Название: Cuori Infuriati
Автор: Amy Blankenship
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Современная зарубежная литература
isbn: 9788893987394
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Le ombre nel buio presero forma con movimenti distorti. «Demoni-ombra? Qui?» sussurrò. Appena lui pronunciò quelle parole, le ombre cominciarono a dileguarsi, quasi sfidandolo a seguirle.
«Torna al campo dagli altri, lì è più sicuro.» indicò in direzione del campo, poi sparì nella foresta per non perderle di vista. Ne sentiva solo due, ma non era comunque un buon segno che stessero spiando Kyoko. Si chiese se Hyakuhei fosse più vicino di quanto pensassero.
Kyoko non aveva avuto il tempo di dire nulla prima che lui sparisse, così si diresse verso il campo, pensando che forse Toya non la voleva tra i piedi. Dopotutto, erano solo un paio di demoni-ombra e, in un numero così esiguo, erano praticamente innocui.
«E va bene!» sbottò Kyoko in silenzio. «Va bene… la prossima volta che penserà di baciarmi, lo metto al tappeto.». Si stampò un sorriso sul viso mentre entrava nel campo.
Kamui fu il primo a vedere Kyoko e si avvicinò rapidamente, stringendola in un caloroso abbraccio. «Guardate, ragazzi, Kyoko è tornata!». Le diede un bacio sulla guancia e le fece l’occhiolino.
Suki sorrise, felice di vedere che era finalmente tornata, ma Shinbe restrinse lo sguardo per il bacio che Kamui le aveva appena dato. Che diavolo aveva nella testa quel ragazzo? Toya lo avrebbe ucciso.
«Mi dispiace di avervi fatto aspettare tanto, ma adesso sono tornata e sto bene quindi non preoccupatevi, okay? Ah, vi ho portato un po’ di cose buone.». Prese lo zaino e iniziò a rovistare, distribuendo a ciascuno le sue cose preferite.
Erano tutti seduti lì sorridenti, a mangiare cose buone e a bere soda come se non gli importasse del mondo. Tutti tranne Shinbe, che guardava la foresta chiedendosi cosa ci fosse di così importante da portare Toya a lasciare Kyoko da sola.
Toya aveva seguito i due demoni-ombra, sapendo che lo stavano volutamente allontanando dagli altri. Non gli importava se era una trappola e sperava quasi che lo fosse… visto lo stato d’animo in cui era. Vedendo i demoni-ombra svanire nel terreno proprio di fronte a lui, ringhiò fermandosi di colpo.
Prima che potesse fare qualsiasi cosa, il vento aumentò così tanto che poteva significare solo una cosa. Dietro quell’apparizione c’era Amni, il demone servitore di Hyakuhei, che aveva la capacità di usare la magia del vento. «Vieni fuori, bastardo.».
Amni discese mentre i venti vorticavano intorno a lui e le correnti obbedivano al suo comando. Le sue labbra accennarono un sorriso, mentre i suoi lunghi capelli biondi ondeggiavano in aria quando il vento divenne meno impetuoso.
«La sacerdotessa ti rende debole, guardiano.». Amni afferrò la sua spada del vento e si spostò con un colpo verso il basso, rilasciando una potente folata ai piedi di Toya, facendogli volare in faccia polvere e detriti. «O sono le sue labbra a renderti debole?» lo derise, reclamando la sua totale attenzione su ciò che stava per dirgli.
I pugnali gemelli apparvero e Toya li incrociò rapidamente proprio mentre i detriti volavano verso di lui, per trasformarli in cenere appena toccavano la barriera creata dalle lame. Guardando attraverso il turbinio blu elettrico della barriera, restrinse lo sguardo sul tirapiedi di suo zio, chiedendosi che cosa volesse.
Il ragazzo era un enigma, a volte, e in quel momento Toya sapeva che stava solo giocando, invece di attaccarlo davvero. «Sputa il rospo, Amni… o giuro che ti rimanderò da Hyakuhei a pezzi.».
Gli occhi azzurri di Amni s’illuminarono mentre inviava un altro soffio di vento pericoloso verso Toya. «Tuo zio ha trovato più della metà dei talismani.». Si librò di nuovo in aria per sfuggire al ghiaccio che si stava formando sul terreno sottostante a causa del pugnale di ghiaccio di Toya. «I guardiani hanno l’altra metà. Non ne restano molti altri da trovare.».
