Название: La caccia di Zero
Автор: Джек Марс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Шпионские детективы
isbn: 9781094312750
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Pettinandosi i capelli trovò un nodo e si strappò qualche filo scompigliato. Scosse la mano e li lasciò cadere lentamente a terra.
I capelli.
Aveva i capelli. E sarebbero stati testati in laboratorio, era una normale procedura della scientifica. Sangue, saliva e capelli. Erano tre cose che dimostravano la sua presenza, e che al momento in cui le aveva lasciate lì era ancora viva. Quando le autorità avessero trovato il pick-up di Thompson, avrebbero anche scoperto il cadavere della donna e avrebbero prelevato campioni. Avrebbero trovato i suoi capelli. Suo padre avrebbe capito che erano state lì.
“Muovetevi,” ordinò loro Rais. “Fuori.” Tenne la porta perché le due ragazze, tenendosi per mano, potesse uscire. Le seguì, guardandosi attorno un’ultima volta per accertarsi che non ci fosse nessuno. Poi estrasse la pesante Smith & Wesson del signor Thompson e la roteò tre le dita. Con un unico gesto fluido, sferrò un colpo con il calcio per spezzare la maniglia del bagno.
“La macchina blu.” Indicò il mezzo con il mento mettendo via la pistola. Le ragazze si diressero piano verso la berlina parcheggiata a poca distanza dal pick-up di Thompson. La mano di Sara tremò nella sua, ma forse era quella di Maya a scuoterle entrambe, non ne era certa.
Rais manovrò l’auto per uscire dalla piazzola e rimettersi in viaggio sulla strada, ma non più verso sud, la direzione che avevano seguito prima. Tornò indietro muovendosi verso nord. Maya capì che cosa stava facendo. Quando le autorità avessero trovato il pick-up di Thompson, avrebbero pensato che avesse continuato per la stessa strada. Avrebbero cercato l’assassino, e loro due con lui, nel posto sbagliato.
Si strappò qualche capello e lo lasciò cadere a terra nella macchina. Lo psicopatico che le aveva rapite aveva ragione su una cosa: il loro fato sarebbe stato determinato da un altro potere, rappresentato da Rais. Ed era qualcosa che lei non capiva appieno.
Avevano solo un modo per evitare qualsiasi cosa quell’uomo avesse in serbo per loro.
“Papà verrà a salvarci,” sussurrò all’orecchio della sorella. “Ci troverà.”
Cercò di sembrare più sicura di quanto non si sentisse.
CAPITOLO DUE
Reid Lawson salì in fretta le scale della sua casa ad Alexandria, in Virginia. Si sentiva rigido, con le gambe ancora insensibili per lo shock di qualche minuto prima, ma il suo volto era una maschera di cupa determinazione. Fece i gradini due alla volta fino al primo piano, anche se temeva quello che vi avrebbe trovato, o più precisamente, quello che non vi avrebbe trovato.
Al piano di sotto e nel cortile c’era una grande attività. Nella strada di fronte alla casa c’erano non meno di quattro auto della polizia, due ambulanze e un camion dei pompieri, come da protocollo nelle situazioni come quella. Agenti in uniforme stavano tendendo il nastro giallo a X davanti alla porta. La scientifica stava raccogliendo campioni del sangue di Thompson nell’ingresso e i follicoli dei capelli delle sue figlie dai cuscini.
Reid quasi non si ricordava di aver chiamato le autorità. A malapena era riuscito a rilasciare una dichiarazione alla polizia, una serie di frasi balbettate e confuse inframezzate da singhiozzi e respiri mozzati, con la mente affollata di orrende possibilità.
Era andato via per il weekend con un’amica. Il vicino avrebbe dovuto tenere d’occhio le sue figlie.
Il vicino ora era morto. Le ragazze erano sparite.
Non appena fu in cima alle scale e lontano da occhi indiscreti fece una telefonata.
