Название: Oscurita’ Perversa
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un Mistero di Riley Paige
isbn: 9781632918338
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Riley sapeva che le immagini, che stava per mostrare, avrebbero scioccato gli studenti dell’Accademia dell’FBI. Alcuni probabilmente non sarebbero stati in grado di affrontarle. La donna scrutò i giovani volti entusiasti che la guardavano dai loro banchi a semicerchio disposti in fila.
Vediamo come reagiscono, lei pensò. Quest’esperienza potrebbe essere importante per loro.
Naturalmente, Riley sapeva che, tra tutti i crimini possibili, l’omicidio seriale era raro. Eppure, quei giovani dovevano imparare tutto quello che occorreva imparare. Aspiravano a diventare degli agenti FBI. destinati a lavorare sul campo, e presto si sarebbero resi conto che la maggior parte dei poliziotti locali non aveva alcuna esperienza con i serial killer. L’Agente Speciale Riley Paige era un’autorità in tale settore.
Premette il telecomando. Le prime immagini che apparvero in successione sull’enorme schermo piatto non erano violente. Si trattava di cinque ritratti femminili a carbone, che andavano da una ragazza ad una donna di mezza età. Tutte erano belle e sorridenti; i ritratti erano stati realizzati con abilità e amabile maestria.
Cliccando sul telecomando, Riley disse: “Questi cinque ritratti sono stati realizzati otto anni fa da un artista di nome Derrick Caldwell. Ogni estate guadagnava molto con i ritratti di turisti al Dunes Beach Boardwalk, qui in Virginia. Queste donne erano tra le sue ultime clienti.”
Dopo l’ultimo dei cinque ritratti, Riley premette di nuovo sul telecomando. La fotografia successiva era un’immagine orribile di un congelatore aperto, con all’interno parti femminili smembrate. Sentì gli studenti sussultare.
“Questo è quanto è rimasto di quelle donne” Riley commentò. “Mentre le disegnava, Derrick Caldwell si è convinto, usiamo le sue stesse parole, che ‘erano troppo belle per vivere.’ Perciò le ha perseguitate ad una ad una, le ha uccise e le ha tenute nel suo congelatore.”
Riley cliccò di nuovo, e le immagini successive erano ancora più scioccanti. Si trattava di fotografie scattate dal team del coroner dopo il riassemblaggio dei corpi.
Riley disse: “Alla fine, Caldwell ha ‘mischiato’ le parti dei corpi, così che le donne fossero disumanizzate al di là del riconoscimento.”
Riley si voltò verso la classe. Uno studente si stava precipitando verso l’uscita, stringendosi lo stomaco. Alcuni erano sul punto di vomitare. Altri invece, erano in lacrime. Soltanto un piccolo gruppo sembrava essere impassibile.
Paradossalmente, Riley era sicura che proprio gli studenti impassibili non sarebbero stati in grado di superare la fase di addestramento dell’accademia. Ai loro occhi, quelle erano delle semplici fotografie, per nulla reali. Non sarebbero stati in grado di gestire il vero orrore in prima persona. Non avrebbero saputo gestire le conseguenze personali, provocate dallo shock né superare lo stress post-traumatico. Visioni di una torcia accesa ancora riempivano la sua mente a volte ma il suo PTSD stava scemando: stava guarendo. Ma certamente uno deve provare le cose prima di poter guarire.
“E ora” Riley disse, “farò un paio di affermazioni, e voi mi direte se sono vere o false. Ecco la prima. ‘Molti serial killer uccidono per motivi sessuali.’ Vero o falso?”
Delle mani si sollevarono tra gli studenti. Riley indicò uno studente dallo sguardo piuttosto entusiasta, seduto nella prima fila.
“Vero?” lo studente chiese.
