Название: Lia
Автор: Delio Zinoni
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Научная фантастика
isbn: 9788885356016
isbn:
LELIUS ABRAMUS
RECITERÃ
la Storia di Phenissa
PRECEDUTA E SEGUITA
DA ALTRI
PIACEVOLISSIMI INTRATTENIMENTI
La data, il luogo e il titolo della rappresentazione erano scritti a mano, il resto era stampato.
â E dove sarebbe questo cortile del Serpente? â chiese Jues.
Nessuno di noi disse niente, anche se ciascuno in cuor suo covava un segreto pensiero.
Io corsi a casa, e frugai in una scatola di latta dove tenevo le mie cose più preziose di bambino, di cui ancora non avevo voluto disfarmi. In fondo trovai tre biglietti ingialliti, stampati su cartoncino. Che come ben ricordavo non avevano nessuna data, ma solo il nome della compagnia, con l'immagine della sirena mascherata di spalle, e scritta a mano la parola âOmaggioâ seguita da una firma illeggibile.
Quella sera, io e i miei due amici ci mettemmo alla ricerca del Cortile del Serpente.
Dovete sapere, proseguì il nostro ospite, naufrago e paziente, che Morraine è lâunica città al mondo formata da una sola casa.
Molti fecero smorfie incredule, ma il marinaio guardò dalla nostra parte, e immagino che vedesse occhi spalancati. Benché parlasse a tutti, infatti, sembrava però rivolgersi in particolare a noi che eravamo ancora bambini o non ancora adulti (come preferivo pensare io di me stesso), e la cosa allora mi pareva del tutto naturale: forse perché raccontava una favola; anche se una favola vera, come ho detto; o forse perché parlava di sé come bambino. Dopo tanti anni non ne sono ancora sicuro, ma mi pare naturale lo stesso.
Quante persone possono abitare in una casa? Dodici rispose subito il piccolo Roti, che viveva con tre nonni, due zie e quattro fratelli, oltre ai genitori. Nella casa di Hani il falegname ci stanno in sedici, disse il vecchio Ohid. Beâ, disse lo straniero alzando una mano, nella casa di Morraine ci abitano più o meno sedicimila persone.
Questa era grossa davvero.
Morraine è una sola casa. Ciò significa che non ci sono strade, ma corridoi, non piazze ma cortili; terrazze, soffitte, scale, cantine, formano una sola complicatissima ragnatela, che nessuno ha mai potuto, o voluto ridurre ad una mappa. Si possono distillare varie spiegazioni razionali per dar conto dellâarchitettura complessa di Morraine, prendendo a pretesto la sua geografia o la sua storia. Ma nessuna potrà cancellare quella più semplice di tutte: che Morraine è così perché i suoi abitanti sono così. In una città normale ci sentiamo spersi, impauriti. Troppo poco, per noi, un tetto e quattro mura. Ci mancano sedicimila coinquilini. Ecco perché gli abitanti di Morraine viaggiano poco, e la nostra città è meno conosciuta di quanto meriti.
Vista da fuori assomiglia a tante altre città : mura e torri in pietra grigia; orti allâintorno; alte porte alla fine di strade polverose. Dentro, gli stranieri cercano invano vie, vicoli, piazze. Alcuni sono presi dallâangoscia e si sentono soffocare. Tutti hanno bisogno di una guida; non esiste un tragitto in linea retta, né semplici indicazioni, come âil terzo vicolo a sinistra, il secondo portone a destraâ. Per noi che ci siamo nati, è semplice, naturalmente: in luogo di vie o piazze, si usano come indirizzi gli unici luoghi aperti, e gli androni che li collegano.
Qualcuno potrebbe dire: in fondo non è molto diversa da qualsiasi altra città . Al posto delle strade e dei vicoli ci sono androni e passaggi che sono come strade coperte; al posto delle piazze cortili. Perché parlare di una sola casa?
Perché il meraviglioso, unico, complicatissimo labirinto si trova in realtà dentro Morraine, nel suo inestricabile intrico di corridoi, scale, stanze⦠Da qualsiasi ambiente chiuso di Morraine si può raggiungere un altro qualsiasi ambiente, e senza mai uscire all'aperto. A meno che questo non sia chiuso a chiave, ovviamente.
Si dice che ogni stanza possiede almeno due uscite. E questo a maggior ragione vale per ogni abitazione, cioè ogni insieme di stanze dove vive una famiglia, o una singola persona. Naturalmente costoro non desiderano che degli estranei possano transitare a piacere nelle loro stanze, e perciò le chiuderanno in qualche modo. Ma dovete considerare due particolari: che in ogni modo i corridoi sono comuni a tutti, e collegati l'uno con l'altro, anche se a volte nelle maniere più bizzarre; in secondo luogo che amici o parenti stretti possono benissimo bussare, entrare, attraversare una di queste abitazioni, uscire da un'altra parte, se questo serve ad accorciare il cammino che devono percorrere, per esempio. Naturalmente nel farlo si fermeranno a scambiare due chiacchiere con i padroni di casa. Sopratutto le donne. Per questa ragione si dice da noi che la strada più rapida fra due punti non è mai quella più breveâ¦
Morraine è cresciuta dentro se stessa da innumerevoli generazioni. I proprietari di ogni singola abitazione hanno cambiato, ampliato, venduto⦠I vari piani degli edifici poi sono posti di solito su livelli non identici, perciò innumerevoli sono i gradini e le scale. I cortili, e al piano terra gli androni, interrompono la continuità dei passaggi⦠à quasi impossibile, per chi non è mai stato a Morraine immaginare la complessità , la frammentarietà , la quasi infinita varietà di questi passaggi interni. Certi corridoi poi sono stati resi più o meno privati dagli abitanti che vi si affacciano, e solo loro di solito li usano. Altri sono molto grandi, e ospitano anche negozi o bancarelle. Nessuno, credo, può dire di conoscere Morraine in tutti i suoi meandri. Forse qualche vecchio agente della guardia, o qualche pubblico ufficiale si avvicina a questa conoscenza, ma neppure lui avrà mai messo piede in ogni stanza, in ogni corridoio di Morraine.
Anche perché ogni giorno, ogni ora si può dire, qualcuno da qualche parte nelle sue viscere starà costruendo un muro, abbattendone un altro, aprendo un varco nuovo o chiudendone uno vecchio...
Ma non dovete pensare che, essendoci una sola casa, Morraine manchi di luce. Tuttâaltro. Le sue terrazze e i suoi cortili sono i più belli del mondo. E ogni cortile è diverso dallâaltro. Per esempio, câè il Cortile delle Cento Colonne, il Cortile delle Quattro Fontane, il Cortile dei Tessitori, quello dei Beccai e quello dei Baccellieri, il Cortile del Paradiso, quello degli Uccelli e quello dei Gatti, la Corte delle Lavandaie e il Campo dei Miracoli, e il Cortile dellâUnicorno, del Porcospino, dei Maghi, dei Bottai, quello Rotondo, quello Stretto, quello dei Cinque Cantoni, della Luna Piena e della Luna Calante, quello dei Cavalieri, e di Nostra Signora del Parto, e dei Desideri Perduti. Per muoversi fra di essi ci sono androni e corridoi, e sugli archi che li introducono sono scolpiti stemmi o simboli che servono al posto dei nomi delle vie in altre città . Ci sono anche corridoi segreti e soffitte segrete e cantine segrete.
E soprattutto câè il Cortile Segreto. Che, ne eravamo ormai certi, altro non era che il Cortile del Serpente indicato sul manifesto.
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