La Sua Omega Proibita. Kristen Strassel
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Название: La Sua Omega Proibita

Автор: Kristen Strassel

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Современная зарубежная литература

Серия:

isbn: 9788835409373

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СКАЧАТЬ potevo deluderla.

      I miei occhi si velarono di lacrime al ricordo, e dovetti distogliere lo sguardo dai fiori. Nessuno piangeva ai balli di corte, e non di fronte agli ospiti, in ogni caso. Avevo già versato la mia bella dose di lacrime nelle profondità cavernose della cucina.

      Qualcuno mi stava guardando. I miei sensi di lupo si destarono, in massima allerta. No, per favore non trasformarti, non qui…

      Gli omega possedevano un’abilità che nessuno degli invitati al castello aveva: la capacità di mutare nella propria forma animale. Era il nostro segreto più grande e meglio conservato. Nessuno di Luxoria sapeva che potevamo accedere ai nostri animali. Nessuno ci guardava abbastanza vicino da capirlo. Eravamo stati sbattuti fuori dai cancelli e dimenticati fino a quando non eravamo stati necessari come servitù o per i lavori più umili.

      Se mi fossi fatta spuntare la pelliccia qui, nella sala da ballo del Re, sarei morta prima di essermi completamente trasformata.

      Mi voltai e guardai negli occhi Re Adalai. Mi fissava come se volesse marchiarmi.

      Pietrificata, non sapevo cosa fare. Non ero mai stata così vicino a lui, prima d’ora. Lavoravo nella sua casa, aiutavo a preparare i suoi pasti, ma non eravamo mai stati faccia a faccia. Non potevo distogliere lo sguardo, sarebbe stato poco rispettoso.

      Oppure secondo il protocollo non si dovevano guardare i reali direttamente negli occhi? Era qualcosa di cui prima non mi ero mai dovuta preoccupare.

      Gli angoli delle sue labbra si sollevarono in un sorriso che riscaldò il mio corpo dalla testa ai piedi, e fece pulsare la carne tra le mie cosce al ritmo del mio cuore martellante. Era un uomo bellissimo, con pelle ambrata e occhi che brillavano, anche da questa distanza. Si alzò per parlare con un altro maschio vestito elegantemente come lui, con pantaloni di pelle nera e una giacca abbinata. Portava una mostrina piena di medaglie sul petto, quindi anche lui era importante, ma non indossava la corona.

      C’era un solo Re.

      Alcune ballerine mi vennero addosso, scusandosi quando quel poco dello champagne che era rimasto nel mio bicchiere rischiò di uscire. Adesso entrambi gli uomini mi stavano guardando. Sua Maestà parlò di nuovo all’altro uomo, e Rielle, la mia compagna di stanza, salì sul palco con un calice fresco pieno di vino per il Re.

      Gli uomini la ignorarono, continuando a guardare me, ma Rielle era una delle donne più intelligenti che avessi mai incontrato. Avevamo combattuto fianco a fianco molte notti per sopravvivere, e non c’era nessuno con cui avrei preferito andare in battaglia. Non celebravamo in modo così sfarzoso le nostre vittorie, nelle Badlands, ringraziavamo solo l’universo di essere vive per poter vedere un altro giorno. Lei guardò tra la folla, con la bocca che si spalancava in una O quando mi vide.

      Merda.

      Re Adalai si rivolse di nuovo al suo amico, distogliendo lo sguardo da me, spezzando l’incantesimo. Il mio bicchiere di champagne andò in pezzi quando cadde ai miei piedi. Le pantofole sporche su cui avevo cercato così duramente di non attirare l’attenzione si sarebbero probabilmente macchiate di sangue quando il vetro rotto mi colpì le caviglie.

      Le ballerine rimasero a bocca aperta, mentre alcuni omega stavano già arrivando per pulire il disastro che avevo combinato.

      Dovevo uscire di qui.

      Rielle non avrebbe mai detto a Sua Maestà cosa fossi, ma non potevo rischiare che se lo lasciasse sfuggire con un’altra omega o che fosse interrogata a proposito della sua reazione. Non ci avevo riflettuto abbastanza. Questo bel vestito mi faceva sentire speciale, ma non cambiava il fatto che fossi così tristemente impreparata a vivere in un mondo che non mi apparteneva.

