Название: Rimatori siculo-toscani del dugento. Serie prima - Pistoiesi-Lucchesi-Pisani
Автор: Anonymous
Издательство: Bookwire
Жанр: Языкознание
isbn: 4064066071172
isbn:
ché mi tiene
'n tante pene
ch'io non posso piú durare;
ma la spene 70
mi mantiene,
per ch'io spero di cantare.
BALLATE
I
Non si vantino le proprie virtú. Dio disperda chi male amministra la giustizia.
Molto si fa biasmare
chi loda lo su' afare
e poi torn' al niente.
E molto piú disvia
e cade in gran falenza 5
chi usa pur folia
e non ha canoscenza:
qual om ha piú balía
piú dé' aver soferenza
per piacer a la gente. 10
Molti son che no sanno
ben dir, né operare:
sed han buon prescio un anno,
non è da curuciare;
ché tutto torna a danno. 15
Falso prescio durare
non pora lungamente.
Qual om è laldatore
de lo su' fatto stesse
non ha ben gran valore 20
né ben ferme prodesse;
ma l'uom, ch'è di buon cuore,
tace le su' arditesse
ed ède piú piacente.
Valor no sta celato, 25
né prescio, né prodessa,
né omo inamorato, né ben grand'alegressa: come 'l fochio lumato, quando la fiam'ha messa, 30 si mossa grandemente. Strugga Dio li noiosi, falsi iscanoscienti, che viven odiosi di que' che son piacenti; 35 dinanzi so' amorosi, dirieto son pungenti, com'aspido serpente. Sieden su per li banchi facendo lor consiglio: 40 dei driti fanno manchi, del nero bianco giglio, e nonde sono istanchi; und'e' mi meraviglio come Dio lo consente. 45 Balata, in cortesia, ad onta de' noiosi, saluta tuttavia, conforta li amorosi: e di' lor ch'ancor fia 50 li lor bon cor gioiosi seranno tostamente.
II
Varie e tante son le bellezze della donna sua.
Donna, vostre belleze,
ch'avete col bel viso,
m'hanno sí priso — e messo in disianza,
che d'altra amanza — giá non agio cura.
Donna, vostre belleze, 5
ch'avete col bel viso,
mi fan d'amor cantare.
Tante avete adorneze,
gioco, solazo e riso,
che siete fior d'amare. 10
Non si poría trovare
né donna, né donzella
tanto bella — che con voi pareggiasse,
chi lo mondo cercasse — quant'el dura.
Dura 'l meo core ardore 15
d'uno foco amoroso,
che per voi, bella, sento.
Tanto mi dá sprendore
vostro viso gioioso,
che m'adasta il talento. 20
S'eo languisco e tormento
tutto in gio' lo mi conto,
aspettando quel ponto — ch'eo disio
di ciò ch'io — credo in voi, gentil criatura.
Maritate e pulzelle 25
di voi so' 'nnamorate,
pur guardandovi mente.
Gigli e rose novelle
vostro viso aportate
sí smirato e lucente. 30
Ed eo similemente
'nnamorato son di vue
assai piú che non fue — Tristan d'Isolda:
meo cor non solda — se non vostr'altura.
III
Se il poeta è rimeritato del suo affetto, sará il piú felice tra gli amanti.
S'eo sono innamorato e duro pene
secondo che m'avene — sia meritato.
Se meritato son per bene amare
o per servir l'amore interamente,
infra gli amanti giá non avrò pare 5
d'aver gio' con disio interamente,
ch'eo sono messo tutto in voler fare
ciò che pertene a signor bon servente;
und'eo spero non essere obliato.
Se m'obliaste giá non fôra degno 10
voi, cui tant'amo e cui servo m'apello;
che serviragio voi el cor ve pegno:
partir non pò da voi, tanto gli è bello.
E tanto li agradisce il vostro regno
che mai da voi partire non dé' ello, 15
non fosse da la morte a voi furato.
Gioia aspetto da voi e voi la chiero;
merzé, or non vi piaccia mia finita,
ch'eo fui, sono e sempre d'esser СКАЧАТЬ