Ossessionata . Морган Райс
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Читать онлайн книгу Ossessionata - Морган Райс страница 13

СКАЧАТЬ alzò gli occhi, guardando Caleb in attesa.

      “Allora?” lui disse.

      “So dove andare” Caitlin rispose, aggrappandosi a un filo di speranza per la prima volta dopo tanto tempo.

      Caleb sollevò un sopracciglio, e guardò sua moglie.

      “Dove?” le chiese.

      Caitlin sorrise.

      “Andiamo in Egitto.”

      CAPITOLO OTTO

      Lore era su un mucchio di detriti nel bel mezzo delle rovine del Castello di Boldt. Le eliche dell’elicottero, ormai abbassatosi quasi a terra, facevano sì che il vento facesse svolazzare i suoi abiti logori e gli scompigliasse i capelli. Si guardò intorno, scrutando i danni causati dall'aereo. L'odio lo colmò completamente.

      Pianse, il pugno alzato in direzione del crollo dell'antico castello. Poi, fece un respiro profondo. Non c'era tempo da perdere. La sua gente sarebbe morta, sradicata prima dell'inizio del nuovo giorno. La loro unica speranza era trovare la ragazza che aveva rubato il cuore di suo cugino. E questo implicava uccidere chiunque si frapponesse tra loro.

      Ma gli Immortali erano nel panico, sorpresi dalla presenza dell'elicottero. Poi, cominciarono a uscire fuori dalla grande sala; alcuni uscirono fuori dal castello, correndo incontro alla propria morte inevitabile.

      “Che cosa stai pensando, figliolo?” una voce accanto a Lore disse, destandolo dai propri pensieri.

      Lui abbassò lo sguardo e vide sua madre che lo guardava. Sebbene le esperienze tra figli e genitori degli Immortali fossero diverse da quelle degli umani, Lore rispettava ancora la donna che lo aveva nutrito, vestito, e tenuto al sicuro per tutta l'infanzia. Il pensiero della sua morte alla fine della notte, lo fece trasalire, più di quanto lo facesse sentire la sua stessa morte.

      “Sto pensando a Sage” lui replicò. “Lo abbiamo usato come esca, prima, e la ragazza è arrivata.”

      La madre si accigliò.

      “Pensi che ci sia ancora speranza?” lei chiese, tranquillamente.

      Lore riconobbe l'affaticamento negli occhi della donna.  Era pronta a morire. O almeno, era pronta a smettere di lottare.

      Ma non era così per Lore. E nemmeno per le centinaia di Immortali che ancora si aggrappavano alla vita nel Castello di Boldt.

      “Non intendo arrendermi” Lord esclamò con fervore. “Non possiamo lasciare che la nostra gente muoia, perché mio cugino si è innamorato di una vampira. Morirà comunque. Qual è il punto?”

      La madre scosse la testa. “Non capisci l'amore.”

      “No” Lore replicò. “Ma, forse, se vivessi altri duemila anni, lo capirei.”

      La madre sorrise e gli strinse il braccio.

      “Lo voglio per te, figlio mio” lei disse gentilmente. “Ma non posso evitare di sentire che il fato é contro di noi.” Lei rivolse lo sguardo al cielo, e vide la luce della luna, piena e splendente, filtrare dal soffitto crollato. “Le stelle sono allineate. Le ruote del fato sono in moto.” Lei tornò a guardarlo. “Stanotte gli Immortali moriranno.”

      Lore agitò i pugni al cielo.

      “No, non è così” disse digrignando i denti. “Guiderò un esercito se necessario. Porterò il caos sulla terra. Distruggerò l'intera razza umana, prima di lasciar morire la mia gente.”

      Mentre parlava, gli Immortali intorno a lui cominciarono a guardare nella sua direzione, eccitati dal suo discorso e dalla sua passione. Lui diede le spalle a sua madre, e si rivolse a loro.

      “Chi è con me?” Lore gridò, agitando i pugni. “Chi combatterà per il proprio diritto alla vita?”

      La piccola folla cominciò a borbottare, e il rumore l'attrasse ancora di più verso di lui. Passarono tutti vicino alla fusoliera in fiamme dell'aereo, per dare un'occhiata migliore. Presto, le parole di Lore non furono accolte da un semplice borbottio ma da un aperto sostegno e da applausi.

      “Chi tra di voi ha sentito parlare abbastanza di fato, profezie e stelle?” lui disse. “Non sono preparato a lasciare che il nostro orgoglioso popolo muoia oggi!”

      La folla espresse con forza il proprio consenso.

      Lore notò che Octal si era unito alla folla, e stava ai margini. Chiamò il suo leader, l'uomo che rispettava più di ogni altro. Ma Octal scosse la testa, come per indicare silenziosamente che Lore doveva essere l'unico a guidare gli Immortali.

      Ma era perplesso. Poteva davvero condurre un esercito?

      Ma non ebbe il tempo di ponderarci su, visto che l'elicottero stava atterrando.

      “Uccideteli!” Lore gridò. “Uccidete gli umani!”

      La folla d'Immortali eseguì immediatamente il suo comando. Si precipitarono verso l'elicottero. Lore sentì le urla disperate, mentre la polizia cominciava ad estrarre le armi. Ma fu inutile. Non avrebbero mai potuto sopraffare gli Immortali.

      Mentre lottavano, Lore notò diversi poliziotti fuggire dal castello.

      “Bloccate l'uscita!” ordinò alle sue truppe.

      Con le uscite bloccate, gli agenti restanti non avevano altra scelta che provare a raggiungere l’elicottero e riprendere il volo.

      Ma questo non bastava a Lore. Non voleva semplicemente che scappassero, li voleva morti. Quando l'elicottero si alzò in volo, il suo intento omicida si fece sempre più palese.

      “Non lasciateli fuggire!” ordinò ai suoi seguaci.

      Vide un gruppo di Immortali spiccare il volo. La polizia a bordo dell’elicottero, ormai in aria, guardò stupita mentre gli Immortali in volo cominciavano ad afferrare l'elicottero, facendolo precipitare. Il veicolo cominciò a perdere quota, sotto il peso degli Immortali, e cominciò a cadere. I poliziotti all'interno presero a gridare. Quando l'elicottero toccò il suolo, gli Immortali entrarono in azione.

      Una palla di fuoco esplose in aria, mentre l'elicottero colpiva il suolo ed esplodeva.

      La folla esplose in urla di felicità, estasiata dalla morte e dalla distruzione che le sue azioni avevano causato. Zigzagarono per l'aria, prima di atterrare finalmente e calmarsi. Fu allora che Lore si rese conto che tutti stavano guardando di nuovo a lui, in attesa di nuove istruzioni.

      “Adesso?” uno di loro gridò.

      “Come salviamo il nostro popolo?” un altro aggiunse.

      Erano stati rinforzati dalla vittoria contro l'elicottero e gli umani. L’Immortale aveva destato il desiderio di combattere, infondendolo in tutti loro. Ma la folla era ancora preoccupata dalla fine imminente.

      Stavolta, Octal passò tra di loro, raggiungendo il nuovo leader. Era pronto di nuovo a comandare la sua gente.

      “La ragazza è nelle grotte” lui disse, con la voce che riecheggiava nella grande sala distrutta. “Ha Sage. Sono insieme.”

      Lore annuì e strinse le mani nei pugni.

      “Alla СКАЧАТЬ