardo dopo che ha bevuto un sorso del suo drink quasi andato di traverso dopo la mia domanda.
<<Perché non mi piace parlarne, e anche ora ti dirò di cambiare discorso.>>
<<Ma perché? Ho accettato il tuo appuntamento, devi una risposta alla mia domanda.>>Affermo. La pazienza sta per finire a riguardo. Voglio sapere perché non vuole parlarne ne vale della mia incolumità .
<<Noele, per favoreâ¦>>
<<Di me ti puoi fidare, puoi dirmi tutto.>>
<<Si vede che non mi conosci.>> Esclama con un filo di malizia.
Decido di andare in bagno. Questa conversazione sta prendendo una brutta piega. Dopo alcuni minuti ritorno. Ma prima di sedermi sto a guardarlo per alcuni secondi. Ã bello e dannato. Ã seduto e con le dita fa girare il bicchiere, sembra pensieroso. Poi lo raggiungo dalle spalle.
<<Io sono originaria di Honolulu.>>
<<Davvero?>> Lo guardo, è sorpreso dalla mia affermazione. Come se la conversazione precedente non fosse mai avvenuta. Ma non posso fare altro che notare la sua bellezza. I suoi occhi verdi e le spalle possenti, vorrei tanto toccarle per vedere quando sono muscolose.
Poi СКАЧАТЬ