Tradita . Морган Райс
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Название: Tradita

Автор: Морган Райс

Издательство: Lukeman Literary Management Ltd

Жанр: Героическая фантастика

Серия: Appunti di un Vampiro

isbn: 9781632910806

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СКАЧАТЬ style="font-size:15px;">      “Non ora,” Samantha disse, mentre apriva l'ultima delle sue catene, afferrandogli il braccio e strattonandolo, guidandolo in mezzo al caos. Stava per raggiungere l'uscita.

      Mentre correvano, un altro vampiro balzò dritto verso di loro, con i canini ben esposti.

      Samantha afferrò Sam, lo gettò a terra, abbassandosi lei stessa, e il vampiro passò proprio sopra le loro teste.

      Lei si rialzò prontamente, rimettendolo in piedi, e corsero attraverso la stanza. Si abbassavano e schivavano, Samantha sempre in testa a guidare la fuga. Sapeva che, se fossero riusciti a oltrepassare quella porta, avrebbero imboccato un corridoio e una scala di servizio e, da lì, sarebbero stati in strada. Una volta fuori, si sarebbe potuta allontanare.

      In tutto il caos, nessuno li notò fuggire. Erano quasi arrivata alla porta, a pochi metri di distanza.

      E poi, proprio quando stava per entrare, Samantha sentì un colpo alla schiena, cadde in avanti e rovinò al suolo. Qualcuno le era saltato addosso alle spalle.

      Si guardò intorno, per cercare di capire chi fosse stato. Sergei. Quello spregevole piccolo russo, tirapiedi di Kyle. Quello che le aveva rubato la Spada dalle mani.

      Lui le sorrise e, sul suo volto, era dipinto un ghigno malvagio; Samantha lo odiò più di quanto non avesse mai fatto.

      Sam, dal canto suo, non mostrò alcun timore. Ancora ammanettato, saltò sulla schiena di Sergei, usando le sue catene, usandole per circondargli la gola. Il ragazzo era forte. In effetti, premette abbastanza da far allentare la presa di Sergei su Samantha, e lei così ebbe l'occasione di   scivolare via da sotto di lui.

      Ma Sam non avrebbe potuto competere con un vampiro, nonostante tutto. Sergei si alzò, ringhiando, e si scrollò di dosso Sam, proprio come se fosse una bambola di pezza. Sam cadde a  tre metri di distanza, scaraventato contro il muro.

      Appena Samantha provò a scattare in piedi, fu afferrata da una dozzina di vampiri. Sapeva che anche Sam era circondato. Erano in trappola.

      L'ultima cosa che vide fu il sorriso crudele di Sergei, che le dava un pugno in faccia.

      *

      Mentre Kyle si faceva largo nell'enorme stanza del Covo di Mareanera, brandendo con baldanza la Spada e distruggendo vampiro dopo vampiro, non si era mai sentito così vivo.  Il sangue scorreva in ogni direzione, coprendolo, e le sue mani erano bagnate, mentre si muoveva con sempre più intensità. Quella era la vendetta. La vendetta per i suoi migliaia di anni di leale servizio, per il modo in cui lo avevano trattato. Come avevano osato. Ora avrebbero conosciuto il significato della parola vendetta. Si sarebbero tutti scusati, ognuno di loro, fino all'ultimo, si sarebbero inchinati dinanzi a lui, a terra, ed avrebbero ammesso di aver commesso un terribile errore.

      Tutto si stava svolgendo alla perfezione. Dopo la sua piccola deviazione al Ponte di Brooklyn,  aveva guidato il suo piccolo e leale gruppo verso le porte del Municipio, uccidendo i pochi vampiri che avevano osato ostacolare il loro cammino. Poi erano giunti al corridoio segreto,  sempre più giù, arrivando nelle viscere del Municipio, proprio al rifugio del suo covo. Nessun vampiro aveva osato ostacolare il suo cammino, mentre con il suo esercito entrava nella stanza. Molti altri vampiri, vedendo Kyle, e specialmente la Spada, si schierarono con lui immediatamente. Era felice di vedere che così tanti membri del suo vecchio covo erano ancora leali. Sapeva che era arrivato per lui il giorno in cui dichiarare la sua legittima leadership.

