Tradita . Морган Райс
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Название: Tradita

Автор: Морган Райс

Издательство: Lukeman Literary Management Ltd

Жанр: Героическая фантастика

Серия: Appunti di un Vampiro

isbn: 9781632910806

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СКАЧАТЬ lui poteva essere identificato come il vampiro che l'aveva tramutata? Stavano insieme? Lui l'amava ancora di più, adesso che era diventata della sua razza? Ora che sarebbero stati insieme per sempre?

      Lei si sentì più nervosa, quasi come se ci fosse ancora di più in gioco, molto più di quanto vi fosse mai stato.

      Lei si allungò e pose gentilmente una mano sulla sua guancia.

      Lui la guardò negli occhi, e gli occhi di lui risplendevano nella luce della luna.

      “Grazie,” lei disse, dolcemente.

      Lei avrebbe voluto dire, Ti amo, ma non non le era uscito bene. Avrebbe voluto chiedergli: starai con me per sempre? Mi ami ancora?

      Ma, nonostante tutto, nonostante i poteri che lei aveva appena scoperto di possedere, non aveva il coraggio di dirlo. Avrebbe almeno potuto dire, Grazie di avermi salvata, o, Grazie di aver vegliato su di me, o Grazie per esserci. Lei sapeva a quanto lui avesse rinunciato per esserci, quanto avesse sacrificato. Ma tutto quello che riuscì a dirgli fu soltanto, Grazie.

      Lui sorrise lentamente, e con una mano le spostò dolcemente i capelli dal viso, mettendoglieli dietro l'orecchio. Poi con il palmo della mano, così liscio, le accarezzò il viso, studiandola.

      Lei si chiese che cosa stesse pensando. Le avrebbe espresso il suo amore eterno? L'avrebbe baciata?

      Sentì che stava proprio per farlo e improvvisamente divenne nervosa. Nervosa per come la loro nuova vita sarebbe stata. Nervosa per quello che sarebbe avvenuto se le cose non avessero funzionato. Perciò, invece di assaporare quel momento, finì per rovinarlo, aprendo quella grossa bocca, quando tutto quello che voleva fare era tenerla chiusa.

      “Che cosa è accaduto alla Spada?” chiese.

      L'espressione del viso di Caleb mutò completamente. Passò da uno sguardo d'amore, di passione, ad uno che esprimeva profonda preoccupazione. Lei se ne accorse immediatamente: era stato come una nuvola nera che passa sopra un cielo d'estate.

      Lui si voltò e fece diversi passi verso il bordo dei bastioni in pietra, e guardò verso il fiume.

      Sei una vera idiota, lei pensò tra sé e sé. perché hai dovuto parlare? perché non hai lasciato semplicemente che ti baciasse?

      A lei importava della Spada, questo era vero, ma non quanto le importasse di lui. Di loro, come coppia. Ma aveva rovinato il momento.

      “Temo che la Spada sia andata,” Caleb disse dolcemente, voltandole le spalle, guardando fuori. “Ce l'hanno rubata. Prima Samantha, poi Kyle. Ci hanno colti di sorpresa. Non ho previsto il loro arrivo. Avrei dovuto”.

      Caitlin gli si avvicinò, stando al suo fianco e allungando dolcemente una mano sulla sua spalla. Sperò che forse avrebbe potuto cambiare lo stato d'animo di nuovo.

      “La tua gente sta bene?” lei chiese.

      Lui si voltò e la guardò, ed aveva un'espressione ancora più preoccupata di prima.

      “No,” lui rispose nettamente. “Il mio covo è in grave pericolo. Ed ogni minuto che passo lontano da loro, il pericolo aumenta.”

      Caitlin pensò.

      “Allora perché non sei tornato da loro?” chiese.

      Ma lei già conosceva la risposta, ancor prima di formulare la domanda.

      “Non potevo lasciarti,” replicò. “Dovevo assicurarmi che tu stessi bene.”

      Era tutto qui? Caitlin pensò. Si era solo preoccupato di vedere che lei stesse bene? E non appena se ne fosse assicurato, l'avrebbe lasciata?

