Название: Il Sussurratore delle Catene
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un Mistero di Riley Paige
isbn: 9781632916761
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Il problema è che nessuno delle due opzioni ha senso. Non abbiamo questo tipo di problema a Reedsport.
Siamo solo una piccola cittadina turistica sull’Hudson, con una popolazione di circa settemila abitanti. A volte, dobbiamo risolvere una rissa o tirare un turista fuori dal fiume. E questo il massimo è del crimine che in genere affrontiamo qui.”
Riley ci pensò. In realtà, questo sembrava proprio un caso per il BAU e forse Alford si sarebbe dovuto rivolgere direttamente a Meredith.
Ma, guardando in direzione dell’ufficio di Meredith, vide che non era ancora ritornato. Lo avrebbe aggiornato dopo. Nel frattempo, forse poteva essere di aiuto.
“Quali sono le cause della morte?” lei chiese.
“Gola squarciata, per entrambe.”
Riley provò a non mostrarsi sorpresa. Uno strangolamento o un colpo secco erano molto più comuni dello squarcio.
Questo sembrava un killer davvero insolito. Ma, nonostante tutto, era il tipo di psicopatico che Riley conosceva bene. Era specializzata in casi del genere. Era un peccato che non riuscisse a sfruttare le sue capacità ma, alla luce del suo recente trauma, non intendeva accettare questo incarico.
“Avete portato via il corpo?” Riley chiese.
“Non ancora” Alford disse. “E’ ancora appeso lì.”
“Allora non prendetelo. Lasciatelo lì per ora. Aspettate l’arrivo dei nostri agenti.”
Alford non sembrò contento.
“Agente Paige, questo sarà difficile. E’ proprio vicino ai binari ferroviari, ed è visibile dal fiume. E la città non ha bisogno di questo tipo di pubblicità. Sono sottoposto a molta pressione.”
“Lo lasci” Riley disse. “So che non è facile, ma è importante. Non ci vorrà molto. Questo pomeriggio arriveranno gli agenti.”
Alford annuì silenziosamente.
“Ha delle altre fotografie dell’ultima vittima?” Riley chiese. “Qualche primo piano?”
“Certo, glieli mostro subito.”
Riley si ritrovò a guardare una serie di foto dettagliate del cadavere. I poliziotti locali avevano fatto un buon lavoro. Le foto mostravano quanto le catene fossero strette ed avvolte in modo elaborato intorno al cadavere.
Infine, giunse un primo piano del volto della vittima.
Per Riley fu come se il cuore le uscisse fuori dalla gola. Gli occhi della vittima sporgevano, e la bocca era chiusa con una catena. Ma non fu quello a scioccare Riley.
La donna somigliava molto a Marie. Era più vecchia e più pesante, ma, a parte questo, Marie avrebbe finito con l’assomigliarle molto se avesse vissuto per un altro decennio circa.
Per Riley quell’immagine fu come ricevere un colpo al basso ventre. Fu come se Marie l’avesse chiamata, chiedendole di prendere il killer.
Immediatamente seppe che doveva prendere questo caso.
Capitolo 4
Peterson guidava la sua auto, ad un’andatura normale, felice di essere riuscito ad individuare la ragazza. Finalmente, l’aveva trovata. La figlia di Riley era lì e camminava da sola verso la scuola, senza neppure immaginare di essere seguita e di stare per morire.
Mentre la guardava, la vide fermarsi improvvisamente e voltarsi, come se sospettasse di essere osservata. La ragazza restò ferma lì, come indecisa. Qualche altro studente le passò davanti, entrando nella scuola.
Peterson continuò a guidare, aspettando di vedere la prossima mossa della giovane.
Non che a lui importasse di lei in modo particolare.
Il vero bersaglio della sua vendetta era Riley, la donna che aveva rovinato tutto e doveva pagare. Lo aveva già fatto, in un certo senso; in fondo lui aveva spinto Marie Sayles al suicidio. Ma ora, doveva portarle via la ragazza, che era la persona che contava di più per la donna.
La ragazza, con sua grande gioia, cominciò a tornare indietro e ad allontanarsi dalla scuola. Sembrava che avesse deciso di non andarci quel giorno.
Il cuore dell’uomo batteva forte, voleva catturarla. Ma non poteva. Doveva sforzarsi di essere paziente. C’erano ancora altre persone in giro.
Peterson proseguì e girò intorno all’isolato, forzandosi a pazientare, mentre a stento tratteneva il sorriso, pregustando la gioia dell’azione. Quello che aveva in mente per la figlia avrebbe fatto soffrire Riley in un modo che non pensava possibile. Inoltre, per quanto allampanata e goffa, la ragazza assomigliava molto a sua madre e questo gli avrebbe dato ancora più soddisfazione.
Mentre girava intorno all’isolato, vide che la ragazza stava camminando a passo svelto lungo la strada. Si fermò e rimase ad osservarla per alcuni minuti; infine la vide incamminarsi per una strada, che conduceva fuori città. Se fosse tornata a casa da sola, quello sarebbe stato il momento perfetto per rapirla.
Col cuore che batteva forte, pregustando il piacere della vendetta, Peterson girò intorno ad un altro isolato con la sua auto.
Bisognava saper rinviare certi piaceri, Peterson lo sapeva, per cogliere il momento giusto. Una gratificazione rinviata rendeva tutto più piacevole. Lo aveva imparato in anni di crudeltà perpetrata per il suo piacere.
Vale davvero la pena di aspettare, pensò con soddisfazione.
Quando tornò indietro e la vide di nuovo, Peterson scoppiò in una sonora risata. Stava facendo l’autostop! Dio era con lui quel giorno. Senza dubbio era destinato a prendersi la vita di quella ragazza.
Accostò l’auto a lei, e le sorrise nel modo più piacevole possibile.
“Vuoi un passaggio?”
La ragazza contraccambiò con un grosso sorriso. “Grazie. Sarebbe grandioso.”
“Dove sei diretta?” domandò.
“Vivo poco dopo fuori città” e gli diede l’indirizzo.
L’uomo rispose: “Sto andando proprio da quelle parti. Salta su.”
La ragazza salì accanto a lui. Con sua grande gioia, Peterson si accorse del fatto che aveva persino gli occhi nocciola della madre.
Peterson premette i bottoni per la chiusura di sportelli e finestrini. Al tranquillo rimbombo dell’aria condizionata, la ragazza non ci fece neanche caso.
*
April sentì una piacevole scarica di adrenalina, mentre allacciava la cintura di sicurezza. Non aveva mai fatto l’autostop prima d’ora. La madre sarebbe andata su tutte le furie, se lo avesse scoperto.
Naturalmente, April si diceva che sarebbe stata una buona lezione per la madre.
Era stato davvero un gesto scorretto averla СКАЧАТЬ