Название: En torno a la economía mediterránea medieval
Автор: AAVV
Издательство: Bookwire
Жанр: Документальная литература
isbn: 9788491346647
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Se gli storici economici nella maggior parte dei casi hanno da decenni ormai abbandonato il Medioevo come arco cronologico delle proprie analisi, va sottolineato che al contrario molti medievisti puri hanno dedicato larga parte dei propri studi a tematiche economiche, come ad esempio il commercio, la banca, la struttura e la vita nelle campagne e negli aggregati umani, ecc. Ma va ancora una volta posto in luce che anche se questi lavori, pur di grande interesse, hanno determinato una svolta nella medievistica italiana e internazionale, grazie proprio all’arricchimento che agli stessi è stato dato dall’apporto dell’indagine su fonti economiche e quantitative, a tutt’oggi può notarsi nei singoli autori una carenza di formazione teorico-economica.
Vorrei concludere affermando che io, pur essendo stato a volte critico con le nuove tematiche e impostazioni della storia economica –basti far riferimento alla mia relazione nel citato convegno datiniano dedicato a Dove va la storia economica?, e al mio contributo al dibattito nel convegno Le iterazioni fra economia e ambiente biologico nell’Europa preindustriale secc. XIII-XVIII–27 e pur avendo ormai raggiunto la veneranda età di 75 anni, mosso dalla mia consueta curiosità sono molto attratto da questi studi condotti con una metodologia così distante da quella che avevo appreso e che ho cercato di utilizzare nei miei lavori. Trovo che nel variare del tempo e dei bisogni della società, anche in ambito culturale, questi nuovi metodi e approcci possano essere di grande utilità, anche se io certo ormai non riuscirò mai a effettuarne.
1 M. Bloch, Apologia della storia o Mestiere di storico, con Prefazione di J. Le Goff, Torino, Einaudi, 2006, p. 7. Sulle fonti della storia si vedano le sempre magistrali pagine di J. G. Droysen, Istorica. Lezioni sulla Enciclopedia e Metodologia della Storia, trad. di L. Emery, Milano-Napoli, Riccardo Ricciardi Editore, 1966, pp. 63-87.
2 L. Febvre, Problemi di metodo storico, Torino, Einaudi, 1976. Per Febvre, la storia è «lo studio scientificamente condotto delle diverse attività e delle diverse creazioni di uomini di altri tempi, colti nel loro tempo, entro l’ambito delle società estremamente varie e tuttavia comparabili fra loro». In proposito cfr. anche C. M. Cipolla, Tra due culture. Introduzione alla storia economica, Bologna, Il Mulino, 1988, p. 37.
3 La citazione è tratta da C.M. Cipolla, Tra due culture, cit., p. 20.
4 L. Einaudi, Lo strumento economico nell’interpretazione della storia, in «Rivista di storia economica», 1936, p. 156.
5 C.M. Cipolla, Tra due culture, cit., pp. 20-22.
6 J.A. Schumpeter, History of Economic Analysis, New York 1954, tr. it. Storia dell’analisi economica, Torino, Bollati Boringhieri, 1959, p. 16.
7 M. Foucault, Tecnologie del sé, in Un seminario con Michel Foucault. Tecnologie del sé, a cura di L.M. Martin, H. Gutman e P. H. Hutton, Torino, Bollati Boringhieri, 1992, p. 13.
8 P. H. Hutton, Foucault, Freud e le tecnologie del sé, in Un seminario con Michel Foucault, cit., p. 134.
9 A. Gramsci, Quaderni del carcere, Roma, Editori Riuniti, 1971, pp. 20-21 di Passato e presente; annotava lo stesso Gramsci nel VII dei «Quaderni»: «Il processo di sviluppo storico è una unità nel tempo, per cui il presente contiene tutto il passato e del passato si realizza nel presente ciò che è “essenziale” […]. Ciò che si è “perduto”, cioè non è stato trasmesso dialetticamente nel processo storico, era di per se stesso irrilevante, era “scoria” casuale e contingente, cronaca e non storia, episodio superficiale, trascurabile, in ultima analisi».
10 M. Bloch, Apologia della storia, cit., p. 7, nota 1.
11 C. M. Cipolla, Tra due culture, cit., p. 37.
12 F. Braudel, Scritti sulla storia, con Introduzione di A. Tenenti, Milano, Mondadori, 1973, p. 62.
13 A. Smith, Ricerca sopra la natura e le cause della ricchezza delle nazioni, ed. it. con Introduzione di A. Graziani, Torino, UTET, 1965, p. 283.
14 F. Braudel, Scritti sulla storia, cit., pp. 62-63. Il testo era apparso in edizione francese a Parigi per i tipi di Flammarion nel 1969. Annotava sempre Braudel: «A prima vista, il passato consiste in questa massa di piccoli fatti, alcuni clamorosi, altri oscuri e indefinitamente ripetuti, quegli stessi da cui la microsociologia, o la sociometria, sul piano dell’attualità, traggono il loro quotidiano alimento (e vi è anche una microstoriografia). Ma questa massa non costituisce tutta la realtà, tutto lo spessore della storia su cui la riflessione scientifica possa lavorare in modo soddisfacente. La scienza sociale ha quasi orrore dell’avvenimento, e non senza ragione: il tempo breve è la più capricciosa, la più ingannevole delle durate». Ibidem, p. 61. Lo stesso Braudel, parlando di studi incentrati su singoli elementi e su spazi e tempi limitati, nel suo studio dedicato a «Il secondo Rinascimento» aveva scritto: «Questa massa di studi e di conoscenze può risultare alla fine fastidiosa. Troppi particolari si accumulano, che è necessario superare, ponderare, ricondurre al loro significato, quando ne abbiano. Troppi particolari, ossia fatti di cronaca, avvenimenti anche notevoli, biografie anche esemplari. Perché solitamente un’erudizione attiva ma frammentaria ci offre proprio questo tipo di fatti alla rinfusa. Ogni particolare restituisce a suo modo, ma solo per un istante, uno spazio, un tempo che bisognerebbe padroneggiare con precisione». F. Braudel, Il secondo Rinascimento. Due secoli e tre Italie, con Presentazione di M. Aymard e trad. di C. Vivanti, Torino, Einaudi, 1974, p. 8.
15 Si vedano a titolo di esempio G. Porisini, La proprietà terriera nel comune di Ravenna dalla metà del XVI secolo ai giorni nostri, Milano, Giuffrè, 1963; id., Il contenuto economico dei rogiti notarili di Ravenna, Milano, Giuffrè, 1963; C. Rotelli, La distribuzione della proprietà terriera e delle colture ad Imola nel XVII e XVIII secolo, Milano, Giuffrè, 1966.
16 In proposito rinvio a un mio breve intervento in una tavola rotonda organizzata dalla Società degli storici italiani dell’economia a Bologna nel marzo del 1991, apparso in «Proposte e ricerche», СКАЧАТЬ