“Esatto, vero” Riley rispose. “Sebbene ci possano essere altre ragioni che inducono a uccidere, una componente sessuale è piuttosto frequente. Può esprimersi in varie forme, talvolta piuttosto bizzarre. Derrick Caldwell è un classico esempio. Il coroner ha determinato che ha commesso atti di necrofilia sulle vittime, prima di smembrarle.”
Riley vide che molti studenti stavano prendendo appunti sui loro computer portatili. E proseguì: “Ora, ecco un’altra affermazione. ‘I serial killer infliggono una violenza crescente alle loro vittime, mentre continuano ad ucciderle.’”
Di nuovo si sollevarono delle mani. Stavolta, Riley indicò uno studente seduto alcune file indietro.
“Vero?” lo studente disse.
“Falso” corresse Riley. “Sebbene io stessa abbia visto alcune eccezioni, molti casi non mostrano alcun cambiamento nel tempo. Il livello di violenza di Derrick Caldwell è rimasto costante, durante l’atto dell’omicidio. Ma l’uomo si è rivelato imprudente, non era certo un genio del male. E’ diventato avido. Ha catturato le sue vittime in un periodo di un mese e mezzo. Suscitando un’attenzione di questo genere, ha reso la sua cattura inevitabile.”
La donna dette un’occhiata all’orologio e si rese conto che la sua ora era giunta al termine.
“E’ tutto per oggi” disse. “Ma ci sono molte supposizioni errate sui serial killer e molti miti sono ancora in circolazione. L’Unità di Analisi Comportamentale ha raccolto ed analizzato i dati, e io ho lavorato a casi seriali in tutto il paese. Abbiamo ancora molte informazioni da fornire.”
Gli studenti iniziarono a sciamare via, e Riley cominciò a raccogliere tutto il suo materiale per tornare a casa. Tre o quattro studenti si radunarono intorno alla sua cattedra per porle delle domande.
Uno le chiese: “Agente Paige, non è stata coinvolta nel caso di Derrick Caldwell?”
“Sì” rispose. “Ne parleremo un’altra volta.”
Era una storia che avrebbe preferito non raccontare, ma non lo disse.
Una giovane domandò: “L’esecuzione di Caldwell è già avvenuta?”
“Non ancora” ribatté secca Riley. Provando a non essere sgarbata, passò davanti agli studenti, diretta all’uscita.
Non si sentiva di parlare dell’imminente esecuzione di Caldwell. La verità era che aspettava che questa fosse programmata di lì a poco. Essendo la principale responsabile della sua cattura, aveva diritto ad assistere alla sua esecuzione. Non aveva ancora deciso se presenziare oppure no.
Riley si sentiva bene mentre usciva dall’edificio, in un piacevole pomeriggio di settembre. Dopotutto, era ancora in congedo.
Aveva sofferto di PTSD sin da quando un maniaco assassino l’aveva tenuta prigioniera. Era fuggita ed era riuscita infine a catturare il suo tormentatore. Ma neppure allora era andata in ferie. Aveva continuato a lavorare per risolvere un altro caso, una terribile vicenda nel nord dello Stato di New York: infine era terminata con il suicidio del killer, che si era squarciato la gola proprio di fronte a lei.
Quel momento ancora la ossessionava. Quando il suo supervisore, Brent Meredith, le aveva proposto un altro caso, lo aveva rifiutato. Seguendo la proposta di Meredith, aveva invece accettato di insegnare all’Accademia dell’FBI di Quantico.
Entrata nell’auto, Riley cominciò a guidare verso casa, pensando a quanto saggia quella scelta fosse stata. Finalmente, la sua vita aveva un senso di pace, di calma.
E ancora, mentre guidava, una sensazione spaventosa e familiare cominciò ad impossessarsi di lei, facendo sì che il suo cuore cominciasse a battere forte nel bel mezzo di una splendida giornata di sole. Si trattava di una forte intuizione, comprese, che qualcosa di tremendo stesse per verificarsi.
E, per quanto provasse a vedersi in quella calma per sempre, sapeva, ne era certa, che tale sensazione non sarebbe durata.