Название: Promessa
Автор: Морган Райс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Героическая фантастика
Серия: Appunti di un Vampiro
isbn: 9781632911742
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Ma, allo stesso tempo, quell'architettura, quella chiesa, quei chiostri – sembravano tutti riconoscibili, così familiari. Dopotutto, lei stava camminando nella stessa esatta Abbazia di Westminster che esisteva nel secolo XXI. Non solo, ma quell'edificio, anche per come ora appariva, era già antico, già esisteva da secoli. Almeno questo le diede un poco di conforto.
Ma per quale motivo era stata inviata in quell'epoca? E in quel posto? Chiaramente, doveva avere un enorme significato in relazione alla sua missione.
Londra. 1599.
Era quella l'epoca in cui visse Shakespeare? si chiese, con il cuore che improvvisamente prese a batterle più forte, appena immaginò, che forse, avrebbe avuto davvero l'opportunità di scorgerlo, in carne ed ossa.
Camminarono silenziosamente, percorrendo corridoio dopo corridoio.
"La Londra del 1599 non è così primitiva quanto pensi," la loro guida esclamò, guardandola con un sorriso.
Caitlin si sentì in imbarazzo, perché i suoi pensieri erano stati letti. Come sempre, sapeva che avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione nel custodirli. Sperò di non aver offeso la vampira.
"Nessuna offesa," lei rispose, leggendo di nuovo la mente di Caitlin. "La nostra epoca è primitiva dal punto di vista tecnologico, a cui tu sei abituata. Ma siamo, in altri modi, più sofisticati persino della tua epoca moderna. Siamo estremamente esperti, e colti, ed i libri dominano la scena. Un popolo di mezzi primitivi, forse, ma con un intelletto molto sviluppato.
“Cosa ancora più importante, questo è un tempo cruciale per la razza vampira. Siamo ad un bivio. Siamo arrivati al passaggio al prossimo secolo per una ragione.”
"Perché?" Caleb chiese.
La donna sorrise a loro, prima di oltrepassare ancora un'altra porta.
"La risposta devi trovarla da sola.”
Entrarono in un'altra magnifica stanza, con alti soffitti, vetrate colorate e pavimenti in marmo, decorati da enormi candele e statue scolpite di re e santi. Ma quella stanza era diversa dalle altre. Conteneva sarcofagi ed effigi, posizionati con cura ovunque, e al centro c'era una maestosa tomba, alta svariati metri e ricoperta d'oro.
La guida si diresse proprio verso la tomba, e loro la seguirono. La donna si fermò dinnanzi ad essa, e si voltò verso la coppia.
Caitlin guardò la magnifica tomba: era grande, imponente. Era una splendida opera d'arte, placcata in oro, decorata con intricate incisioni. Sentì anche l'energia provenire da essa, come se emanasse una certa importanza.
"La tomba di Santo Edoardo il Confessore," la vampira disse. “E' un luogo sacro, un luogo di pellegrinaggio per la nostra razza da centinaia di anni. Si dice che, se un malato prega a fianco di questa tomba, riceva miracolosa guarigione. Vedete la pietra, ai vostri piedi: è stata consumata da tutte le persone che vi si sono inginocchiate nel tempo.”
Caitlin guardò in basso, e vide che, effettivamente, la piattaforma marmorea aveva delle leggere tracce intorno ai bordi. Si meravigliò dinnanzi a quante persone vi si fossero ingninocchiate nel corso dei secoli.
“Ma nel tuo caso,” la vampira continuò, “ha un significato ancora più importante”.
Si voltò e guardò direttamente Caitlin.
"La tua chiave," disse a Caitlin.
Caitlin era perplessa. A quale chiave si stava riferendo? Si frugò nelle tasche, e sentì di nuovo le due chiavi che finora aveva trovato. Non era certa di quale la donna volesse.
Lei scosse la testa. “No. L'altra tua chiave.
Caitlin rifletté, confusa. Aveva forse dimenticato qualche altra chiave?
Poi, appena si guardò alla base della gola, capì. La sua collana.
Caitlin allungò una mano e si stupì accorgendosi che era ancora lì. Se la tolse con cautela, e tenne la delicata e antica croce d'argento sul palmo della mano, offrendola alla loro guida.
La vampira scosse la testa.
“Soltanto tu puoi utilizzarla.”
La donna si allungò e prese gentilmente il polso di Caitlin, guidandolo verso la più piccola delle serrature, alla base del piedistallo.
Caitlin si stupì. Non avrebbe mai notato il buco della serratura altrimenti. Inserì la chiave, e si sentì un gentile clic.
Guardò in alto, e vide che un minuscolo scompartimento si era aperto su un lato della tomba. Guardò la vampira, e lei annuì solennemente.
Caitlin si tirò su e spinse lentamente un lungo e stretto scompartimento. All'interno comparve un lungo scettro d'oro, la cui testa era adornata da rubini e smeraldi.
Allungò una mano e lo estrasse; rimase stupita da quanto fosse pesante e da quanto fosse liscio l'oro nelle sue mani. Doveva essere lungo un metro, e fatto di solido oro.
"Lo scettro sacro," la suora disse. “Una volta apparteneva a tuo padre.”
Caitlin lo guardò con un nuovo senso di stupore e rispetto. Era elettrizzata soltanto a tenerlo in mano, e si sentì più vicina che mai a suo padre.
"Questo mi condurrà a mio padre?” lei domandò.
La guida si voltò semplicemente e uscì dalla stanza. “Da questa parte,” disse.
Caitlin e Caleb la seguirono attraverso un'altra porta, e lungo svariati altri corridoi, attraversando il cortile di un altro chiostro. Mentre proseguivano, Caitlin rimase sorpresa nel vedere vari altri vampiri, che indossavano vesti e cappucci bianchi, camminare lungo i corridoi. La maggioranza di essi aveva lo sguardo rivolto verso il basso, come se fosse perso nella preghiera. Altri facevano oscillare i bruciatori d'incenso. Pochi scossero la testa al loro passaggio, e poi proseguirono in silenzio.
Caitlin si chiese quanti vampiri vivessero lì, e se appartenessero al covo di suo padre. Non si era mai resa conto che l'Abbazia di Westminster fosse un chiostro, oltre ad essere una chiesa. O che fosse un luogo di riposo per la sua razza.
Infine, entrarono in un'altra stanza, più piccola delle altre, ma con alti soffitti a volta, e illuminata da una luce naturale. La stanza era caratterizzata da spogli pavimenti di pietra ma, al suo centro, spiccava un trono: montato su un piedistallo, alto circa quattro metri, in legno, era costituito da una sedia enorme, con braccioli inclinati all'insù e uno schienale sormontato da una sezione triangolare al centro. I due piedi anteriori erano costituiti da leoni dorati.
Caitlin lo esaminò con meraviglia.
"La sedia di re Edoardo," disse la vampira. “Il trono dell'incoronazione per re e regine per migliaia di anni. Un pezzo d'arredamento molto speciale—non solo per il suo posto nella storia, ma perché contiene una delle chiavi per la nostra razza.”
Lei si voltò e guardò Caitlin. “Abbiamo sorvegliato questo trono per migliaia di anni. Ora che tu sei qui e hai sbloccato lo scettro, è giunta per te l'ora di occupare il posto che ti spetta.”
La donna le fece cenno di sedersi sul trono.
Caitlin la guardò, scioccata. Che diritto aveva lei, una semplice ragazza, di occupare un trono regale – un trono su cui si erano seduti СКАЧАТЬ