Название: Delitto (e baklava)
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un giallo intimo e leggero della serie Viaggio in Europa
isbn: 9781094344089
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“Sicuramente lo conosce già” scattò, indicando la cartellina tra le mani di London. “Ha proprio una lista passeggeri in mano.”
London era sbalordita dalla logica piuttosto insensata della donna.
“Mi occorre sempre che me lo dica” esordì.
“E io le sto dicendo, che ce l’ha proprio davanti a lei. Ho una prenotazione proprio qui sul ponte Minuetto in una delle vostre cabine più eleganti, la Grand Suite Beethoven.”
Ho appena visto quella suite, London ricordò.
Le sfuggì quasi una risatina al ricordo del ritratto di Beethoven appeso al di sopra del letto. Il grande compositore e questa donna arrabbiata avevano proprio lo stesso cipiglio. London pensava che i due sarebbero andati decisamente d’accordo.
Forse passeranno l’intero viaggio felicemente a guardarsi storto.
Ad ogni modo, questa informazione rese più semplice trovare il nome della donna, che era Lillis Klimowski.
“Siamo felici di averla sulla nave, Signorina …”
“È Signora. Sono tragicamente vedova, se vuole saperlo.”
“Signora Klimowski” London completò con un cenno del capo.
Prima che potesse decidere come porre la domanda in merito al cane della donna, una voce arrabbiata aprì la questione.
“Non può portare un cane a bordo” un uomo alle spalle della Signora Klimowski si lamentò ad alta voce.
L’uomo di mezz’età era molto più robusto della Signora Klimowski. Indossava un paio di pantaloni a quadri e stava accanto ad una donna paffuta, dai capelli tinti di un rosso acceso, che masticava un chewing-gum.
“Chiedo scusa” la Signora Klimowski replicò bruscamente.
“Ha sentito quello che ho detto” l’uomo disse.
La Signora Klimowski lo guardò, storcendo il naso.
“La informo che il campione Sir Reginald Taft non è un animale comune. È stato campione nelle mostre quando era giovane, o così mi è stato detto, quando l’ho comprato. È ufficialmente il mio cane da sostegno emotivo. Siamo piuttosto inseparabili. Talvolta penso che, se non fosse per Sir Reginald, impazzirei, specialmente quando ho a che fare con dei rozzi zoticoni come lei, Signor … qual è il suo nome, impertinente signore?”
L’uomo prese la donna che masticava il chewing-gum sotto braccio.
“Siamo i coniugi Jarrett, e siamo in luna di miele.”
London dette un’occhiata alla lista e vide che Gus e Honey Jarrett avevano una prenotazione per la camera dei Cantanti della Famiglia Trapp sul ponte Romanze, un livello più in basso. A London sembrava che questa non fosse affatto la prima luna di miele che avessero fatto. Immaginò che avessero entrambi avuto molti matrimoni fino ad allora.
Poi, un’altra coppia uscì dalla fila per dare un’occhiata al cane. Si trattava di due anziani cicciottelli dall’aria gentile. La donna permise al cane di annusarle la mano.
“Oh, ma che creatura adorabile, Walter!” lei disse.
“È davvero carino, Agnes” il marito replicò.
London dette un’occhiata alla lista e trovò i nomi di Walter e Agnes Shick, che avrebbero alloggiato nella suite Johann Strauss II sul ponte Minuetto.
L’ammirazione della coppia sembrò migliorare un po’ l’umore del cane. Ancora tenuto nella borsa di pelle, Sir Reginald Taft permise infine ad Agnes Stick di grattarlo sotto il mento, senza tranciarle il dito.
Ma Gus Jarrett stava ora fremendo di rabbia.
“Devo informarvi che la mia graziosa sposa è allergica ai cani!” disse.
La moglie, che stava ancora masticando il chewing-gum, gli rivolse uno sguardo strano, come se la cosa le suonasse nuova. London era certa che Gus stesse inventando la storia dell’allergia di Honey, per creare problemi. Ad ogni modo, avrebbero alloggiato un ponte sotto la suite della Signora Klimowski, perciò le allergie non sarebbero senz’altro state un problema. Tutto ciò che dovevano fare era mantenere una ragionevole distanza dal cane.
Continuando ad accarezzare Sir Reginald, Agnes Shick rivolse un sorriso a Gus ed Honey.
“Non dovrete preoccuparvi delle allergie” la donna disse.
“Certo che no” Walter Shick aggiunse. “Questo è uno Yorkshire Terrier. La razza è ipoallergenica.”
“Ipo cosa?” Gus Jarrett chiese.
“Ipoallergenica” Agnes ripeté. “Questa grazioso pelo assomiglia più a capelli umani piuttosto che di origine animale. Non causerà problemi allergici a sua moglie più di quanto – beh, di quanto io, o Walter o chiunque altro qui.”
Agnes aveva smesso di accarezzare il cane, che riprese a ringhiare in direzione di London, sembrando irritabile come prima.
Perché quel cane continua a ringhiare contro di me? si chiese.
Almeno, London non si doveva preoccupare del fatto che Sir Reginald potesse rappresentare minaccia alla salute dei passeggeri che soffrivano di allergie.
Intanto, la fila all’imbarco si allungava sempre di più, ed i passeggeri stavano iniziando a spazientirsi per la lentezza del processo. E London ancora non sapeva come gestire l’animale inaspettato. Provò a ricordare quello che le era stato detto sugli animali da sostegno da persone che aveva conosciuto in altri settori dell’industria del turismo.
“Ha della documentazione su Sir Reginald?” chiese alla Signora Klimowski.
“Documentazione? Perché mai avrebbe bisogno di documentazione?”
“Mi sembra di capire che i passeggeri hanno in genere bisogno di presentare una lettera di un terapeuta o un medico professionista, qualcosa che certifichi la necessità di avere un animale da sostegno. Ha una lettera del genere?”
“Ce l’ho? Ma certo che ce l’ho! L’ho già inoltrata alla vostra società!”
London dette un’altra occhiata alla lista passeggeri per assicurarsi che non ci fosse alcuna menzione di un animale da sostegno accanto al nome della Signora Klimowski.
“Forse potrebbe mostrarla anche a me” London disse con un sorriso educato.
“Mostrarla anche a lei! Penso di no! Ne ho abbastanza di avere a che fare con una subalterna come lei. Chiedo di vedere la direttrice di questa crociera.”
“Sono io” London rispose fermamente.
La Signora Klimowski sgranò gli occhi.
“Trovo che sia molto difficile da credere!” la donna replicò.
London realizzò che il suo stesso sorriso stava diventando un po’ rigido, mentre mostrava la targhetta sulla sua uniforme, quella che la identificava come “London Rose, Direttrice.”
“Mi dispiace СКАЧАТЬ