Il Possesso Di Un Guardiano. Amy Blankenship
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Il Possesso Di Un Guardiano - Amy Blankenship страница 12

Название: Il Possesso Di Un Guardiano

Автор: Amy Blankenship

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Ужасы и Мистика

Серия:

isbn: 9788835417507

isbn:

СКАЧАТЬ in un mare di sudore freddo ... e di tormenti.

      Kyou la spostò più vicino al suo viso, in modo da poterla guardare mentre volava verso la barriera velata che nascondeva il suo castello a tutti. Altri avrebbero visto solo una foresta desolata coperta di rampicanti macerati dalla pioggia, ma lui sapeva vedere al di là dell’illusione dei sogni.

      Chiudendo gli occhi, sussurrò parole segrete e il paesaggio oscuro mutò forma, aprendo un varco per lasciarlo passare, e che si richiuse immediatamente alle sue spalle. Il potere delle parole sacre aveva protetto ancora una volta la sua casa dall’irrequieto mondo dei demoni.

      La barriera stessa era stata un colpo di genio di suo padre Tadamichi, si diceva per impedire ai nemici di espugnarla. Ma Kyou aveva sviscerato la vera natura di quel muro: era sorto per impedire a Hyakuhei di tornare nella propria dimensione. Era una punizione ideata tanto tempo prima, in ere precedenti, ma ancora così resistente alla magia del nemico. Kyou aveva visto suo zio tante volte dietro quella barriera senza riuscire ad oltrepassarla… Se ci fosse riuscito avrebbe potuto appropriarsi del potere atavico di Tadamichi.

      Volò sui giardini lussureggianti che circondavano il suo palazzo, sgusciò attraverso una finestra aperta in uno dei piani superiori, e atterrò silenziosamente sul pavimento di marmo all'interno del palazzo. Si spostò silenziosamente e con grazia in una enorme stanza, in cui si trovava un letto tanto grande da poter accogliere una dozzina di persone.

      Kyou si chinò e appoggiò sui morbidi, cuscini la sacerdotessa, che aveva ancora tra le braccia; poi si mise a fissarla intensamente. “Perché l'ho rapita?” si chiese. Ma conosceva già la risposta: “Perché la desidero!” si disse, rabbioso.

      Sapeva che Kyoko lo avrebbe odiato, una volta sveglia, e Kyou non voleva che succedesse. Ancora una volta si costrinse a chiedersi perché gli importava tanto cosa provasse Kyoko per lui: da quando avevano importanza i sentimenti degli umani? E di una ragazzina che era già sua, poi!

      Ringhiò sommessamente al caos dei suoi pensieri. Come poteva convincerla ad accettare volontariamente di rimanere con lui, senza che lei lo combattesse di continuo? Era un bel problema, per il signore del regno dei demoni.

      Se fosse stato qualcun altro a mostrare una tale perseveranza nel combatterlo, non avrebbe perso tempo e lo avrebbe immediatamente distrutto. Ma lei…era la loro sacerdotessa... e lui uno dei suoi guardiani! Non desiderava farle del male, tantomeno ucciderla. Voleva solo tenerla per sé. Questo pensiero lo folgorò.

      Avrebbe fatto un patto con lei. Sì, le avrebbe svelato ciò che lei ardeva di conoscere. Solo allora l'avrebbe lasciata andare ... A quel punto, se lei avesse desiderato legarsi definitivamente a lui, non glielo avrebbe permesso. Era stato il pericolo di Hyakuhei che lo aveva costretto a rapirla.

      La sua unica preoccupazione a questo punto era il potere del demone dei sogni ... Era abbastanza forte da infrangere la barriera che circondava la sua casa? L'antica magia sarebbe bastata a proteggerla? Non aveva idea di quanto fosse pericoloso, quello spirito. Gli occhi dorati di Kyou si spostarono sul viso di Kyoko, quando percepì i battiti del suo cuore aumentare d’intensità: si stava svegliando!

      Si sedette sul cuscino accanto a lei e attese. Per prima cosa, avrebbe cercato di infrangere le sue paure. Soltanto allora sarebbe passato alla fase successiva... legarla a lui per sempre, a qualunque costo.

      Kyoko si sentiva come su una nuvola e molto confusa. La sua mano toccò qualcosa di morbido e lei si chiese se stesse sognando di nuovo ... Hyakuhei l'aveva baciata così dolcemente. Perché l'aveva baciata? I suoi occhi si spalancarono, e la prima cosa che vide fu Kyou seduto accanto a lei, con l'espressione di un angelo sconfitto a cui avessero tagliato le ali.

