Название: Ombra Di Morte
Автор: Amy Blankenship
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Ужасы и Мистика
Серия: Legami Di Sangue
isbn: 9788873045403
isbn:
Shadow, più di chiunque altro, conosceva i segreti che nascondeva lâanello vincolante egiziano. Si accigliò pensando allâumano che adesso, indossandolo, era intrappolato nel gioco di Deth.
Tramite gli anelli avveniva la vera connessione tra Deth e sua figlia. Grazie ad essi lui poteva tenerla dâocchio da lontano. Semmai Tiara avesse incontrato un nemico che lâavrebbe battuta, allora lâanello lo avrebbe avvertito e gli sarebbero state concesse ventiquattrâore dallâaltra parte della barriera per salvare sua figlia, prima che lâaccordo lo richiamasse indietro.
Myra era stata una stupida ad accettare quei termini. Se a Deth fosse stato permesso di andarsene, avrebbe trovato il modo di portare Tiara con sé. Ciò che non aveva detto a Myra era che lâanello gli dava anche il controllo sulla persona che lo indossava, o almeno abbastanza controllo da farla rimanere accanto a Tiara se lui lo voleva.
Shadow osservò Deth che fissava lâanello e si chiese quanto ci sarebbe voluto prima che lui decidesse di inviare un demone da sua figlia solo per ferirla, così da potersi riprendere ciò che gli apparteneva. Conosceva Deth, lo conosceva da più tempo di quanto riusciva a ricordare. Forse lui amava Myra e Tiara a modo suo, ma era abbastanza malvagio da distruggerle entrambe senza provare molto rimorso.
Un demone che ti odia è una cosa, ma un demone potente come Deth che ti ama è un destino ben peggiore. Myra non sapeva che, accettando di essere risuscitata con il sangue di Deth, non sarebbe mai riuscita a combatterlo come aveva fatto nel mondo umano. Ora sarebbe diventata poco più che una bambola di pezza ubbidiente, che lui avrebbe manipolato per lâeternità . Lâunica cosa che Deth non le aveva tolto era la sua anima.
Shadow guardò i segni sui propri polsi e desiderò che Deth non le avesse mai restituito la sua anima usando un incantesimo per legarla a sé come una creatura della notte. Almeno, senza unâanima, il torpore le avrebbe impedito di annoiarsi a morte.
Abbassò le braccia rassegnata, ormai non importava. Finché Deth lo avesse voluto, lei sarebbe rimasta intrappolata in quel mondo come Myra. Lâunica cosa che ormai aspettava era che lui decidesse quando uccidere sua figlia.
Deth scostò lentamente il proprio petto nudo dalle labbra di Myra e si alzò dal letto, disinvolto nella propria nudità . Aveva creato quel luogo tra le dimensioni molti secoli prima, dominandolo dalla vetta più alta con un esercito intoccabile... migliaia di anime al suo comando.
Così come la bella Myra, anche lui era un negromante, ma il suo forte era schiavizzare le anime invocate piuttosto che guidarle nellâaldilà .
Esse si aggiravano nella sua magnifica dimora implorando la libertà , ma Deth non lasciava mai andare ciò che era suo. Sapeva che Myra non lo amava davvero e comunque non gli importava se era così o no. Lei era sua e quello era tutto ciò che contava.
Guardò fuori dalla finestra della sua camera da letto mentre si infilava una pesante vestaglia di broccato. Si era stancato del mondo. Senza più niente per cui combattere, persino rubare le anime non aveva più il suo fascino. Gli mancavano il mondo demoniaco che ricordava e il fratello che aveva perso tanto tempo prima.
Craven era nato dalla stessa donna solo pochi attimi dopo di lui, eppure non erano uguali. Lui non aveva avuto la forza di gestire la guerra che stava imperversando e fu sopraffatto, trascinato via nella crepa che si era richiusa. Che ragazzo debole, caduto così in fretta.