      Gli ospiti stavano ancora arrivando, e andai a sbattere contro alcuni di loro mentre me ne andavo dalla sala da ballo. Non potevo uscire attraverso la cucina. Troppo rischioso. Non avevo la stessa familiarità con il piano nobile del castello, dove i reali adoravano dare sfoggio delle loro ricchezze e condurre affari. Mi infilai in una stanza laterale, credendo che mi avrebbe fatta avvicinare al portone d’ingresso.

      Senza la mia semplice tunica da omega, avrei avuto dei problemi non appena avessi lasciato il castello con addosso questo vestito. Nessun omega poteva entrare nel perimetro della città dopo il tramonto. Le mie pantofoline, sporche e macchiate di sangue, che mi identificavano come una abitante delle Badlands, mi avrebbero tradita. Come le mie gambe pallide in bella mostra. Anche se le guardie mi avessero lasciata passare, gli abitanti dei territori esterni si sarebbero assicurati che non dimenticassi mai più qual era il mio posto.

      Ma la stanza non portava a un’uscita. Le sue pareti parevano fatte di vetro, e il resto era immerso nel colore. Un tappeto orientale, poltrone di pelle e fiori ovunque.

      E non c’era nessuno dentro.

      Sprofondai su una delle poltrone, dandomi la possibilità di riprendere fiato. Di pensare a una via d’uscita da questo casino. Abbassai lo sguardo sulle mie gambe. Lo champagne versato disegnava rivoletti attraverso la polvere sui miei stinchi. C’era solo un piccolo taglietto causato dal vetro rotto, e il sangue aveva gentilmente deciso di rimanere vicino alla base del graffio. L’ultima cosa che dovevo fare era perdere sangue su questo tappeto. I reali avevano una tecnologia che avrebbe potuto rintracciarmi in pochi secondi con una singola goccia di sangue.

      Una porta si chiuse in fondo alla stanza. Spinsi il mio corpo contro la poltrona, per non essere vista. La mia lupa si lamentò dentro di me, preparandosi a combattere.

      Sentii il suo odore prima di vederlo. Un misto di whisky, vaniglia e pura potenza. Il Re mi aveva trovata.

      Cosa avrebbe fatto una beta? Mi lisciai la gonna e mi sedetti dritta sulla sedia. Orgogliosa. Come se il mio posto fosse a una festa reale.

      Trasalì quando mi vide. Solo allora notai la gigantesca scrivania in mogano e la sedia ancora più imponente all’estremità della stanza. Ero entrata nel suo ufficio?

      Poteva uccidermi per un’offesa del genere, e nessuno lo avrebbe mai saputo, se Sua Maestà avesse fatto lui il lavoro sporco. Pregai che non lo facesse.

      Mi tolsi le scarpe, e usai un piede per spingerle sotto la poltrona.

      “Stai sanguinando.” La sua voce era morbida quanto lo sembrava la sua giacca. Non me l’aspettavo. Tutti conoscevano la brutalità di Re Adalai. Un’omega come me ci pensava ogni giorno. Ma il modo tenero con cui si rivolse a me non fece che aumentare la strana pulsazione nel mio corpo.

      Annuii, sperando che mascherasse il mio tremore e l’animale che protestava appena sotto la superficie della mia pelle. E quella pulsazione. Incrociai la gamba su quella con il taglio nel tentativo di calmare i muscoli più profondi.

      Si accigliò guardandomi i piedi. Era impossibile che non vedesse lo sporco, o le pantofole rivelatrici del mio stato di omega che probabilmente non erano nascoste troppo bene…

      Non è mai stato così vicino a un’omega, disse la mia lupa. Non capisce cosa sei. Hai la possibilità di uscirne viva.

      Dovevo sperare che avesse ragione.

      “Alcuni ballerini mi sono venuti addosso.” Eccomi qui, a dire al Re le stesse mezze verità che mi avevano messa in questo casino. “Ho lasciato cadere il bicchiere. Le mie scarpe si sono rovinate. Mi dispiace.”

      “Non c’è bisogno di scusarsi,” rispose lui. “Ma non capisco perché non stavi ballando anche tu.”

      Che nobile astuto! СКАЧАТЬ