La Fossa Di Oxana. Charley Brindley
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу La Fossa Di Oxana - Charley Brindley страница 6

Название: La Fossa Di Oxana

Автор: Charley Brindley

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Приключения: прочее

Серия:

isbn: 9788835409267

isbn:

СКАЧАТЬ scorsa settimana,” rispose quella a sinistra. “Dalla NYC.”

      Tosh brontolò e si mosse sulla sedia. “Oh.” Fece scorrere le dita sul lato della testa. I suoi capelli marroni erano stati tagliati di recente, ed era ben rasato, anche se per quest’ora della sera, i baffi potevano già notarsi al di sopra del suo labbro superiore.

      Una di loro continuò prima che lui potesse esprimere le sue preoccupazioni. “A chi dovrebbero fare rapporto i tre nuovi manager?”

      Quella dovrebbe essere signorina Impudenza alla sinistra. Sospirò prime di rispondere, “A me.”

      È inverosimile che assuma tre persone senza esperienza nella gestione. Neanche se avessero avuto delle lauree avanzate. Un neolaureato non esperto potrebbe coprire una delle tre posizioni. Gli altri manager ed io potremmo formarlo, ma tre persone senza esperienza? No, è fuori questione.

      Tosh ne rimase leggermente deluso. Da qualche parte nella sua mente, aveva già pensato al loro primo giorno di lavoro e al modo in cui avrebbe faticato a separare signorina Impudenza dalle signorine Diplomazia e Prudenza. Si chiese, per esempio, se nel momento in cui ne avesse incontrata una nella cucina dell’ufficio, avrebbe aspettato che lei gli sorridesse, lo guardasse male oppure abbassasse gli occhi verso la sua tazza di caffè prima di dire: “Buongiorno, signorina Così-e-Colà? Ah, beh... alcune fantasie sono fatte per restare tali.

      Non poteva di certo annunciare all’improvviso che la serata era finita e portarle a casa. Dato che non avevano ancora ordinato la cena, loro quattro sarebbero stati insieme per almeno un’ora, forse di più. Non che fosse cosa spiacevole, un’ora con tre belle donne. Era una prospettiva che andava accettata, non rifiutata. Decise di usare il tempo con saggezza e parlare della sua nuova compagnia: potrebbe aiutarlo ad ordinare i suoi pensieri ed organizzarsi per il primo giorno di lavoro. Aveva solo dieci giorni per sistemare tutto.

      Pensare alle prospettive della nuova impresa gli sollevò il morale e il suo naturale ottimismo si ripresentò. Quando Tosh aveva solo nove anni, aveva sentito Quinn– un vecchio amico di suo padre – dire a un conoscente: “Quel Tosh è il tipo di bambino che partirà alla ricerca di Moby Dick con una canna da pesca a mosca e prenderà la salsa tartara insieme a lui.” Sì, era ottimista riguardo al futuro. Forse, una volta organizzata la società, avrebbe potuto pensare al crearsi una famiglia. Ventotto anni, e non aveva neanche una donna. Non aveva avuto relazioni serie dai tempi dell’università.

      Un movimento catturò la sua attenzione. La sorella alla sua destra, signorina Diplomazia, si grattò il lobo dell’orecchio. Quando la guardò, lei gli sorrise.

      Perché non può signorina Impudenza essere un pochino più gradevole?

      “Ci saranno tre dipartimenti nella compagnia,” cominciò Tosh mentre prendeva il cestino del pane e lo offriva a signorina Diplomazia.

      Scoperchiò i caldi cornetti, ne prese uno e porse il cestino a sua sorella nel mezzo, signorina Impudenza, che ruppe un cornetto a metà e prese il suo coltello da burro. Lo guardò nel frattanto che imburrava il suo pane.

      “Ogni dipartimento avrà sei persone, tra cui un manager, un grafico, editori e personale informatico. Per un totale di venti impiegati.”

      Arrivarono i drink e il cameriere mise la Budweiser davanti a signorina Impudenza dopo aver posizionato i bicchieri di vino davanti alle altre sorelle. Nessuno parlò. Aspettarono finché non se ne andò, poi signorina Impudenza porse la birra a signorina Diplomazia, la quale le passò il vino rosso.

      “Sono solo diciotto posti di lavoro.” Signorina Impudenza sorseggiò il suo vino. “Quali sono gli altri due?” Mangiò un pezzettino di pane.

      “Beh, mi piacerebbe avere una segretaria.” Tosh mescolò mezza bustina di Sweet’N Low nel suo tè. “Ricoprirà anche il ruolo della receptionist.”

      “Allora è la signora Applegate la ventesima persona?” Fu signorina Prudenza a parlare.

      “No. La signora Applegate è una consulente aziendale che lavora solo temporaneamente per me, finché non avremo il personale completo. Se ne andrà dopo trenta giorni.”

      Signorina Diplomazia sorrise. “Chi sarà il ventesimo impiegato?”

      “Aspettate un secondo.” Signorina Impudenza si sporse in avanti.

      Tosh la guardò, come fecero anche le sue sorelle.

      Qual è il suo problema adesso?

      “Si tratta di una start-up?” Le sue aspre parole fecero tremolare la fiamma della candela, quasi spegnendola.

      Tosh annuì. “Credevo ne foste a conoscenza.”

      Quando pubblicò l’annuncio online, non aveva menzionato che la sua azienda era nuova, perché i candidati qualificati avrebbero potuto non offrirsi per il lavoro. Ovviamente lei non poteva sapere che si trattava di una start-up, ma ora voleva solo ribaltare l’equilibrio.

      “No, non lo sapevamo.” Guardò per un momento il bicchiere di vino nella sua mano. “Penso che abbiamo fatto un errore.”

      Le altre due sembravano essere d’accordo; non dissero nulla né tantomeno annuirono, stavano solo guardando Tosh, aspettando che o lui o loro sorella facesse la mossa successiva.

      “Un errore?” Tosh si sporse in avanti, cercando di vedere qualsiasi cosa nei suoi occhi che potesse essere interpretata come dolce.

      “Non vogliamo lavorare per una nuova società che potrebbe non essere operativa a lungo.”

      “Il sessantasette percento di tutte le nuove aziende fallisce entro il primo anno,” citò signorina Prudenza, apparentemente cercando di essere d’aiuto.

      “In realtà avremmo voluto lavorare per un’azienda più grande, una che sarà operativa per un po’.” Aggiunse signorina Impudenza.

      Il polso di Tosh accelerò, ma cercò di reprimere la sua crescente rabbia. Voleva dare l’immagine di un uomo d’affari attraente ed abile, ma a volte appariva solamente come un dilettante imbranato.

      Perché è così dannatamente irritante?

      “Beh, odio deluderla, signorina Impudenza...” La parola gli scappò via prima che potesse fermarsi.

      “Bravant,” disse. “Ma c’era andato vicino.”

      “Signorina Bravant, certo.” Dopo aver sbagliato il suo nome, tentò di raffreddare la sua faccia arrossata con un lungo sorso di tè freddo.

      Compostezza. Calma.

      Mise con decisione il bicchiere sul tavolo. “Pianifico che l’Andalusia Publishing sia attiva per molto tempo dopo che voi arriviate a dondolarvi nella vecchiaia.” Era vicino a scoppiare, però continuò lo stesso. “Inoltre, non ho bisogno di tre neolaureate senza esperienza a spiegarmi i rischi dell’avviare una nuova società.” Alla faccia del decoro e della moderazione.

      Un silenzio mortale scese nell’aria per alcuni secondi.

      “Chi sarà il ventesimo impiegato?”

      Tosh СКАЧАТЬ