Название: Mariti Nel Mirino
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Зарубежные детективы
isbn: 9781640296619
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Quest’uomo non se ne sarebbe andato via con Jilly.
Prima che Scarlatti richiudesse di nuovo lo sportello, Riley ci mise dentro il braccio per bloccarlo. Lo sportello la colpì dolorosamente ma non si chiuse.
Riley mantenne lo sportello spalancato e vide che Scarlatti non si era neanche preoccupato d’indossare la cintura di sicurezza.
Lei lo afferrò per il braccio e lo trascinò, imprecando e lottando, fuori dall’auto.
Era un uomo grosso, e più forte di quanto lei si aspettasse. Lui si liberò da lei, e sollevò il pugno per colpirla al viso. Ma Riley fu più veloce. Lo colpì forte al plesso solare, e lo sentì perdere fiato, mentre cadeva in avanti. Poi, lo colpì alla nuca.
L’uomo cadde sul volto a terra.
Riley recuperò la pistola dove le era caduta, e la rimise nella fondina.
In quel momento, diverse guardie di sicurezza la circondarono. Per fortuna, una di loro era l’uomo che aveva affrontato all’interno del terminal.
“Tutto OK” l’uomo gridò alle altre guardie. “E’ dell’FBI.”
Le guardie preoccupate mantennero obbedientemente la distanza.
Ora Riley sentì Jilly gridare dall’interno dell'auto …
“Mamma! Apri il portellone”
Quando Riley si avvicinò al veicolo, vide che la donna, Barbara Long, era seduta davanti, al lato passeggero, con uno sguardo terrorizzato.
Senza dire una parola, Riley toccò il pulsante di chiusura che controllava tutti gli sportelli.
Jilly aprì il portello e uscì fuori dall’auto.
Barbara Long aprì lo sportello al suo fianco; sembrava che sperasse di scappare via. Ma una delle guardie la fermò prima che facesse due passi.
Ormai sconfitto, Scarlatti stava provando a rimettersi in piedi.
Riley si chiese …
Che cosa dovrei farne di quest’uomo? Arrestarlo? E lei?
Sembrava una perdita di tempo ed energia. Inoltre, lei e Jilly avrebbero potuto restare bloccate lì a Phoenix per giorni, insistendo con le accuse contro di lui.
Mentre provava a rimettere insieme le idee, sentì la voce di Jilly dietro di sé …
“Mamma, guarda!”
Riley si voltò e vide Jilly stringere un grosso cane dalle grandi orecchie tra le braccia.
“Avresti potuto semplicemente lasciare andare il mio ex-padre” Jilly disse con un sorriso malizioso. “Dopotutto, mi ha riportato il cane. Non è stato gentile da parte sua?”
“E’ …” Riley balbettò con stupore, provando a ricordare il nome della cucciola di cui Jilly aveva parlato.
“Questa è Darby” Jilly replicò con orgoglio. “Adesso può venire a casa con noi.”
Riley esitò per un lungo istante, poi sentì disegnarsi un sorriso sul suo viso.
Si guardò intorno, in direzione delle guardie e disse: “Fate di quest’uomo quello che volete. E anche della sua donna. Io e mia figlia abbiamo un aereo da prendere.”
Riley si allontanò dalle guardie perplesse insieme a Jilly e alla cagnolina.
“Forza” disse alla figlia. “Dobbiamo trovare un trasportino. E spiegare tutto alla compagnia.”
CAPITOLO SETTE
Mentre il loro aereo scendeva verso Washington DC, Jilly sedeva rannicchiata contro la spalla di Riley, dormicchiando. Persino la cagnolina, nervosa e lamentosa all’inizio del volo, si era accucciata. Darby si era fatta palla e dormiva serena nel trasportino, che avevano frettolosamente acquistato dalla compagnia aerea. Jilly aveva spiegato a Riley che Barbara Long le si era avvicinata fuori dalla toilette, e l’aveva convinta ad andare con lei a prendere Darby, dichiarando che odiava i cani e voleva che Jilly l’avesse con sé. Quando era arrivata all’auto, Barbara l’aveva spinta all’interno e chiuso gli sportelli, e poi si erano allontanate.
Adesso che la disavventura era terminata, Riley si ritrovò a pensare di nuovo alla strana telefonata ricevuta ieri sera da Morgan Farrell …
“Ho ucciso il bastardo” Morgan aveva detto.
Riley aveva chiamato immediatamente la polizia di Atlanta, ma non aveva ricevuto altre notizie da allora, e non aveva avuto il tempo di controllare e scoprire che cosa fosse accaduto.
Si chiese se Morgan avesse detto la verità, o se avesse mandato i poliziotti a vuoto?
Ora Morgan era in custodia?
La sola idea che quella donna fragile avesse ucciso sembrava assurda a Riley.
Ma Morgan era stata alquanto insistente.
Riley ripensò alle sue parole …
“Sto guardando il suo corpo disteso a letto, ha ferite da coltello ovunque, e ha perso molto sangue.”
Riley sapeva fin troppo bene che persino le persone più miti potevano essere portate a compiere gesti estremi. Di solito, il delitto si manifestava a causa di distorsioni nella loro personalità, qualcosa di represso e nascosto che emergeva in circostanze estreme, inducendo imprevedibilmente a commettere atti apparentemente disumani.
Morgan le aveva anche detto: “Sono stata poco lucida ultimamente.”
Forse la donna aveva soltanto fantasticato o era stata vittima di allucinazioni per tutto il tempo.
Riley si disse …
Qualunque cosa sia accaduta, non è una mia preoccupazione.
Era ora che si concentrasse sulla propria famiglia … ora aveva due figlie e, inaspettatamente, una cagnolina.
E non era anche giunto il momento che lei tornasse a lavoro?
Ma Riley non poté fare a meno di pensare che, dopo l’udienza di oggi e i drammi all’aeroporto, forse meritava un buon periodo di riposo. Non avrebbe dovuto prendersi almeno un altro giorno prima di tornare a Quantico?
Riley sospirò, quando se ne rese conto …
Probabilmente no.
Il suo lavoro era importante per lei. E pensava che potesse esserlo anche per il mondo in generale. Ma quell’idea finì per preoccuparla.
Che genere di genitore lavorava, un giorno dopo l’altro, dando la caccia ai mostri più orrendi, e finendo talvolta per trovare qualcosa più di un po’ del mostro in se stessa durante la caccia?
Sapeva che, talvolta, non poteva fare a meno di portare il suo difficile СКАЧАТЬ