Ossessionata . Морган Райс
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Читать онлайн книгу Ossessionata - Морган Райс страница 12

СКАЧАТЬ che si fa?” Caitlin gridò.

      Caleb la guardò e pigiò l’acceleratore.

      “Ora reggiti forte” le disse.

      Caitlin ebbe giusto il tempo di stringergli la vita con le braccia, prima che la moto sfrecciasse via ad alta velocità.

*

      La moto correva lungo la strada. Caitlin era esausta. Appoggiò la testa contro la schiena di Caleb, confortata dal battito regolare del suo cuore, e rivolse uno sguardo alla notte buia. Ma sapeva di non poter riposare. Scarlet aveva bisogno del suo aiuto, e non poteva in alcun modo riposarsi neanche per un istante, mentre la figlia era in pericolo.

      “Idee?” Caleb gridò al di sopra della spalla, sforzandosi di far sentire la sua voce, superando il rumore del vento e quello delle sirene della polizia. “Direzioni?”

      Caitlin capì che lui stava provando con tutte le sue forze a restare calmo, ma era stanco quanto lei.

      “Non riesco a sentirla” Caitlin gli gridò. “Non adesso.”

      Lui non disse niente, ma Caitlin vide le sue mani irrigidirsi sul manubrio, mentre le nocche diventavano bianche.

      La moto proseguì, aumentando gradualmente la distanza tra loro e le auto della polizia.

      La strada si era ridotta ad una stretta viuzza di campagna. Cominciò a salire su una collina. Poi, imboccarono una discesa ripida, fiancheggiando la parete di un dirupo. Con lo stomaco sottosopra, Caitlin si strinse alla schiena di Caleb, per proteggersi. Il vento le danzava tra i capelli.

      Proprio allora, sentì qualcosa vibrare nella sua tasca. Pensò che non poteva trattarsi del suo cellulare ma, con sua grande sorpresa, si accorse subito che il telefono era sopravvissuto incredibilmente al tuffo nell’oceano. Fino ad allora non aveva avuto campo ma ora, improvvisamente, era tornato attivo, lampeggiando per indicare che aveva ricevuto un messaggio vocale.

      Caitlin compose il numero della posta vocale, e ascoltò la voce affrettata di Aiden, dall'altro capo del telefono.

      “Caitlin” disse. “Dove sei? Devi richiamarmi subito.”

      Il messaggio era terminato. Era tutto lì. Lei pigiò il tasto per comporre automaticamente l’ultimo numero, ma non c'era campo.

      “Accidenti!” gridò.

      “Che cosa c'è?” Caleb le chiese, girandosi verso di lei.

      “Dobbiamo accostare” Caitlin rispose, accorgendosi che la batteria del cellulare era ridotta all'1%.

      “Non posso farlo” il marito replicò. “Abbiamo la polizia alle calcagna. Dobbiamo allontanarci da qui come prima cosa.”

      Proprio in quel momento, Caitlin notò una grotta sul fianco del dirupo.

      “Lì dentro!” gridò.

      Caleb seguì la sua indicazione, manovrando la moto con la precisione di un pilota consumato, riuscendo ad infilarsi nella grotta, sollevando la polvere prima di fermarsi.

      Appena furono fermi, l’uomo si rivolse alla moglie. “Riesci a sentire Scarlet?”

      “No” Caitlin rispose. “Il mio telefono è tornato attivo. Devo chiamare Aiden.”

      Proprio in quell'istante, le auto della polizia, che fino ad allora erano state alle loro calcagna, sfrecciarono a sirene spiegate davanti alla piccola grotta, dov'erano nascosti Caitlin e Caleb.

      Caitlin afferrò il suo cellulare, e compose il numero di Aiden, pregando che la batteria tenesse. L'uomo rispose al terzo squillo.

      “Sono stata un po' occupata” Caitlin rispose, pensando al viaggio in aereo e al tuffo nell'oceano. “Allora, che cosa dovevi dirmi?”

      Caitlin ascoltò il suono della voce di Aiden dall'altro capo del telefono, mentre trascinava i piedi e sfogliava libri e carte. Lei sentì crescere la sua frustrazione.

      “Potresti sbrigarti per favore?” Caitlin gli disse, aggressivamente. “Non mi resta molta batteria.”

      “Ah, sì” l'uomo disse infine.

      “Allora?” Caitlin insisté. “Dimmi!”

      “Ridimmi quella filastrocca. Dimmi la filastrocca che dovrebbe costituire la cura.”

      Caitlin frugò nelle tasche, ed estrasse gli appunti che aveva preso quando studiava il libro. Ma erano fradici, e l'inchiostro si era sciolto. Allora chiuse gli occhi e provò a visualizzare la pagina, così come l'aveva letta. Le parole cominciarono ad apparire nella sua mente.

      “Sono il mare, il cielo e la sabbia,

      sono il polline nel vento.

      Sono l'orizzonte, la terra incolta, l'erica sulla collina.

      Sono ghiaccio,

      sono niente,

      sono estinto.”

      Caitlin aprì gli occhi, e le parole svanirono dalla sua mente. Ci fu un lungo momento, in cui Aiden restò in silenzio.

      Caitlin voleva gridargli di sbrigarsi.

      “Caitlin!” lui disse infine. “Ce l'ho. Ce l'ho!”

      “Dimmi” Caitlin rispose frettolosamente, sentendo il cuore battere all'impazzata.

      “Siamo stati talmente sciocchi! Non è affatto una filastrocca.”

      Caitlin era perplessa ora.

      “In che senso non è una filastrocca? Non capisco.”

      “Intendo dire che la filastrocca non è la cura” Aiden replicò, farfugliando sopra le parole con eccitazione. “La filastrocca è un indizio per la cura!”

      Caitlin sentì il suo cuore battere forte.

      “Allora qual è l'indizio?” lei chiese.

      “Caitlin! Pensaci. E' una filastrocca. Offre indicazioni. Ti sta dicendo di andare da qualche parte.”

      Caitlin sentì che stava sbiancando, mentre rilesse le parole nella sua mente.

      “Sono il mare, il cielo e la sabbia” continuò a ripetere sottovoce. Poi, improvvisamente, ci arrivò. “No. Non vuoi dire—”

      “Sì” Aiden rispose. “S. F. I. N. G. E.”

      “La città dei vampiri” Caitlin sussurrò sottovoce.

      Naturalmente. Prima che Scarlet sparisse, mettendo in pericolo la sua vita, Caitlin aveva provato a cercare la cura, un modo per far tornare sua figlia umana, annullando la sua essenza da vampira. Pensò che le parole sulla pagina dovevano essere lette a Scarlet, per curarla, che quello che lei aveva trovato fosse la cura. Ma no. Quello che aveva trovato erano istruzioni che l'avrebbero condotta alla cura stessa. Caitlin aveva permesso che la sua istintiva ansia di madre sopraffacesse la studiosa logica che avrebbe dovuto essere in quel momento, quella che avrebbe dovuto capire che la filastrocca non era una cura, ma una mappa.

      “Grazie, СКАЧАТЬ