Название: Promessa
Автор: Морган Райс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Героическая фантастика
Серия: Appunti di un Vampiro
isbn: 9781632911742
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Lei annuì. “Mi sta tornando alla mente," lei disse. “Tu sei mio … marito?”
Lei vide il volto di lui diventare improvvisamente rosso, come se fosse imbarazzato o si vergognasse. E in quel momento, lei improvvisamente ricordò. No. Non erano sposati.
"Non siamo sposati,” lui disse, dispiaciuto, “ma stiamo insieme.”
Anche lei si sentì imbarazzata, visto che ora cominciava a ricordare tutto, come se ogni evento iniziasse a tornarle alla memoria.
Improvvisamente, Caitlin si ricordò delle chiavi. Le chiavi di suo padre. Si infilò una mano in tasca, e fu rassicurata nel trovarle lì. Infilò la mano nell'altra tasca e sentì il suo diario, ancora lì. Ne fu sollevata.
Caleb le diede la mano.
Lei la prese, e lasciò che l'aiutasse ad uscire fuori dal sarcofago.
Stare in piedi la fece sentire così bene, allungare i muscoli doloranti.
Caleb si avvicinò e le spostò i capelli dal viso. Il tocco delle sue morbide dita era così bello, mentre le toccava la tempia.
"Sono contento che tu sia viva," lui disse.
La abbracciò, tenendola stretta. Lei ricambiò il gesto, e mentre lo fece, altri ricordi riaffiorarono nella sua mente. Sì, quello era l'uomo che amava. L'uomo che sperava di sposare, un giorno. Poteva sentire il suo amore scorrere dentro di lei, e ricordò che erano tornati indietro nel tempo, insieme. Erano appena stati in Francia, a Parigi, e lei aveva trovato la seconda chiave, ed erano entrambi stati rispediti indietro nel tempo. E mentre lei lo stringeva più forte, realizzò che le sue preghiere erano state esaudite.
Finalmente, stavolta erano insieme.
CAPITOLO QUATTRO
"Vedo che voi due vi siete ritrovati," giunse una voce.
Caitlin e Caleb, nel bel mezzo del loro abbraccio, si voltarono entrambi, sorpresi. Caitlin fu scioccata del fatto che qualcuno avesse potuto avvicinarsi a loro così silenziosamente, specie data l'acutezza dei loro sensi di vampiri.
Ma appena vide la donna che era dinnanzi a loro, capì tutto: anche lei era una vampira. Tutta vestita di bianco, il capo coperto da un cappuccio, la donna sollevò il mento e stette a guardarli con intensi occhi blu. Caitlin avvertì un senso di pace ed armonia provenire da lei, e, pertanto, abbassò la guardia. Sentì che anche Caleb lo aveva fatto.
La donna sorrise calorosamente.
"Vi stavamo aspettando da molto tempo,” lei disse, in un tono gentile.
"Dove ci troviamo?” Caitlin chiese. “In che anno siamo?”
La donna continuò a sorriderle.
"Venite da questa parte," disse, voltando loro le spalle, e guidandoli attraverso il basso ingresso ad arco.
Caitlin e Caleb si scambiarono uno sguardo, poi la seguirono, con Ruth al loro fianco.
Camminarono lungo un corridoio di pietra, svoltando a destra e a sinistra, per poi giungere ad una stretta scalinata, illuminata soltanto da una torcia. Seguivano da vicino la donna, che continuava semplicemente a camminare, dando per scontato che fosseor dietro di lei.
Caitlin fremeva dal desiderio di porle altre domande, per costringerla a rivelare loro dove si trovassero; ma appena raggiunsero la sommità della scalinata, la stanza si aprì improvvisamente ad una magnifica vista, che le tolse il fiato, e si rese conto che si trovavano all'interno di un'enorme chiesa. Almeno una parte della domanda aveva ricevuto una risposta.