      Rexius era un leader debole. Se fosse stato più forte, avrebbe trovato la Spada da solo, anni prima. Non avrebbe mai inviato degli altri a farlo. Gli piaceva punire gli altri per le sue stesse colpe, quando era colui che avrebbe dovuto essere punito. Era diventato ubriaco di potere. Bandire Kyle era stato un ultimo disperato tentativo di rimuovere tutti quelli che erano a lui vicini. Ma gli si era ritorto contro.

      Appena Kyle si fece largo nella stanza, puntò dritto al trono di Rexius. Rexius lo vide avvicinarsi, e aveva gli occhi spalancati per il terrore.

      Rexius saltò giù dal trono e provò a muoversi di soppiatto, per allontanarsi dal combattimento. Il loro cosiddetto leader, stava mostrando la sua vera natura in tempo di guerra.

      Ma Kyle aveva altri piani.

      Kyle corse dall'altro lato, per incontrare Rexius, faccia a faccia. Sarebbe stato molto più facile conficcargli semplicemente la Spada nella schiena, ma si rifiutava di concedere a Rexius di cadere così facilmente.  Voleva che Rexius vedesse, così da vicino, chi lo uccideva

      Rexius si fermò, aveva la strada bloccata dalle imponenti spalle di Kyle, dalla splendente, luccicante Spada.

      La mascella di Rexius tremò. Sollevò un dito tremante, puntando dritto al viso di Kyle. In quel momento, sembrava proprio soltanto un uomo anziano. Un debole e spaventato uomo anziano. Com'era patetico.

      “Tu sei bandito!” lui urlò, debolmente. “Ho ordinato che fossi bandito!”

      Ora fu il turno di Kyle di fare un grande sorriso, un ampio e maligno sorriso.

      “Non puoi vincere!” Rexius aggiunse. “Tu non vincerai!”

      Kyle si mosse con naturalezza, si avvicinò e con un movimento spedito, conficcò la Spada nel cuore di Rexius.

      “L'ho già fatto,” Kyle disse.

      L'intera stanza, sebbene occupata nella battaglia, si voltò, e ascoltò il suono. Fu un orribile  grido, che colmò l'intera stanza in pietra. Sembrò durare per sempre, mentre Rexius gridava e gridava. Appena tutti guardarono, il suo corpo si dissolse dinnanzi ai loro occhi, disintegrandosi in una nuvola di fumo, e poi si disperse nell'aria, verso il soffitto.

      L'intera stanza si fermò e guardò Kyle.

      Kyle sollevò in alto la Spada, e ringhiò. Fu un ringhio di vittoria.

      Ogni vampiro sopravvissuto, a qualsiasi fazione fosse appartenuto durante lo scontro, si voltò per guardare Kyle. Tutti caddero in ginocchio, poi abbassarono la testa, inchinandosi profondamente. Il combattimento era cessato.

      Kyle respirò a fondo, prendendo coscienza di che cosa aveva fatto. Ora era il loro leader.

      CAPITOLO SEI

      Caitlin, incapace di parlare, si allontanò bruscamente da Caleb e Sera.

      Era troppo per lei da elaborare in una sola volta. Aveva appena visto quello che pensava di aver visto? Com'era possibile?

      Credeva di conoscere così bene Caleb, pensava che ora fossero più vicini che mai. Era sicura che stessero insieme, che fossero una coppia, e che sarebbe stato così per sempre. Aveva visto chiaramente la loro nuova vita insieme, e si era sentita così certa che nulla li avrebbe separati.

      E poi questo. Non avrebbe mai immaginato che ci fosse un'altra donna nella vita di Caleb. perché non glielo aveva detto?

      Naturalmente Caitlin ricordava Sera dalla sua breve visita ai Chiostri – ma Caleb aveva insistito che non provava più nulla per lei, che qualunque cosa ci fosse stata, risaliva a molti anni prima – a centinaia di anni prima.

      Dunque che cosa ci faceva lì? Specialmente ora, proprio adesso? Durante il momento più privato insieme di Caleb e Caitlin, quando Caitlin si era appena ripresa, pienamente tramutata, una vera vampira, con lo stesso sangue di lui? Come faceva lei a sapere che erano lì? Caleb l'aveva invitata? Doveva averlo fatto. СКАЧАТЬ