Quando aveva visto Myra per la prima volta desiderò averla... il potere che lei aveva sulle anime lo aveva attirato, ricordandogli il potere di suo fratello. Era un sapore debole ma sensuale e seducente nella sua natura.
Dopo averla osservata dallâombra, Deth si scoprì attratto dalla sua fame sessuale. Per ragioni che non comprendeva si sentiva geloso quando lei si rivolgeva a quei deboli maschi umani per saziare il proprio bisogno. Quella era una delle ragioni per cui si era allontanato con lei dal regno umano... sapeva che alla fine lei avrebbe trovato un modo per sfuggirgli se non lâavesse tenuta lontana da occhi indiscreti.
Deth si concentrò sullâanello e sentì la gioia di Tiara. La sensazione di quel sentimento fece brillare i suoi occhi rossi e lui affondò il pugno in uno dei tanti ritratti di Tiara fatti da Myra nel corso degli anni. Lei aveva speso tutte le sue energie per tenerlo lontano da Tiara e adesso la felicità della figlia era un ostacolo sgradito.
Se Tiara avesse sofferto lui sarebbe potuto andare a prenderla. Guardò tutti i dipinti sorridenti di sua figlia, poi guardò il letto su cui Myra era sdraiata. Aveva intrappolato lâanima della sua amante in quel corpo in modo che lei non avrebbe mai potuto lasciarlo, e avrebbe fatto lo stesso con Tiara.
Shadow si bloccò mentre ascoltava i pensieri di Deth e vide il ghigno malvagio che apparve sulle sue labbra. Capì che aveva percepito la sua presenza, cosa che non accadeva da quando erano giunti in quella dimensione e che, probabilmente, non sarebbe più accaduta se lei lo avesse accontentato.
âShadow.â Deth chiamò la sua creatura della notte. Vedendo apparire di fronte a sé i lunghi capelli neri e il flessuoso corpo della giovane egiziana, capì di aver trovato il modo per portare via il sorriso a sua figlia.
âVuoi che la uccida?â gli chiese Shadow, stringendo lo sguardo sul suo padrone.
Gli occhi di Deth ripresero la loro sfumatura di rosso terrificante quando lui mostrò a Shadow la mano con lâanello.
âE cosa ti fa pensare che ti darei questa soddisfazione? Sarò io a porre fine alla sua vita.â La voce di Deth era più di un sibilo irritato. Il colore rosso svanì dalle sue iridi come se non ci fosse mai stato e lui le prese il mento. âTu troverai mia figlia e distruggerai ciò che la rende felice.â.
Shadow rimase ferma quando lui invocò un piccolo manipolo di servitori, ordinando loro di sorvegliare Shadow e obbedire ad ogni suo ordine. Lei annuì, impaziente di provare il dolore nellâattraversare la barriera. Avrebbe fatto anche di più, se lui le avesse concesso un paio di giorni di lontananza.
Deth vide Shadow svanire nel mondo degli spiriti e sorrise quando i suoi sottomessi la seguirono. Rivolgendo la propria attenzione allâanello, si spostò alla luce della finestra per ammirarlo. Inclinò la testa, sentendo non soltanto il piacere di Tiara ma anche la frustrazione di colui che portava lâaltro anello.
âOh, tu la vuoi.â sussurrò Deth con voce suadente.
Girò lâanello, recitando silenziosamente gli incantesimi runici incisi su di esso, e sorrise di nuovo. Lâanello iniziò a brillare di un rosso acceso e piccole fiammelle eruppero dallâiscrizione, illuminando le parole mentre lui le recitava.
âTu avrai lei e tutto quello che ha da offrirti.â promise Deth. âTutto quello che devi fare è uccidere chiunque si trovi sul tuo cammino.â.
Capitolo 3
Chad non aveva ancora rivolto la parola a Trevor quando entrarono nel parcheggio del Moon Dance. Soltanto Evey era riuscita a farlo parlare un poâ e Trevor СКАЧАТЬ