“Avresti dovuto chiamare noi per primi,” disse Cartwright a mo’ di saluto. Il vice direttore Shawn Cartwright era il capo della Divisione Attività Speciali e, in via ufficiosa, il capo di Reid alla CIA.
L’hanno già saputo. “Come fai a saperlo?”
“Sei controllato,” rispose l’altro uomo. “Lo siamo tutti. Ogni volta che appaiono i nostri dati nel sistema, che sia il nome, l’indirizzo, il codice fiscale, qualsiasi cosa, la chiamata viene subito mandata all’NSA. Diavolo, se prendi una multa per eccesso di velocità l’agenzia lo sa prima ancora che l’agente ti lasci andare via.”
“Devo trovarle.” Ogni secondo che passava non faceva che pensare che non avrebbe mai più rivisto le sue figlie se non avesse iniziato a cercarle subito, in quell’istante. “Ho visto il corpo di Thompson. È morto da almeno ventiquattro ore, che gli dà un vantaggio enorme su di noi. Mi serve dell’equipaggiamento, e devo muovermi adesso.”
Due anni prima, quando sua moglie, Kate, era morta all’improvviso per un ictus ischemico, si era sentito completamente stordito. Un senso di intorpidimento era sceso su di lui. Niente gli era più sembrato reale, come se da un momento all’altro si sarebbe potuto svegliare da quell’incubo per scoprire che era successo solo nella sua testa.
Non le era stato vicino. Era andato a una conferenza di storia antica dell’Europa… no, non era vero. Quella era la sua storia di copertura. In realtà era stato impegnato in una missione della CIA in Bangladesh, per dare la caccia a una fazione terrorista.
Non era stato vicino a Kate allora e adesso non c’era stato per le sue figlie.
Ma era sicuro come l’inferno che le avrebbe ritrovate.
“Ti aiuteremo, Zero,” gli garantì Cartwright. “Sei uno di noi e ci prendiamo cura dei nostri. Stiamo mandando dei tecnici a casa tua per aiutare la polizia nelle indagini. Si fingeranno personale della Homeland Security. La nostra scientifica è più veloce; dovremmo avere una pista sul colpevole entro…”
“So già chi è stato,” lo interruppe Reid. “È stato lui.” Non aveva alcun dubbio su chi fosse stato, chi avesse rapito le sue figlie. “Rais.” Anche solo pronunciare quel nome ad alta voce rinnovò la sua rabbia, che gli si accese nel petto per irradiarsi in tutte le membra. Serrò i pugni per evitare che gli tremassero le mani. “L’assassino di Amun che è scappato dalla Svizzera. È stato lui.”
Cartwright sospirò. “Zero, fino a quando non avremo prove non possiamo esserne sicuri.”
“Io lo sono già. Lo so. Mi ha mandato una loro foto.” Aveva ricevuto l’immagine, spedita dal telefono di Sara verso quello di Maya. C’erano le sue due figlie, ancora in pigiama, strette insieme sui sedili posteriori del pick-up rubato di Thompson.
“Kent,” disse con attenzione il vice direttore, “ti sei fatto diversi nemici. Questo non conferma…”
“È stato lui. So che è stato lui. Quella foto è la prova che sono vive. Mi sta provocando. Chiunque altro avrebbe…” Non riuscì a costringersi a dirlo ad alta voce, ma tutti gli altri nemici che Kent Steele si era fatto nel corso della sua carriera avrebbero solo ammazzato le due ragazze per vendetta. Rais lo stava facendo perché era un fanatico convinto di essere destinato a ucciderlo. Significava che voleva farsi trovare, con un po’ di fortuna insieme alle sue figlie.
Solo che non so se saranno ancora vive quando succederà… Si premette le mani alla fronte, come per strappare quell’idea dalla sua testa. Rimani lucido. Non devi nemmeno pensarci.
“Zero?” lo chiamò Cartwright. “Ci sei ancora?”
Reid tirò un sospiro per calmarsi. “Sono qui. Ascolta, dobbiamo rintracciare il СКАЧАТЬ