Delitto (e baklava). Блейк Пирс
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СКАЧАТЬ una chiave elettronica della camera, e un tesserino identificativo che diceva:

      LONDON ROSE

      DIRETTRICE

      “Oh, cielo!” London esclamò di nuovo.

      “Non proprio come ai vecchi tempi, vero?”

      “No, certo che no” London rispose, riprendendo fiato.

      Quando lei ed Elsie avevano lavorato insieme sulle navi da crociera, spesso avevano alloggiato in cabine prive di finestre con letti a castello e due o tre altre hostess.

      Questa camera conteneva un letto matrimoniale grande ed era decorata da sfumature di grigio e blu. La piccola e alta finestra si affacciava su una bella vista.

      “Hai persino un bagno privato” Elsie l’informò. “Con una doccia.” Poi, si diresse verso un armadio e l’aprì. Vi erano appese diverse uniformi da personale, con spazio sufficiente per tutti gli altri vestiti che London aveva messo in valigia e che avrebbe potuto comprare nei negozi europei.

      “Faresti meglio a metterti questa” Elsie disse, indicando un’uniforme. “I passeggeri saranno a bordo tra mezz’ora, e dovresti essere tu ad accoglierli.”

      London andò in bagno, si lavò rapidamente, e indossò l’uniforme: pantaloni blu scuro con una camicetta e gilet. Si truccò e si acconciò i capelli.

      Elsie applaudì quando London emerse.

      “Eccellente!” esclamò. “Rendi giustizia a quell’uniforme!”

      Prima che London potesse rispondere, qualcuno bussò bruscamente alla porta. Elsie l’aprì, e una donna bruna entrò.

      Elsie disse rapidamente: “London, questa è Amy Blassingame, la nostra concierge e …”

      La donna la interruppe, guardando il proprio orologio.

      “Vorrei poter dire che è stato un piacere incontrarla, Signorina Rose. Ma temo che sia già in ritardo. I nostri passeggeri sono pronti ad imbarcarsi proprio adesso. Farebbe meglio ad andare ad accoglierli, se vuole conservare il lavoro.”

      Amy Blassingame le diede una cartellina.

      “Le servirà questa” scattò. “Trascriva ogni necessità e richiesta di ognuno accanto a ciascun nome, poi lasci la lista nella mia cassetta al banco reception. Me ne occuperò io da lì.”

      London prese la cartellina, e provò a pronunciare un grazie, ma la donna si voltò e si precipitò fuori senza aggiungere un’altra parola.

      Per un momento, London si limitò a vederla andarsene, sbalordita dall’ostilità che sentiva emanare da una completa estranea. Una rapida occhiata alla cartellina rivelava che si trattava di una lista con i nomi dei passeggeri.

      “Andiamo” London disse a Elsie. Quando si precipitarono nel corridoio, Amy Blassingame non era da nessuna parte.

      “Pensavo avessi detto che avevo mezz’ora” London disse, mentre entrarono in ascensore.

      “È quello che Amy ha detto di dirti” Elsie disse affannosamente. “Oh, London, avrei dovuto avvisarti di Amy il Troll del Fiume. Come hai ottenuto questo lavoro?”

      “Jeremy Lapham mi ha chiamato personalmente. Solo ieri.”

      “E che cos’ha detto?”

      “Che la posizione si è aperta inaspettatamente.”

      “Esatto” Elsie disse. “La donna che si era candidata si è ritirata. Penso che abbia deciso di  fuggire con il suo amante italiano. Ad ogni modo, Amy si aspettava di ottenere lei il lavoro. Sta fumando dalla rabbia per questo, e per te, da tutta la mattina. Creare confusione con gli orari di imbarco è solo il suo modo …”

      “Ma io non avevo …”

      “Lo so, non avevi intenzione di sollevare un polverone. Ma temo che Amy il Troll del Fiume ce l’abbia comunque con te. Ma ricorda che tu sei il suo capo, non il contrario. Potresti dover faticare a farglielo accettare, comunque.”

      Il cuore di London sprofondò leggermente. Esercitare una vera autorità su membri dello staff risentiti non era qualcosa che aveva imparato a fare, quando era stata una semplice hostess di crociera.

      Ci sono sicuramente cose nuove a cui devo abituarmi, comprese.

      Ad ogni modo, era determinata a non lasciare che il piccolo problema del troll del fiume smorzasse il suo buonumore.

      Quando giunsero all’area d’imbarco, London vide una fila di passeggeri disposti dietro una catena, all’estremità della passerella coperta, collegata alla barca. Aprì dunque le porte di vetro e fece un cenno al facchino responsabile della catena. Scorgendo il suo segnale, l’uomo sollevò la barriera, così che i passeggeri potessero imbarcarsi.

      “Buona fortuna” Elsie sussurrò, mentre si allontanava.

      London fece un respiro profondo, mentre i primi passeggeri si muovevano verso di lei.

      La prima del gruppo era una donna anziana minuta e dallo sguardo severo. Indossava un’inutile pelliccia e abbastanza gioielli da coprire una persona così piccola. Portava con sé un unico grande bagaglio a mano in pelle, ma, alle sue spalle, c’era un’incredibile pila di valigie, trasportate da un facchino.

      Nonostante l’arcigna espressione della donna, London le rivolse un sorriso radioso e aprì la bocca per accogliere la primissima ospite, diretta nell’allegra area reception della Nachtmusik.

      Poi, l’attenzione di London fu catturata da qualcosa di strano in merito alla borsa.

      Ne fuoriuscivano quelli che sembravano lunghi capelli marroni  come se la donna avesse infilato in modo errato una parrucca al suo interno.

      Mentre London fissava la parrucca, vide improvvisamente aprirsi un paio di occhi marrone scuro.

      La parrucca la stava guardando.

      CAPITOLO SEI

      Gli occhi marroni guardarono London, aprendosi e chiudendosi un paio di volte. Poi, il ciuffo di capelli si sollevò leggermente, rivelando un lucido naso nero. Apparve, al di sotto di esso, una fila di denti, accompagnati da un basso ringhio.

      Una sorta di giocattolo meccanico? London si domandò.

      Poi, il mucchio di peli emise un vivace e acuto abbaio, confermando una volta per tutte che il mucchio di peli non era una parrucca e neppure un giocattolo. La minuta donna anziana aveva con sé un cagnolino nella borsa.

      Questo sarà un problema? London si domandò.

      Nel rapido evolversi degli eventi che l’avevano condotta lì da un giorno all’altro, nessuno le aveva parlato della politica in merito agli animali domestici su questa nave. Aveva visto passeggeri con animali di servizio mentre lavorava sulle crociere sull’oceano, ma non era mai stato compito suo determinare se fosse concesso averli a bordo.

      London riuscì a sorridere nella sua migliore maniera professionale.

      “Benvenuta alla prima crociera sullo splendido Danubio della Epoch World Cruise Lines” disse. “Potrei avere СКАЧАТЬ