La Società Del Diavolo. Ben Midland
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Название: La Società Del Diavolo

Автор: Ben Midland

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Триллеры

Серия:

isbn: 9788873049289

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СКАЧАТЬ domanda colse di sorpresa Sandwell. Stava cominciando a domandarsi se quell'uomo non fosse completamente pazzo. Notò che il poliziotto aveva una pistola in una fondina sotto il suo braccio. Decise di non correre rischi.

       "Il compositore?"

       "Vivaldi, si. Era un tipo strano, specialmente per gli standard italiani," proseguì il poliziotto. "Lavorava come violinista all'interno di un orfanotrofio per ragazze, lo sapeva? Alla fine alcune di loro divennero sue discepole, suonando i concerti che lui scriveva da dietro uno schermo, perché alle donne a quell'epoca non era permesso suonare. Prenda la sua sonata per violoncello RV 46 in si bemolle maggiore per esempio. Non proprio un lavoro femminile direi. In realtà non è proprio un classico Vivaldi. Si scontrò con l' establishment veneziano, diceva la gente, non a causa della sua lussuria ma per i suoi capelli rossi. É una bugia, glielo dico io."

      Per un momento Sandwell pensò di essere stato portato in un manicomio.

       "Parlando di bugie," continuò il poliziotto. "Visto che questo caso è finito dentro a una cartellina con il mio nome devo, sfortunatamente, affrontarlo. Il mio nome è De Angelis, commissario di polizia, dipartimento di investigazione criminale della città di Roma. Lei è un americano, ho ragione signor Sandwell R.?"

      Sandwell desiderò di non aver visto l'occhiata carica di odio che gli lanciò De Angelis.

       "Si, lo sono. Perché me lo chiede?"

      De Angelis agitò in aria la sua mano come un direttore d'orchestra.

       "Solo routine. Volevo essere sicuro che la sua identità corrispondesse alle informazioni che ho ricevuto su di lei. Come le sembrano i tesori artistici della nostra città fino a ora?"

       "Mi scusi?"

       "L’arte, l'arte! Non è per quello che è venuto? Tutti vengono a Roma per l'arte. Bernini, Michelangelo, Da Vinci."

       "Passabile," replicò sarcasticamente. "Ho preso solo un paio di pezzi per le mie pareti prima che due dei suoi aiutanti sentissero il bisogno di rovinare la mia piacevole permanenza qui. Fra circa” -guardando il suo orologio- "cinque ore e quindici minuti partirà il mio aereo. Perciò questo è tutto il tempo a mia disposizione per rivedere la mia opinione sulla sua città. La risposta corretta alla sua domanda allora è: dipende da lei."

      Troppo tardi Sandwell si rese conto che aveva appena consegnato al poliziotto l'argomento perfetto per trattenerlo.

      L'ispettore si appoggiò all'indietro e lo guardò per un lungo periodo. Poi spinse la sua sedia in avanti fino a quando fu a pochi centimetri dal volto di Sandwell.

       "Il suo sarcasmo è nauseante," commentò De Angelis, ispirando profondamente il fumo della sua sigaretta. "Perciò le suggerisco di tenere i suoi insulti per sé da adesso in avanti."

      Si risedette sulla sedia.

       "In risposta alle sue battute, signor turista americano, se le dicessi che posso prolungare la sua permanenza per," uno strano sorrisetto apparve sul suo volto, "diciamo altri tre giorni? Le darà un sacco di tempo per modificare la sua opinione. E, certamente, anche il suo straordinario senso dell'umorismo."

      L'atteggiamento ostile di De Angelis fu quasi troppo per Sandwell. Chiaramente intendeva fare il prepotente fino a quando non avesse perso il suo autocontrollo.

       "In questo caso è ridicolo," disse, insistendo. "Arrestare un turista per strada solo perché è attirato da un monumento. Non è, per quel che ne so, un crimine."

      L'ispettore emise un sibilo di disapprovazione.

       "Io sono un Commissario di Polizia, signor Sandwell. Come quasi tutti i nativi di Roma, odio i turisti come la peste, e come agente di polizia, sono ben a conoscenza del loro comportamento odioso e antisociale. I turisti sono una seccatura, tuttavia una loro caratteristica vantaggiosa è che non vanno in giro nel cuore della notte, ma inquinano le loro stanze di albergo invece delle strade della nostra meravigliosa città."

      Con il pollice macchiato di marrone e l'indice della sua mano destra prese un'ultima boccata della sua sigaretta e la fece cadere sul pavimento.

       "Lei, d'altro canto…"

      De Angelis si interruppe. "Devo avvisarla. La polizia italiana è particolarmente creativa nell'inventare tutti i tipi di motivi per arrestare qualcuno. Se un sospetto non collabora, possiamo sempre trovare qualcosa contro di lui con cui riuscire a fare qualcosa. ‘In bocca al lupo' come diciamo qui in Italia. Ma mi dica, cosa ci faceva alla Basilica?"

      Sandwell pensò al libro che aveva in tasca.

       "Nulla," mentì, "ero solo interessato ai suoi interni, come qualunque altro turista che visita Roma. Sapeva che il pavimento cosmatesco della basilica consiste di più di cinque milioni di pezzi diversi?"

      De Angelis iniziò a rispondere ma fu interrotto da un poliziotto dall'aria arruffata in abiti civili che entrò e iniziò a sussurrare qualcosa nel suo orecchio, a voce troppo bassa perché Sandwell capisse le parole.

      Mentre ascoltava attentamente, il volto dell'ispettore divenne roseo e riprese il suo pallore poco salubre solo dopo che il poliziotto, un detective, pensò Sandwell, ebbe lasciato la stanza.

       "Signor Sandwell," chiese De Angelis all'improvviso. "Per quanto tempo è stato a Roma?"

       "Vediamo. Il mio aereo è atterrato alle nove di questa mattina. Direi quattordici ore all'incirca. Perché me lo chiede?"

       "Ancora una volta, indagini di polizia. Voglio che si ricordi il momento esatto. É in grado di controllarlo da qualche parte?"

       "Mmm. Nessuna idea. Forse la ma carta di imbarco?"

      Cercandola nelle sue tasche non fu in grado di ricordare cosa ne avesse fatto. Pensò che doveva averla gettata via mentre usciva, ma non ne era del tutto sicuro.

       "Mi dispiace, non lo so. Forse le nove e dieci, ma potevano essere anche le nove e dodici. Non potrei giurarlo."

      De Angelis si grattò la barba con una penna.

       "Nessun problema. Possiamo parlare di questi dettagli più tardi. Ora, per quanto riguarda la sua visita a Roma, dove è andato e cosa ha visto esattamente? Farebbe meglio a dirmi la verità."

       "Architettura religiosa, come le ho detto prima," replicò Sandwell. "La basilica è una delle più vecchie al mondo. Il mio interesse è per il baldacchino del quattordicesimo secolo e per l'altare in legno che contiene i resti di due apostoli, lo sapeva?"

      L'ispettore alzò la testa, inaspettatamente.

       “Lei è bene informato per essere un turista," disse. “la maggior parte dei turisti non conosce queste cose. Nella maggior parte dei casi conoscono solo quello che viene detto loro dalle guide. E non vanno neppure a bussare alle porte in piena notte.”

      De Angelis si allontanò, ignorando l'occhiata glaciale di Sandwell. “Non credo che lei sia un turista. Perciò, farebbe meglio a dirmi cosa stava facendo.”

       “Dirle cosa?” disse Sandwell, rilassato. “Non c'è nient'altro da dire.”

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