Minaccia Primaria: Le Origini di Luke Stone—Libro #3. Джек Марс
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Minaccia Primaria: Le Origini di Luke Stone—Libro #3 - Джек Марс страница 15

Название: Minaccia Primaria: Le Origini di Luke Stone—Libro #3

Автор: Джек Марс

Издательство: Lukeman Literary Management Ltd

Жанр: Триллеры

Серия:

isbn: 9781094305660

isbn:

СКАЧАТЬ avuto rapporti positivi con le potenze mondiali e le grandi multinazionali. Diffidano di quello che sta succedendo, e alcuni gruppi si sono già radicalizzati.”

      “Ma sono abbastanza numerosi e ben addestrati…”

      “Certo che no,” rispose la donna. “Non da soli. Ma non possiamo dare per scontato che agiscano senza supporto esterno. Esistono decine di associazioni ambientaliste, e molte di esse sono praticamente gruppi terroristici. E poi ci sono diverse grosse società, soprattutto petrolifere, che gareggiano per ottenere il controllo. Per non parlare dei paesi del Medio Oriente, preoccupati che l’esplorazione petrolifera dell’Artico spinga il resto del mondo a piantarli in asso. E ovviamente, ci sono la Russia e la Cina.”

      “Lo striscione,” capì Luke.

      “Esatto. Lo striscione definisce l’America ipocrita e bugiarda. Questo non ci dice molto, ma la sua semplicità e la sintassi incerta suggerisce che chi lo ha scritto non sia di madrelingua inglese. Allo stesso tempo, l’apparente professionalità dell’attacco fa a pensare a un addestramento di alto livello, date la capacità di muoversi a temperature estreme e le abilità di combattimento.

      Lui cominciava a capire dove volesse andare a parare.

      “La maggior parte dei paesi nella zona artica sono nostri alleati, come il Canada, la Norvegia e la Svezia, oppure hanno una relazione tra il neutrale e l’amichevole con noi, come l’Islanda, la Danimarca e la Finlandia. E non credo che i russi e i cinesi ci attaccherebbero direttamente, in particolare non dopo i recenti problemi. Ma dici che finanzierebbero e addestrerebbero un burattino, un gruppo che si sentisse emarginato da noi o che credesse di essere sul punto di venir privato dei suoi diritti?”

      Si fermò.

      “Certo che sì,” intervenne Swann.

      Trudy annuì. “È possibile.”

      “Quindi si tratterebbe di una nuova associazione radicale anti-americana, come un Al Qaeda dell’Artico?”

      La donna scrollò le spalle. “Non posso dirlo per certo. Magari sono indigeni armati e ben addestrati. Oppure suprematisti bianchi del vecchio mondo vichingo, che cercano di dare nuovo lustro ai paesi scandinavi. Per quel che ne sappiamo potrebbero persino essere separatisti del Quebec. Non ne ho idea.”

      Alla sinistra di Luke, la porta di vetro dell’altra cabina passeggeri si aprì e i due uomini uscirono. “Tutte idee interessanti, signorina Wellington,” disse il più anziano dei due. “Probabilmente sbagliate, ma per essere delle ipotesi non sono niente male.”

      * * *

      L’uomo più giovane indossava jeans e una T-shirt. I pantaloni gli aderivano alle gambe muscolose e la maglia sembrava dipinta sul petto possente. Sul davanti campeggiavano due parole, molto piccole, in bianco sullo sfondo nero.

      GET HARD.

      “Signori, sono il capitano Brooks Donaldson, dello United States Naval Special Warfare Development Group, anche noto come DEVGRU, o SEAL Team Six.”

      Portava con sé una grossa muta subacquea arancione, con tanto di cappuccio, guanti e stivali. In un gesto insolito per un Navy SEAL, aveva appena appoggiato una lattina di una bevanda analcolica sul tavolino. Luke la fissò. Era ginger beer di marca Dr Peck.

