Название: Cuori Infuriati
Автор: Amy Blankenship
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Современная зарубежная литература
isbn: 9788893987394
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La creatura lanciava i serpenti agli abitanti del villaggio, ridendo follemente quando essi si attaccavano agli umani e gli facevano fare ciò che volevano come se fossero marionette. Con orrore, vide che gli abitanti del villaggio cominciavano a combattere tra di loro.
Toya fece sedere Kyoko ai suoi piedi mentre Suki e Shinbe saltarono giù da Kaen. Kamui rimase con il drago per affiancarlo e creare una linea di difesa. Kyoko afferrò la balestra e la puntò quando il feroce demone rivolse la propria attenzione sui nuovi arrivati.
Tutti erano al proprio posto finché Toya non balzò in avanti, cercando di tagliare il corpo del demone a metà. Il demone si scansò, girandosi e facendolo cadere con un folle ruggito. Il guardiano d’argento finì a terra con un rumore di ossa rotte.
Quando Kyoko urlò il nome di Toya, fece girare l’enorme demone verso di lei. Tese subito una freccia eterea contro la balestra, cercando i talismani che sapeva erano nascosti da qualche parte nel suo corpo massiccio. Vedendone uno nel suo braccio sinistro, prese la mira ma lo mancò quando lui avvolse il braccio attorno a Toya.
Toya si liberò ma il demone, vedendo la freccia magica sfiorargli il braccio, si girò verso Kyoko con occhi rosso rubino. Con una orribile voce roca ringhiò: «Dunque sei tu la sacerdotessa che può vedere i talismani.». Poi si diresse verso di lei, lanciando un gruppo di serpenti verso Toya per tenerlo occupato.
Suki e Shinbe si misero tra Kyoko e il demone. Suki prese la sua baionetta e Shinbe usò il suo bastone per distruggere i serpenti che il demone lanciava, ma la creatura orrenda non si placava.
Kyoko puntò un’altra freccia eterea quando il demone colpì Suki e Shinbe con un solo movimento della sua enorme mano. Vedendo i suoi amici sbalzati in aria, una scossa di rabbia la pervase, facendole scoccare la freccia che sibilò in aria e colpì il talismano nella parte superiore del braccio, facendo infuriare il demone.
Urlando di rabbia, il mostro si voltò verso Kyoko. Proprio mentre le lanciava almeno due dozzine di serpenti dagli occhi rossi, una sagoma afferrò Kyoko per la vita e la allontanò dalla traiettoria. Quando mise a fuoco, Kyoko vide Kotaro che la teneva tra le braccia, sorridendole. Ricambiò il suo sorriso con gratitudine. Le aveva appena salvato la vita… ancora una volta.
Guardando dietro di lui, Kyoko vide Toya con i pugnali in mano e l’argento negli occhi. Con un urlo vibrante, lui lanciò fuoco e ghiaccio verso il mostro.
Tutti i rumori della battaglia cessarono. Tutti guardavano a bocca aperta mentre i movimenti del demone si fermavano. Sulla sua pelle verdastra si formarono cristalli di ghiaccio che poi divennero fiamme mentre il suo corpo si frantumava. I pezzi ricadevano colpendo il suolo come vetro scintillante. Toya entrò in azione, afferrando i talismani in modo che la bestia non potesse recuperarli.
Quando distrusse il demone, i serpenti strisciarono via lasciando la gente del villaggio che si guardava intorno confusa. Toya non rimase a guardare cosa successe dopo. Una gelosia fulminante lo attraversò come una freccia. Corse dritto verso Kotaro, che teneva Kyoko in modo così fastidiosamente dolce.
«Mettila subito giù!» la tempra di Toya esplose. Aveva evitato a stento di essere sbalzato via da quel demone, ma non aveva intenzione di lasciare che Kotaro toccasse Kyoko. La prossima mossa di quello sbruffone sarebbe stata baciarla di nuovo, ovviamente.
Sentendo la rabbia scorrergli nelle vene per l’ingratitudine di Toya, Kotaro urlò: «Tu non sei in grado di proteggerla, quindi lo farò io! Un giorno sarà la mia compagna e io sono stanco di te che la metti continuamente in pericolo! Idiota!». I suoi occhi blu di ghiaccio si scontrarono con le scintille argentate che ancora imperversavano nelle iridi dorate di Toya.
Toya cercò di sottrarre Kyoko dalle braccia di Kotaro, ma l’altro si mosse in fretta come un lampo e sparì. «Giù le mani dalla mia donna, idiota di ghiaccio!». Kotaro gli sorrise a distanza.
Inutile dire che Kyoko si sentiva ironicamente a disagio. Guardò Kotaro cercando di sdrammatizzare. «Kotaro, puoi mettermi giù ora. Grazie per avermi salvata.». Gli rivolse un sorriso cordiale, sapendo che l’avrebbe assecondata.
Kotaro la guardò, un po’ divertito dalla sua richiesta, ma la mise in piedi per poi farla girare verso di sé, attirandola in un abbraccio stretto. «Kyoko, mi dispiace di averti lasciata nelle mani di “respiro di ghiaccio”. Se avessi saputo che non era in grado di prendersi cura di te, ti avrei portata con me.».
Guardandolo nei suoi scintillanti occhi blu, capì che lui pensava ogni singola parola che aveva detto. La sua presa la teneva serrata protettivamente. Le labbra di Kyoko si dischiusero quando sentì Toya ringhiare in tono di avvertimento dietro di lei, e gentilmente spinse indietro Kotaro. «Kotaro, va tutto bene. Devo aiutare a combattere Hyakuhei. Sai che devo raccogliere i talismani e rimetterli insieme, ricordi?».
Kyoko lo guardò con curiosità, sperando che avrebbe capito. Poi si azzardò a dire: «Sono contenta che tu ci stia aiutando, così finiremo prima.». Sperava di averlo placato abbastanza da non fargli iniziare una lotta con Toya. Riusciva a percepire i frammenti che lui portava con sé e sapeva che era stato fortunato a raccoglierli senza il gruppo.
Kotaro sentì aumentare il calore sulle guance. Sporgendosi, la baciò sulla guancia e sussurrò: «Troverò Hyakuhei per te, mia cara Kyoko, così potremo stare insieme.». Le mise qualcosa in mano e vi strinse le dita attorno.
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