      Da un lato, Caitlin sentì un'ondata d'amore per lui, essendo ben consapevole di che cosa avesse sacrificato. Ma, dall'altro, si chiese se lui si preoccupasse soltanto del suo benessere fisico e non di loro in quanto coppia.

      “Allora …” Caitlin cominciò, “ora che puoi vedere che sto bene … te ne andrai?”

      Era una domanda venuta fuori in un modo troppo brutale. Che cosa c'era di sbagliato in lei? perché non poteva essere più dolce, gentile, come lo era stato lui? Certamente non intendeva esprimersi in quel modo. Quello che avrebbe voluto dire era: Ti prego, non lasciarmi mai.

      “Caitlin,” cominciò dolcemente, “voglio che tu capisca. La mia famiglia, la mia gente, il mio covo – sono tutti in grave pericolo. La Spada è là fuori, ed è nelle mani sbagliate. Devo riportarla a loro. Devo salvarli. In verità, avrei dovuto andarmene una settimana fa … e ora che vedo che ti sei ripresa, insomma … non che io voglia lasciarti. E' che devo salvare la mia famiglia” disse gentilmente.

      “Potrei venire con te” Caitlin rispose, speranzosa. “Potrei essere di aiuto.”

      “Non ti sei ripresa completamente,” lui disse. “Quell'atterraggio brusco non è stato un incidente. Ad ogni vampiro occorre del tempo per padroneggiare bene i propri poteri. E ,nel tuo caso, sei stata colpita brutalmente dalla Spada. Potrebbero volerci giorni, o settimane per guarire. Se venissi, potresti farti del male. Il campo di battaglia non è un posto per te ora. Ti istruiranno qui. Ecco perché ti ci ho portata.”

      Caleb si voltò ed attraversò la terrazza, guidandola, e indicò in direzione del cortile.

      Lì, lontano di sotto, c'erano dozzine di vampiri, illuminati dalla luce delle torce, che si allenavano, combattevano e lottavano tra loro.

      “Questa isoletta ospita uno dei migliori covi che ci sono,” Caleb disse. “Hanno accontentito ad accoglierti. Ti insegneranno. Ti prepareranno. Ti renderanno più forte. E poi, quando i tuoi poteri saranno pienamente sviluppati, e quando sarai completamente guarita, sarò onorato di averti al mio fianco per combattere. Fino ad allora, temo che non potrò lasciarti venire. La guerra a cui sto per prendere parte sarà molto pericolosa. Anche per un vampiro.”

      Il sopracciglio di Caitlin si aggrottò. Aveva temuto che lo avrebbe sentito pronunciare quelle parole.

      “Ma che cosa accadrebbe se tu non tornassi?” lei chiese.

      “Se sarò vivo, tornerò da te. Te lo prometto.”

      “E se invece non dovessi sopravvivere?” Caitlin chiese, quasi troppo spaventata di aver pronunciato quelle parole.

      Caleb si voltò e guardò verso l'orizzonte, e respirò profondamente. Guardò le nuvole, e non disse una sola parola.

      Ora era l'occasione di Caitlin. Voleva disperatamente cambiare argomento. Lui era determinato a partire, lo capiva e nulla lo avrebbe fermato. Ed era chiaro che non l'avrebbe portata con sé. Provò un'ondata di spossatezza e sapeva che aveva ragione: non era pronta a combattere. Aveva bisogno di guarire.

      Non voleva perdere dell'altro tempo, provando a fermarlo. E non voleva più parlare di vampiri, guerre o spade. Voleva impiegare il prezioso tempo che restava, a parlare di loro due. Caitlin e Caleb. Loro in quanto coppia. Del loro futuro. Del loro amore reciproco. Del loro impegno reciproco. A che punto si trovavano esattamente?

      Si rese improvvisamente conto di una cosa ancora più importante: per tutta la durata del tempo che avevano trascorso insieme, sin dal loro primo incontro, lei lo aveva sempre dato per scontato. Non si era mai fermata per prendersi un attimo, per guardarlo negli occhi e dirgli esattamente quanto lo amasse. Ora era una donna, e sentiva che era giunto СКАЧАТЬ