Ancora una volta, Caitlin si pentì di non aver prestato maggiore attenzione durante le lezioni di storia ed architettura, visto che ora non era in grado di stabilire che chiesa quella fosse. Ripensò a tutte le magnifiche chiese che aveva visitato – Notre Dame a Parigi, il Duomo di Firenze – e non poté fare a meno di pensare che questa le rammentasse in qualche modo tutte loro.
La navata della chiesa si estendeva per decine di metri, aveva un pavimento piastrellato di marmo, e le pareti erano adornate con dozzine di scolpite statue in pietra. Aveva un enorme soffitto a volta, a decine e decine di metri d'altezza. In alto, nelle mura si aprivano file e file di vetrate ad arco, che inondavano la chiesa di una dolce luce multicolore. All'estremità, c'era un'immensa vetrata circolare, da cui filtrava la luce, che colpiva un maestoso altare dorato. Dinnanzi a quest'ultimo, erano disposte centinaia di sedie di legno, destinate ai fedeli.
Ma ora, l'edificio era vuoto. Sembrava che lo avessero tutto per loro.
Attraversarono la stanza, seguendo la vampira, ed i passi riecheggiarono, risuonando nell'enorme sala vuota.
"Che chiesa è questa?” Caitlin chiese infine.
"E' l'Abbazia di Westminster," giunse la voce della donna, mentre continuava a camminare. “Il luogo dell'incoronazione di re e regine per migliaia di anni."
L'Abbazia di Westminster, Caitlin pensò. Sapeva che si trovava in Inghilterra, a Londra infatti.
Londra.
L'idea di trovarsi lì la colpì molto profondamente. Era stupefacente, incredibile. Non ci era mai stata prima di allora, e le sarebbe sempre piaciuto andarci. Dei suoi amici ci erano andati, ed aveva visto delle foto online. Aveva un senso per lei che si trovasserolì, data la storia medievale della città. Difatti, quella chiesa aveva migliaia di anni—e lei sapeva che Londra aveva ancora molti altri luoghi simili. Ma ancora non sapeva in che epoca si trovasse.
"E in che anno siamo?" Caitlin chiese, nervosa.
Ma la loro guida camminava così velocemente, che aveva già oltrepassato l'enorme cappella ed aveva superato un'altra porta ad arco, costringendo Caitlin e Caleb a sbrigarsi per stare al passo.
Appena entrarono, Caitlin fu sorpresa di ritrovarsi in un chiostro. C'era un altro lungo corridoio in pietra, con pareti anch'esse in pietra e statue disposte su un lato e, dall'altro, archi aperti.
Tali archi erano esposti agli elementi, e attraverso di loro, lei poté vedere un piccolo tranquillo cortile. Le tornarono alla mente i tanti chiostri in cui era stata; stava cominciando a scorgere la loro semplicità, la loro tranquillità, le mura ad arco, le colonne, i cortili ben curati. Tutti sembravano costituire un rifugio dal resto del mondo, un luogo di preghiera e silenziosa contemplazione.
Finalmente, la vampira si fermò e li guardò. Osservò Caitlin con i suoi grandi occhi compassionevoli, mostrando uno sguardo ultraterreno.
"Siamo al passaggio al prossimo secolo,” lei disse.
Caitlin rifletté per un istante. “Quale secolo?” chiese.
"Il sedicesimo, naturalmente. E' il 1599.”
Il 1599, Caitlin pensò. L'idea era incredibile. Ancora una volta, avrebbe voluto aver studiato meglio la storia. Prima era passata dal 1791 al 1789. Ma ora era nel 1599. Quasi 200 anni prima.
Caitlin rammentò quante cose erano sembrate primitive persino nel 1789 – la mancanza di reti idrauliche, le strade spesso sporche, le persone che si lavavano raramente. Non riusciva nemmeno a immaginare quanto dovessero essere più primitive le cose duecento anni prima. Sicuramente, tutto sarebbe stato tanto meno riconoscibile delle altre volte. Persino Londra sarebbe stata probabilmente a malapena СКАЧАТЬ