      “Vi voglio parlare dell’ipotermia. È una questione importante da tenere a mente. Anche se sappiamo tutto del congelamento e del suo funzionamento, nessuno può prevedere esattamente con quanta velocità e chi potrebbe essere colpito dall’ipotermia, né se sia letale. Sappiamo che è più probabile che abbia effetti mortali sugli uomini che sulle donne, e che è più rischiosa per le persone magre e muscolose — cosa che include praticamente tutti in questa cabina — rispetto a chi ha più grasso corporeo. Non perdona chi ignora i suoi effetti. In altre parole, se non siete preparati e non sapete come reagire, vi ammazzerà con facilità.”

      A Luke non piacque affatto quel discorso. Nessuno gli aveva detto di prepararsi a indossare mute subacquee, a studiare gli effetti dell’ipotermia o che avrebbero lavorato con un Navy SEAL che beveva bevande gassate. L’uomo, Donaldson, indicò la muta che aveva tra le mani.

      “Questa sarà la vostra prima linea di difesa contro l’ipotermia. La muta per la dimostrazione è arancione, mentre quelle che userete in missione saranno nere, ma non lasciate che ciò vi distragga. Immaginatevela scura. Che siano arancioni o nere, viola o rosa, o di qualsiasi altro colore, queste sono di ultimissima generazione, forse le migliori tute da immersione esistenti al momento. Garantiscono sia galleggiamento che protezione dall’ipotermia. Tra i loro vantaggi sono incluse un’imbracatura per il sollevamento e una sagola, guanti coibentati a cinque dita per mantenere sia temperatura che destrezza, un cuscino gonfiabile, un elmetto a perfetta tenuta stagna, chiusure ai polsi e alle caviglie regolabili, uno strato di neoprene ignifugo di 5 millimetri, un fischietto per le emergenze, tasche e stivali antiscivolo dalla suola grossa. Ma è un po' complicata da mettere e togliere in condizioni meteorologiche avverse. E io vi mostrerò come si fa.”

      Tutti nella cabina lo stavano fissando.

      “Ci sono domande prima che inizi?”

      Murphy alzò una mano.

      “Sì, agente…”

      “Murphy.”

      “Sì, agente Murphy. Spari.”

      Murphy lanciò uno sguardo alla ginger beer sul tavolo. Si accigliò, appena un po’. Era un irlandese del Bronx. Luke non sapeva dire con certezza cosa pensasse della bevanda analcolica, ma di certo non pareva approvarla.

      “Di che cosa stiamo parlando qui?”

      Donaldson sembrò confuso. “Di che cosa stiamo parlando?”

      Murphy annuì. Indicò la muta subacquea arancione. “Sì. Quella. Perché ci sta spiegando come si usa? Non siamo SEAL. In effetti nessuno di noi è abituato a lavorare in acqua. Newsam, Stone e io siamo tutti ex Delta Force. Specializzati in assalti aerei. Io ero nel 75esimo Rangers prima della Delta, Stone anche e Newsam era…”

      Si fermò per guardare Ed. L’altro uomo era ancora stravaccato sulla poltroncina, quasi sdraiato.

      “82nd Airborne,” disse lui.

      “Airborne, vale a dire aviotrasportati,” ripeté Murphy. “E questa è la parola chiave. Può mostrarci quella muta fino a quando non atterreremo, continuare per tutta la prossima settimana, ma questo non farà di noi dei sommozzatori.”

      “Io ho fatto qualche immersione,” intervenne Ed.

      Murphy lo fissò. Luke non era sicuro, ma non credeva di aver mai visto qualcuno fissare il grosso collega in quella maniera. Ma d’altra parte Murphy era un carro armato.

      “Grazie,” gli disse. “Le tue immersioni durante le vacanze ad Aruba sono davvero d’aiuto per la mia argomentazione.”

      Ed sorrise e fece spallucce.

      Il SEAL annuì. “Capisco cosa vuole dire. Ma questa è un’operazione subacquea. Ci lanceremo in acqua per raggiungere un campo temporaneo che stanno costruendo proprio ora su una lastra di ghiaccio galleggiante a circa due chilometri e mezzo dalla piattaforma petrolifera. Credevo che lo sapeste.”

      Luke СКАЧАТЬ