«Dimmi qualcosa che non so già, dannato sbruffone!» ringhiò Toya attaccando Amni, ma il vento allontanò il ragazzo per poi riavvicinarlo quando le fiamme svanirono.
Vedendo che Toya stava perdendo la pazienza, Amni gli inviò un potente soffio e gridò: «Toya, fa’ attenzione!». Era già abbastanza terribile che Hyakuhei lo avrebbe ucciso se avesse saputo che era lì a svelare segreti al nemico, ma sarebbe stato ancora peggio se Hyakuhei avesse ottenuto il potere del Cuore di Cristallo Protettore.
Se il suo padrone avesse ottenuto un tale potere… Amni sapeva che non sarebbe mai stato libero dalle catene che lo tenevano schiavo del mostro che il signore dei guardiani era diventato. «Hyakuhei ha un piccolo problema.» sogghignò Amni in modo ingannevole. «Ha bisogno di una sacerdotessa che lo aiuti a riunire di nuovo i talismani.».
Toya osservava Amni, cercando di capire a cosa si stesse riferendo e poi capì. «Kyoko!».
Si voltò per andarsene, ma la voce di Amni lo fermò con un ultimo avvertimento.
Uno sguardo solenne balenò sul volto di Amni, «Toya, se Hyakuhei ottenesse il potere del Cuore di Cristallo Protettore… tu perderesti la sacerdotessa.».
Kyoko decise di comportarsi come se niente fosse. “Andrà tutto bene finché nessuno proverà a baciarmi di nuovo.” pensò tra sé. Estraendo una soda dalla borsa e poggiandola accanto a sé, si allungò di nuovo e tirò fuori un sacchetto di patatine, poggiandolo accanto alla bevanda. Rise quando Kamui aprì la propria bibita e quasi se la versò addosso.
Toya sentì la risata di Kyoko mentre si avvicinava al campo. Amava sentire la sua risata. Era un suono che solo lei poteva emettere. Entrò nel campo e li vide mangiare le cose portate da Kyoko. Guardandola, i suoi occhi s’intenerirono quando lei indicò il sacchetto di patatine e la soda accanto a sé.
«Ecco, ti ho conservato questi.» gli sorrise, decidendo di ignorare cos’era accaduto poco prima.
Toya si avvicinò lentamente, sedendosi accanto a lei per prendere le patatine e la bibita, non sapendo se fidarsi di quel sorriso oppure no. I suoi pensieri erano ancora fissi sulle parole che Amni aveva detto. “Se Hyakuhei ottenesse il potere del Cuore di Cristallo Protettore… tu perderai la sacerdotessa.”. Riportò l’attenzione su Kyoko quando sentì il suo battito cardiaco cambiare e iniziare ad accelerare.
Kyoko si alzò facendo cadere la bevanda a terra, diventando pallida mentre si girava verso il villaggio più vicino. Sapeva di essere quasi sempre debole e indifesa, ma quello era un potere che aveva acquisito nel momento in cui aveva toccato le mani della statua vergine nel suo cortile. Li sentiva… i demoni… il male, ovunque.
«Il villaggio… Sennin…» sussurrò, poi iniziò a correre. «Dobbiamo salvarli!».
Toya la afferrò, facendola salire sulla propria schiena, e in pochi minuti raggiunsero il ciglio della scogliera che si affacciava sul villaggio. Vedendo una nuvola minacciosa incombere su di esso, tutti fecero una pausa prima di scattare di nuovo.
«Presto, Toya!» insisté Kyoko con ansia, poi si voltò verso gli altri. Kaen si era già trasformato in drago e Suki e Shinbe lo cavalcavano. Suki pregò silenziosamente di arrivare in tempo per salvare il villaggio e suo padre. Le labbra di Shinbe si assottigliarono, stringendo Suki in un braccio protettivo mentre si dirigevano verso un pericolo sconosciuto.
Toya accelerò e Kyoko si aggrappò saldamente a lui. «Quanti talismani riesci a sentire?». Aveva un brutto presentimento, ma questa volta avrebbe tenuto Kyoko con sé in modo da poterla proteggere. Per un attimo serrò le mani sotto le ginocchia di lei mentre volava tra gli alberi, avvicinandosi al villaggio.
Kyoko chiuse gli occhi, cercando di concentrarsi. СКАЧАТЬ