Название: Obiettivo Primario
Автор: Джек Марс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Le Origini di Luke Stone
isbn: 9781640298705
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Due uomini erano davanti alla porta, e si stavano sollevando le armi automatiche dalle spalle. Portavano le barbe lunghe e i turbanti dei talebani.
POP! POP! POP! POP! POP!
Luke sparò senza pensarci. I due uomini cadere a terra.
All’improvviso, dietro di lui ci fu un’esplosione. Si lanciò un’occhiata alle spalle, ma era impossibile vedere che cosa stava succedendo. Entrò in casa. Un istante più tardi, altri quattro uomini apparvero al suo fianco, il suo A-Team. Assunsero posizione di tiro nell’ingresso di pietra, rivolti verso il resto della casa.
Si tolsero simultaneamente le maschere con i respiratori, come un sol uomo. Martinez si avvicinò ai talebani stesi a terra e sparò entrambi alla testa. Non toccò nessuno dei due.
“Morti!” disse.
Lì era più silenzioso.
“Capo del B-Team,” disse Luke nel microfono del suo elmetto. “Situazione?”
Heath entrò correndo nella casa dall’oscurità.
“Capo del B-Team…”
“Stiamo difendendo l’ingresso,” disse una voce nell’elmetto di Luke. Era Murphy. Il suo accento del Bronx era inconfondibile. “Stone! Non siamo messi bene. È un’imboscata! Ci stavano aspettando!”
“Continua a difendere l’ingresso, Murph . Usciremo tra un paio di minuti.”
“Sarà meglio che facciate in fretta, amico. Qualcuno sapeva che stavamo arrivando. Non ci vorrà molto perché ne arrivino altri, e non riesco a vedere a due metri dal naso.”
La squadra di Luke era già avanzata nella casa. Heath entrò subito dopo di lui.
“Tieni duro. Siamo dentro.”
“Datevi una mossa,” disse la voce di Murphy. “Non so se saremo ancora qui.”
“Murphy! Continuate a tenere l’ingresso! Noi usciremo subito.”
“Ricevuto,” rispose lui.
Luke si voltò verso il corridoio buio.
Un altro uomo apparve, uno robusto con una veste bianca. Era riuscito a mettere il dito sul grilletto, ma sparò senza criterio. Luke si inginocchiò e lo prese di mira.
POP! Un cerchio rosso scuro gli apparve sul petto.
Sembrò sorpreso, ma poi scivolò senza forze a terra.
Luke avanzò nei corridoi bui, facendo attenzione a qualsiasi suono davanti a sé. Non dovette aspettare a lungo.
BANG!
Un lampo seguito da uno scoppio risuonò, e poi un altro.
BANG!
Più avanti esplosero urla e colpi di pistola. Luke vi si avvicinò lentamente, scivolando lungo il muro. C’erano dei suoni anche alle sue spalle, fuori dalla casa: fuoco automatico e scoppi.
Luke controllò il cronometro. Erano arrivati a terra da meno di quattro minuti e l’intera missione era già andata completamente a monte.
“Stone!”
Di nuovo la voce di Murphy. “Ci sono guai. Barbari alle porte. Ripeto: l’ingresso principale è sotto attacco. Gli ostili stanno arrivando. Abbiamo uomini a terra. Hastings è a terra. Bailey è a terra. Ci stiamo ritirando dentro la casa.”
“Uh, negativo, B-Team. Mantenete la posizione!”
“Non c’è niente da mantenere,” disse Murphy. “Ci stanno facendo a pezzi! Hanno dei fucili anti carro là fuori.”
“Mantenetela lo stesso. È la nostra unica via d’uscita.”
“Maledizione, Stone!”
“Murphy! Proteggi l’ingresso!”
Luke continuò ad avanzare nella casa.
C’erano delle urla davanti a lui. Attraversò una porta, varcò la soglia… e trovò una scena di caos totale.
Nella grande stanza nel retro dell’edificio c’erano almeno quindici persone. I pavimenti erano coperti di grossi tappeti sovrapposti. Alle pareti erano appesi tappeti, stoffe ornate e riccamente colorate che raffiguravano vasti panorami, deserti, montagne, giungle, cascate.
Simmons era morto. Era steso sulla schiena, il suo corpo scomposto, gli occhi aperti e fissi. Non aveva più l’elmetto e la parte del cranio al di sopra dei suoi occhi era scomparsa. Anche due donne erano morte. Un ragazzino, un maschio, era morto. Tre uomini in turbante e tunica erano morti. Era un massacro. C’erano pistole e sangue su tutto il pavimento.
In fondo, vicino a una porta chiusa, era assiepato un gruppo di persone. Diversi uomini in tunica e turbante tenevano dei bambini davanti a loro, e puntavano dei fucili. Dietro a tutti, era nascosto un ultimo uomo, tanto riparato che Luke riusciva a malapena a vederlo.
Doveva essere l’obiettivo.
In tutta la camera, la squadra di Luke era accovacciata o inginocchiata, immobile come statue, i facili puntati sul gruppo, alla ricerca del colpo. Il tenente colonnello Heath era in piedi al centro della stanza, con la mitragliatrice MP5 puntata verso l’assembramento.
“Va bene,” disse Luke. “Va bene. Nessuno faccia…”
“Abbassate le armi!” gridò Heath in inglese. Aveva uno sguardo folle. Era concentrato solo su una cosa: raggiungere l’obiettivo.
“Heath!” intimò Luke. “Rilassati. Ci sono dei bambini. Possiamo…”
“Vedo i bambini, Stone.”
“Allora—”
Heath sparò, una scarica dell’arma automatica.
Subito Luke si lanciò a terra, mentre da ogni direzione partivano spari. Si coprì la testa, si strinse su se stesso, e diede le spalle alla scena.
La sparatoria durò diversi secondi. Persino quando fu conclusa qualche colpo continuò a risuonare, uno ogni pochi secondi, come gli ultimi popcorn a cuocersi. Quando finalmente tutto finì, Luke sollevò la testa. Il gruppo di persone vicino alla porta chiusa era una pila gemente a terra.
Heath era stato abbattuto. Non gli importava, era il tenente colonnello il colpevole di quell’incubo.
Un altro dei suoi uomini era a terra, in un angolo della stanza. Dio, che macello. Tre uomini abbattuti. Un numero sconosciuto di civili morti.
Luke si alzò in piedi. Due uomini fecero lo stesso in contemporanea. Uno era Martinez. L’altro era Colley. I due si avvicinarono al gruppo in fondo, muovendosi lentamente, con i fucili ancora spianati.
Luke si guardò intorno. C’erano cadaveri ovunque. Simmons era morto. Heath… un grosso buco si apriva nella sua testa dove avrebbe dovuto avere la faccia. Non aveva СКАЧАТЬ