Minaccia Primaria: Le Origini di Luke Stone—Libro #3. Джек Марс
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Название: Minaccia Primaria: Le Origini di Luke Stone—Libro #3

Автор: Джек Марс

Издательство: Lukeman Literary Management Ltd

Жанр: Триллеры

Серия:

isbn: 9781094305660

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СКАЧАТЬ entroterra verso nord-ovest. Ma invece rimaniamo sopra il confine. Perché?”

      “Perché preferiamo l’inefficienza?” disse Ed Newsam con un ghigno.

      Swann non fece nemmeno caso alla battuta e scosse la testa. “No. Perché se attraversassimo il Canada, dovremmo spiegargli cos’è questa cosa che si muove a due volte la velocità del suono nel loro spazio aereo. Anche se sono uno dei nostri alleati più stretti, non vogliamo dirgli di questo aereo. E ciò mi dice che è top secret.”

      “In effetti,” intervenne Trudy, senza alzare lo sguardo dal computer, “dovremo attraversare il Canada a un certo punto. L’Alaska non è attaccato al resto degli Stati Uniti.”

      Swann fissò la donna.

      “Ahio,” ghignò Ed. “Una lezione di geografia. Deve far male.”

      “Possiamo parlare di qualcos’altro?” domandò Murphy. “Per favore?”

      Luke guardò Trudy Wellington, seduta accanto a lui. Era accoccolata sul divanetto nella sua classica posa, con le gambe piegate sotto di sé. Era come se fosse stata a casa sua, a mangiare popcorn e in procinto di guardare un film. I suoi capelli ricci erano sciolti, e gli occhiali dalla montatura rossa le pendevano sulla punta del nasino. Stava scorrendo rapidamente lo schermo.

      “Trudy?” la chiamò.

      Lei alzò lo sguardo. “Sì?”

      “Che ci facciamo qui?”

      La donna lo fissò. Sgranò gli occhi per la sorpresa.

      “Tu che cosa ne pensi?” si spiegò lui. “Chi sono i terroristi, che cosa vogliono, perché hanno attaccato una piattaforma petrolifera e per quale motivo proprio ora?”

      “Ti sarebbe d’aiuto?” replicò lei. “Voglio dire, con la missione?”

      Luke scrollò le spalle. “Potrebbe. Non ci hanno detto niente e nessuno sembra interessato a illuminarci neanche un po’.”

      “Né a parlare con noi, se è per questo,” commentò Murphy. Stava ancora fissando i due dall’altra parte del vetro.

      “Okay,” si arrese Trudy. “Prima la parte più semplice, il motivo dell’attacco a una piattaforma petrolifera e perché proprio ora. Poi vi dirò la mia teoria su chi siano e che cosa vogliano.

      Luke annuì. “Siamo tutti orecchie.”

      “Darò per scontato che nessuno sappia nulla,” continuò lei.

      Ed Newsam era talmente steso sulla sua poltroncina che sembrava sul punto di scivolare a terra. “Direi che oggi non corri rischi.”

      La giovane donna sorrise. “Il Mar Glaciale Artico si sta sciogliendo,” cominciò. “La gente, gli stati, la stampa, le multinazionali, stanno tutti discutendo gli effetti a lungo termine del riscaldamento globale, e persino se esista o meno. Tra la maggior parte degli scienziati il consenso è che stia avvenendo davvero. Nessuno è costretto a dar loro ragione, ma non possiamo negare che le calotte polari, che da quanto sappiamo sono state coperte dal ghiaccio sin dall’inizio della storia dell’umanità, in questo momento si stiano sciogliendo, che lo stanno facendo in fretta, che il processo sta accelerando.”

      “È spaventoso,” commentò Mark Swann. “La fine del mondo così come lo conosciamo.”

      “Eppure io sto alla grande,” replicò Murphy.

