Si Mr. Evans. Antonina Lentini
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Название: Si Mr. Evans

Автор: Antonina Lentini

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Современные любовные романы

Серия:

isbn: 9788873049067

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СКАЧАТЬ zittire immediatamente.

      <<Ora basta.>> Fa per dirigersi da quella coppia che ha commentato ma lo fermo prendendolo per un braccio.

      <<No Cade, non ne vale la pena.>> Lo porto al banco e ordino un succo alla pesca.

      <<Non desidera un po’ di alcol oggi?>> Chiede il barista con sarcasmo. Un ragazzo dai lineamenti magri con i capelli biondo cenere e occhi neri.

      Cade fa un sospiro e gli poggio la mia mano sulla sua per fargli capire che va tutto bene ma nonostante tutto lo fulmina con lo sguardo e il ragazzo sembra comprendere perché il suo sorriso

      scompare all’istante.

      <<Un bicchiere di acqua minerale.>> Ordina Cade con tono severo. Il ragazzo annuisce e ci porge i bicchieri.

      Per tutto il tempo Cade lo fissa in cagnesco facendo sentire a disagio il minuto barista. Poi si volta a guardarmi.

      <<Perché farti umiliare in questo modo?>> Il suo tono si è fatto dolce, pieno di preoccupazione nei miei confronti.

      <<A me non importa di quello che pensano gli altri.>> Rispondo in tutta sincerità. <<Nella vita ho imparato a fregarmene di tutto e di tutti.>> Bevo un sorso di succo.

      <<Ammiro questo lato del tuo carattere. Ma ciò non vuol dire farti mettere i piedi in faccia dagli altri.>>

      <<Il creatore penserà a tutto.>>

      Cade alla mia battuta fa un sorriso e mi carezza il viso. Al suo tocco chiudo gli occhi e porto la testa leggermente indietro inclinandola verso la sua mano. Il cuore salta un battito e sospiro. <<Il conto.>> Ordina al barista.

      â€œMa quando ha tolto la sua mano dal mio viso?” Ero talmente immersa nei miei pensieri che non mi sono accorta di niente. Ritorno sulla terra ferma e lo blocco. <<Non pensarci nemmeno. Pago io.>> Affermo una volta piombata al suo fianco. <<Non credo che ti lascerò fare.>> <<Ma l’idea di venire qui è stata mia.>>

      <<Ciò non vuol dire che dovresti pagare tu. Quindi…>> Porge una banconota di cinque dollari al barista e ci dirigiamo verso l’uscita.

      <<Ma tu sei Evans? Cade Evans? Il vigile del fuoco?>>

      â€œQuante domande!”

      Ãˆ una ragazza bionda con occhi azzurri, dal fisico di una modella. Indossa una mini gonna color jeans e un top beige striminzito e scollato, a occhio e croce porta una quinta.

      â€œSicuramente sarà rifatta dalla testa ai piedi.” Piomba di fronte a Cade con un sorriso a trentasei denti.

      <<Si sono io. Ti conosco?>> La guarda confuso.

      <<Non dirmi che mi hai dimenticata? Hai salvato la mia gattina. Era intrappolata sull’albero.>>

      â€œCosa? Gattina? Albero?”

      <<Si, come dimenticarlo.>> Esclama con un sorriso a sua volta Cade.

      â€œStronza.” Socchiudo gli occhi e la fulmino.

      <<Senti, che ne pensi se una sera di queste usciamo?>> Si avvicina di più a lui posando una mano sul petto di Cade.

      â€œScusa? Ci sono anch’io! Non sono mica trasparente.”

      In questo momento provo un fastidio enorme. Forse è gelosia? Sarà, ma al solo pensiero che una ragazza lo tocchi e gli parla in questo modo mi irrita.

      Cade rimane in silenzio a guardarla. La ragazza prende un biglietto da dentro la borsa e lo inserisce nella cinta dei suoi pantaloni. Come quando una ragazza va in un night club e incastra una banconota nei boxer dello spogliarellista.

      <<A presto allora. Aspetto una tua chiamata.>> Dice. Dopo di ciò allontana il suo sedere snello scomparendo alle nostre spalle.

      A quanto pare gli ha dato il suo numero.

      Guardo Cade con sdegno. Non dice una parola. Prende il biglietto e lo mette in tasca.

      <<Ci uscirai?>> Lo guardo minacciosa.

      <<Perché questa domanda?>> Sembra divertito.

      <<Pura curiosità.>> Non voglio fargli intuire la mia gelosia. Risulterei appiccicosa ai suoi occhi.

      <<Intravedo un filo di gelosia per caso?>> Mi guarda maliziosamente.

      <<Gelosia? No, ma che dici.>>

      â€œCome ha fatto a capirlo?” Dovevo starmi zitta.

      Senza rendermene conto siamo arrivati sotto casa mia. <<Qua è dove abiti?>> Chiede, alzando lo sguardo verso l’edificio. Non posso fare altro che ammirare il suo collo, la sua mandibola ben definita. Improvvisamente ho voglia di divorarlo di baci e morsi. Ma mi torna in mente la ragazza.

      <<Non cambiare discorso, allora?>>

      <<Allora cosa?>> Finge di non capire.

      <<Ci uscirai?>>

      â€œFerma un attimo Noele, stai facendo una scenata di gelosia?” Chiede la vocina. Ma decido di ignorarla. Qualunque cosa sia, mi darebbe fastidio se uscisse con quella…non so come definirla.

      Per quando le ha salvato la “GATTINA” non significa che ci deve uscire.

      Certo io non sono nessuno per impedirglielo ma qualcosa lo porta sempre da me e come ha detto stamattina a Naomi non riesce a dimenticarmi e a starmi lontano, tutto ciò vorrà dire qualcosa, o no? Cade sorride poi mi prende il viso tra le sue mani e mi avvicina a sé.

      <<Se ti fa piacere sentirlo e stare tranquilla, no. Non ci uscirò.>>

      <<Allora perché hai conservato il suo numero?>> Vorrei baciarlo dalla felicità. Non uscirà con quella stronza. Non riesco a credere alle mie orecchie. Sono così vicina a lui che riesco a sentire il suo respiro caldo che mi sfiora le labbra. <<Perché sono un amante della pulizia e dell’ordine. Non mi piace buttare le cose per terra.>> Sorride.

      <<Volevo chiederti scusa per come mi sono comportata stamattina.>>

      <<Non preoccuparti, capisco perfettamente come ci si

      sente a essere rifiutati.>>

      Cosa intende dire con “essere rifiutati”?

      <<Sono stata bene in quei pochi minuti insieme a te, su quel letto.>> Affermo, ma divento immediatamente rossa in volto. Non è da me dire questo genere di cose, ma con Cade è diverso.

      Ho ancora il viso tre le sue mani. Dolcemente mi fa entrare dentro l’edificio, mi guarda fisso negli occhi con un’espressione seria. Mi poggia contro la parete del muro, tra le sue СКАЧАТЬ