      Gli occhi dorati e impassibili del guardiano la stavano fissando. La realtà era così simile ai suoi incubi, che lei ne rimase sconcertata.

      Si guardò rapidamente intorno, e vide il pavimento di marmo nero e le pareti di pietra. Il suo primo pensiero fu che quella era proprio la grotta del suo sogno, ma molto più curata. Le ricordava ciò che aveva sempre immaginato dell’interno dei castelli. Grandi arazzi ricoprivano le pareti, concedendo all’ambiente un tocco di raffinatezza, e il cuscino nero e oro su cui stava sdraiata le sembrò addirittura regale.

      La sua attenzione tornò su Kyou, che non aveva mosso un muscolo. Ancora una volta i pensieri che aveva espresso nel suo incubo le tornarono alla mente: 'È pericoloso quanto Hyakuhei! Come può essere così bello e tanto malvagio?” Il buio della stanza faceva risplendere la sua aura in modo inquietante, come se lui potesse leggerle dentro e ridere di lei.

      Provò lo stesso senso di nausea che l’aveva tormentata nel sogno. Si strinse al cuscino e chiuse gli occhi, pregando che quello fosse solo un altro incubo ... e che presto si sarebbe risvegliata ai piedi della statua della fanciulla, con Toya che la sgridava per la sua incoscienza, di uscire di casa nel cuore della notte. Quando i suoi occhi si riaprirono, deglutì spaventata, perché capì che invece era sveglia e che quella era la dura realtà.

      Quando riuscì a spiccicare parola, il suono della sua voce la spaventò. I suoi occhi color smeraldo si spalancarono, perché ancora una volta non riusciva a nascondere la sua paura a Kyou… non poteva mostrarsi così debole, ai suoi occhi.

      "Non ti farò del male ... se farai la brava." le disse Kyou, fissandola con insistenza, per vedere le sue reazioni. Sorrise dentro di sé, quando lei lo fissò. "Bene." esclamò. Non sembrava aver voglia di gridare. Era ancora troppo arrabbiata. Il guardiano sorrise con malvagità.

      Kyoko lo guardò con odio, al ricordo di quello che lui le aveva fatto ... e proprio lì, di fronte a Toya. Come si era permesso? Sollevando il mento con aria di sfida, Kyoko sibilò: "E cosa ti fa pensare che voglia fare la brava…con te?”

      Kyou quasi rimase affascinato, dall’impertinenza di quella risposta. Per gli dei, era davvero dura, quella ragazzina! Malgrado lo odiasse, avrebbe finito per capire che lui non voleva affatto ucciderla, ma proteggerla. Se l’avesse voluta vedere morta, l’avrebbe già fatto, e dal loro primo incontro. Ma l’aria di sfida che le leggeva sulla faccia era così eccitante… e gli stava riscaldando nuovamente il sangue. Dovette fare un vero sforzo per non saltarle addosso.

      Kyoko abbassò lo sguardo: non riusciva a tenerlo fisso negli occhi di Kyou. Lui era troppo forte. Non poteva competere col suo potere, non ora. Non con il cuore che le batteva nelle tempie a quel modo. Ciò che aveva letto negli occhi di Kyou l’aveva atterrita…più del pensiero di Hyakuhei.

      "Invece dovrai essere brava, se vorrai tornare dai tuoi amati guardiani.” rispose Kyou, con durezza. Si stizzì, quando la vide alzare di nuovo lo sguardo su di lui. Pensava davvero di poter scendere a patti con lui? Di poterlo combattere? Si augurò che fosse così, che quella ragazzina fosse tanto ostinata da farlo. In tal caso…davvero non avrebbe mai più rivisto Toya.

      "Chi ti credi di essere? - esclamò Kyoko, con petlulanza - Chi ti ha dato il permesso di toccarmi in quel modo, di abusare di me? Non voglio rimanere con te, ti odio! Riportami subito da Toya…mostro!”

      Kyou si lanciò contro di lei e la schiacciò sui morbidi cuscini con tutta la sua forza, poi inalò eccitato il profumo della sua paura… e del suo coraggio.

      “Invece rimarrai qui finché lo vorrò io! Se i tuoi amati guardiani non sono in grado di proteggerti, sarò costretto a tenerti con me…per sempre!”

      Kyou si sentì invadere dalla rabbia, ripensando al pericolo mortale che aveva corso quando i demoni l’avevano fiutata: quella stupida umana non capiva quanto fosse stata vicina alla morte! Lui l’aveva catturata per il suo bene. Se non l’avesse fatto, ora si sarebbe ritrovata con Hyakuhei…come СКАЧАТЬ