      Trudy fece spallucce. “Non cominciamo. Atteniamoci a quello che sappiamo. E cioè che ogni anno, nel Mar Glaciale Artico c’è sempre meno ghiaccio che nel passato. Presto, forse durante la nostra vita, non si gelerà più. Lo strato è già più sottile, meno ampio e dura meno mesi rispetto a qualsiasi altro momento a noi noto.”

      “E questo significa…” disse Luke.

      “Significa che l’Artico si sta spaccando e quindi si apriranno al traffico delle rotte commerciali precedentemente inesistenti. Da questa parte del mondo, si tratta del Passaggio a Nord-ovest che attraversa le isole canadesi, e che il Canada considera all’interno del suo territorio. Dall’altra parte dell’Artico invece si tratta del Passaggio a Nord-est, che abbraccia la costa settentrionale della Russia, ed è considerato all’interno delle sue acque territoriali. In particolare, una volta che il ghiaccio si aprirà per davvero, il Passaggio a Nord-est russo diventerà la rotta commerciale più corta e più rapida tra le fabbriche in Asia e i mercati in Europa.”

      “E se i russi lo controllassero…” iniziò Murphy.

      Trudy annuì. “Esatto. Controlleranno la maggior parte del traffico commerciale globale. Potranno tassarlo, imporre tariffe e i porti russi che sono stati avamposti gelati per centinaia di anni potrebbero diventare fermate vivaci ed essenziali.”

      “E se lo desiderassero, potrebbero…”

      La donna annuì di nuovo. “Sì. Potrebbero bloccare tutto. Allo stesso tempo, il Passaggio a Nord-ovest è un po’ rischioso per noi. Se guardate una mappa, fa davvero parte del Canada. Ma gli Stati Uniti vogliono rivendicarne il possesso. Ciò potenzialmente potrebbe fomentare una contesa tra due paesi vicini, alleati da lungo tempo e anche partner commerciali.”

      “Quindi credi che i russi…” azzardò Ed.

      Trudy alzò una mano. “Ma non è tutto. Otto paesi circondano il Mar Glaciale Artico. Gli Stati Uniti, il Canada e la Russia ovviamente, ma anche la Svezia, la Norvegia, l’Islanda, la Finlandia e la Danimarca. La rivendicazione danese deriva dal loro possesso del territorio della Groenlandia. E la questione più grave è che si ritiene che un terzo delle risorse non sfruttate di petrolio e gas naturale si trovino sotto il ghiaccio nell’Artico.”

      Gli uomini la stavano fissando.

      “Tutti vogliono quei combustibili fossili. Anche paesi che non hanno nessuna valida pretesa sull’Artico, come l’Inghilterra e la Cina, stanno intervenendo, cercando di creare alleanze e di ottenere diritti di estrazione. La Cina ha iniziato a definirsi un paese limitrofo al circolo polare artico.”

      “Ciò non spiega chi siano gli aggressori,” disse Luke.

      Trudy scosse la testa, facendo rimbalzare leggermente i ricci. “No. Come ho detto, ho cominciato con la parte più semplice. Il motivo dell’attacco a una piattaforma nell’Artico e perché proprio ora. La risposta è la corsa alle sue risorse naturali, e sarà una corsa mortale. Molta gente verrà uccisa, così come succede da quando è stato trovato il petrolio nel Medio Oriente all’inizio del ventesimo secolo. Il Mar Glaciale Artico diventerà il prossimo centro della competizione tra le potenze mondiali, e di conseguenza anche il punto d’esplosione di grandi violenze e persino di una guerra. Sta per arrivare.”

      Luke sorrise. Trudy sembrava avere sempre le risposte, ma a volte ci metteva un po’ per condividere le sue conclusioni.

      “Quindi… chi è stato?”

      Ma lei non aveva intenzione di lasciarsi sviare, e si limitò a scuotere la testa.

      “È impossibile dirlo con certezza. Non sono solo coinvolti i paesi a cui ho accennato. Ci sono anche i popoli indigeni sparsi per tutto l’Artico, come gli eschimesi, gli Aleuti, gli Inuit, e molti altri. Sono preoccupati dal recente interesse per i loro territori. Hanno СКАЧАТЬ